Dopo l’annuncio della realizzazione del nuovo mega centro commerciale Ikea a Villesse, Capodistria risponde con Planet Tuš, gigante da 70mila metri quadrati che aprirà mercoledì 31 marzo.
L’offerta, come per tutti gli altri centri commerciali, riguarda sia il settore alimentare che lo shopping che il divertimento. I 50 negozi ospitati all’interno del centro – pubblicizzato come il più grande della Slovenia – sono H & M, C & A, New Yorker, Tennis, S. Oliver, Mexx, Bershka, Zara, Calvin Klein, Penny Black, limoni, Deichmann, Massa, Top Shop, Stradivarius, Peko, Osh Kosh & Pulpito, Leonardo, Mitja Hair Team, Baby Center, Technomarket, Palma, Jeans Salsa e Jennyfer. A questi si affianca il cinema multisala (quasi 1.500 posti a sedere), ristoranti, bar, biliardo, bowling.
La concorrenza ai centri commerciali triestini si annuncia spietata. Planet Tuš si trova a 20 km da Trieste e può essere raggiunto – si chiarisce nel materiale promozionale – senza la necessità di dotarsi della vinjeta autostradale. Resterà aperto tutti i giorni dalle 9 alle 21, domenica dalle 9 alle 15.
Quello di Capodistria – che ha creato 300 nuovi posti di lavoro – è il quinto Planet Tuš realizzato in Slovenia dopo i centri commerciali di Celje, Maribor, Kranj e Novo Mesto.
E anche i sloveni ga imparado ben poco, dal ultima crisi, par…
Ma a Trieste ci sono grandi centri commerciali? Quali? Per fortuna a Trieste non avete ancora snaturato il centro storico e distrutto il tessuto commerciale cittadino…
A Trieste ci sono(2), ma sono commisurati alla domanda.
Vedremo con il Silos, come andrà, ma lì c’è del potenziale per farne un “centro civico”, quindi potrebbe non essere malissimo.
Il problema sono quelli verso Capodistria, tra Supernova e il Tus’, e il “Montedoro Freetime” (soldi palesemente buttati al vento.. sempre vuoto).
Diciamo che la testardaggine dei triestini ogni tanto trova qualche sbocco vagamente positivo, e se un centro è insensato (al contrario, per esempio, dei lombardi) non ci vanno, e fine.
Dai che grazie al Tus finalmente i meterà i cartei per rivar a Capodistria senza cior la vinjeta!
credo sia presto pronta la bretella da ancarano, ma siamo sicuri che non la faranno pagare ?
Ma dico io che invece che stare a discutere il sesso degli angeli perchè ancora non esiste una corriera di linea da Trieste a Capodistria? O me la sono persa? Non so.
E perchè anche a Gorizia e Nova Gorica non si fa una rete di trasporti urbani unica? La caduta del confine è una truffa perchè esso causa gli stessi problemi di prima punto e stop. E per non parlare della vignetta che vale più di un muro di mattoni!
Effettivamente ci sono le linee per Capodistria.
@Pluto: iera progetti strepitosi per far una minimetro leggera tra TS e KP, la scelta più logica, con cussì pochi km mancanti (6, precisamente). Sparida.
Cancellada da una agenda politica piena de rigasificatori & ciacole. Sigh.
quoto arlon al 100%.
Una risposta CONCRETA ha chi ha detto sempre che la metro leggera è un’opera assurda.
Gorizia e nova Gorica hanno una linea comune prima ancora della caduta del confine per il resto ne a Gorizia ma ancora meno a Nova Gorica ci sono molte linee d’autobus in quanto le due città sono piccolissime…non c’è necessità di far un progetto comune di autobus perchè non serve, cioò che serve un collegamento tra le due città esiste gia.
l’unica linea di metro leggera in Italia è questa.
http://it.wikipedia.org/wiki/Minimetr%C3%B2
Alcuni tecnici del comune di TS sono andati a studiarla,ma i costi sono inaccettabili. Non si sa come fanno là.
http://www.informatrieste.eu/blog/blog.php?id=5445
http://fcmo.wordpress.com/rassegna-stampa/
I tecnici del comune dovrebbero studiarsi questo, o forse recuperare il già esistente non è molto vantaggioso?
tanto valeva tenere i vecchi tram..invece via tutto
@Pluto: qua se parlava de una linea ferroviaria normale, e in larga parte za costruida, solo con treni più curti de quei inter-regionali, oviamente. Bastava far adattamenti, e stazioncine nove.
Iera richieste de fondi europei (Adria_A iera el nome del ultima version, che includeva anche Gorizia), mai più sentido niente.
In Svizzera e in Tirolo i riva a render in attivo (o almeno no in passivo pesante) linee in valli sperdude, no vedo come collegar una area quasi metropolitana (Ronchi-Portorose xe l’area intiera) possi no funzionar.
http://www.marketpress.info/notiziario_det.php?art=94749
Lassando star la cifra de 100milioni de euro – bastassi SAI de meno per iniziar – dove xe sparida, sta question? Chi xe in grado de risponder?
Nissun xè in grado de risponder, arlon. solo de prometter prima delle elezioni, e visto che desso dalle ns parti no bisogna votar… Ma te assicuro che mi su sta storia no mollo a costo de far confessar a tutti, per primo a Riccardi, che de sta roba no ghe frega niente! POTENZA DEL WEB! E quando mai te gavevi un assessor come Rovis che rispondeva in diretta alle tue domande? Oggi li tenimo sotto osservazion, costantemente, e semo più informadi.
Mi su sta storia vojo un programma elettorale e spero nei movimenti ecologisti-europeisti (in primis il moVimento 5 stelle).
@arlon
esiste un progetto presentato sul bando strategico italia-asutria che si chiama proprio Adria, capofila l’Ince e credo tratti di trasporti trasnfrontalieri e include anche Gorizia (non ne conosco i contenuti precisi). Le voci di corridoio dicono che sia tra quelli approvati…
@pluto
la linea tra gorizia e nova gorica esiste da molti anni, esatto, ma è poco utilizzata anche perchè prevede ancora la discesa obbligatoria nell’altro paese rispetto al paese in cui sali(cioè, se sali in italia devi scendere per forza in slovenia e viceversa), quindi non è utilizzata come linea “normale” per spostarsi in città, da entrambi i lati
scusate, sopra ho scritto italia-austria, ma ovviamente parlavo di italia-slovenia
altra correzione, va ben dai, è venerdì sera e sono ancora in ufficio..
il secondo commento era @alpino e non @pluto
Cosa centra la metroleggera o la ferrovia con il Planet Tus? O i centri commerciali capodistriani hanno intenzione di sponsorizzare questi collegamenti?
Negli anni 80/90 del secolo scorso c’è stato un assessore regionale al commercio che ha fatto la scelta dei grandi centri commerciali costuiti alla periferia delle città. Udine è stata la prima a ritrovarsi circondata da mega centri commerciali. Quello di Martignacco (prima periferia di Udine) è enorme: dentro trovi tutto, dal cinema alla cucina messicana. Il risultato? Quello che era stato previsto all’epoca: la disertificazione del commercio cittadino udinese. Hai voglia ad avere parcheggi (e udine ce ne ha più di Trieste o Gorizia)…
I ragazzi in questo centro vanno al cinema, mangiano cinese, messicano o la pizza, e si fanno un giro per comperarsi qualche capo di abbigliamento…..
Lavoro in un c/c, ed ancora non riesco a capacitarmi, più aumenta la concorrenza e più persone vengono.
@apu: credo che el progetto sia quel, grazie.
Cossa vol dir “voci di corridoio”, che no xe stado aprovado ufficialmente ma che forsi sarà, o che xe stado aprovado e nisun ne disi niente?
(el che saria cmq grave, perchè quasi certamente indice de “mafietta”..)
Pochini i negozi in questo centro e soprattutto sempre quelli, o alle torri o a qulandia o a cittàfiera, sono tutti già presenti !! (, e nessuno così irresistibile da sentir bisogno di una copia).