20 Marzo 2010

Il Castello vecchio di Duino riapre alle visite dopo 25 anni

Finita la pausa invernale, riapre alle visite oggi il Castello di Duino con un’importante novità: dopo 25 anni si potrà nuovamente accedere anche ai ruderi del vecchio castello.

La riapertura giornaliera (nel periodo invernale le visite sono ridotte ai soli fine-settimana) coincide con l’inaugurazione della “Mostra Orpheon di strumenti musicali storici al servizio di una tradizione vivente” della prestigiosa collezione di strumenti musicali antichi del professor José Vázquez dell’Università di Musica di Vienna.

Ma soprattutto, per la prima volta dopo 25 anni i turisti possono raggiungere e visitare anche i ruderi del Castello Vecchio che si ergono sugli scogli a livello del mare. L’accesso avviene per gruppi, su prenotazione e in orari prestabiliti al prezzo individuale di 5 euro se si visitano entrambi i castelli (prenotazioni 040 208120). Da ricordare che il percorso turistico del Castello di Duino da quattro anni comprende anche il bunker costruito durante la Seconda guerra mondiale nella roccia, a 18 metri di profondità, proprio sotto il parco del Castello e che, grazie a pazienti e delicati lavori di recupero e di restauro conservativo, è stato trasformato in un suggestivo mini-museo con cimeli d’epoca.

Il primo nucleo fortificato del Castello di Duino sorse nel XI secolo. L’alta cinta merlata e la posizione del castello , che permetteva un controllo sull’arrivo di navi nemiche resero il maniero immune a molti attacchi.
Alla rocca si può accedere per un unico sentiero che costeggia il muro di cinta. Dove oggi è posto l’ingresso alla rocca si trovava un ponte levatoio.
Come risulta a prima vista, la torre era costituita da differenti piani. Un leggio incastonato nella parete vicino ad una finestra ogivale e gli affreschi rimasti nel piano inferiore, fanno supporre che questo ultimo fosse adibito a cappella, mentre quelli superiori servirono a lungo come prigione.
Sotto ai ruderi si intravede una roccia a picco sul mare che pare una donna pietrificata avvolta in un mantello. Si tratta della famosa Dama Bianca. Secondo una leggenda una nobile dama, la castellana Esterina da Portole, venne gettata dalla rupe nella notte dei tempi dal suo signore, marito geloso. Ogni notte la dama si stacca dalla roccia e vaga per il castello cercando invano la culla della sua bambina: all’alba ridiventa pietra.
Tra i due castelli si può notare una roccia che con l’alta marea rimane isolata e che viene chiamata Scoglio di Dante, in quanto Dante Alighieri fu ospitato dal Patriarca Cassano della Torre per partecipare, come Ambasciatore di Cangrande della Scala alla incoronazione di Arrigo Re d’Italia, avvenuta ad Aquileia del 1311.

Tag: , .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *