12 Marzo 2010

Sono 68000 i lavoratori in difficoltà nell’ Fvg

Uno studio prodotto dall’ Agenzia regionale del lavoro è stato illustrato oggi dall’ assessore regionale Alessia Rosolen. Dai dati emersi si rileva che che i lavoratori in difficoltà in Fvg sono circa 68000.

In seguito il lancio dell’ agenzia regionale cronache:

La dimensione delle imprese colpite dalla
crisi, le caratteristiche dei lavoratori coinvolti, le
conseguenze per il territorio: sono questi i riferimenti di uno
studio prodotto dall’Agenzia regionale del lavoro e illustrato
oggi dall’assessore al Lavoro Alessia Rosolen per implementare le
informazioni statistiche mensili sulla Cassa integrazione
ordinaria e straordinaria.

“Lo studio consente di valutare i numeri in una prospettiva
diversa e più utile – ha detto l’assessore – sia al lavoro dei
Centri per l’impiego che alla gestione, da parte delle pubbliche
amministrazioni, dei programmi da attuare a favore di aziende e
lavoratori”.

Lo studio evidenzia che nel 2009 i lavoratori effettivamente
sospesi dal lavoro sono 35.856, a cui si aggiungono i 13.125
lavoratori coinvolti nella CIGS ed i 5.656 nella CIG in deroga,
per un totale di 54.637 unità.

“Se a questo – rileva l’assessore – aggiungiamo i 13.000
lavoratori attualmente inseriti nelle liste di mobilità, si
raggiunge il dato complessivo, di quasi 68.000 unità”.

Le imprese che nel 2009 hanno presentato domanda di CIGO sono
state 1.074, per un organico complessivo di 54.620 lavoratori.
Complessivamente sono state 7.397 le domande di CIGO presentate,
con un valore medio di 7 domande per ogni impresa richiedente,
pari ad una richiesta di lavoratori di oltre 200 mila unità, un
valore che supera di quattro volte l’organico totale delle
imprese richiedenti.
Sempre sul versante delle domande, nel 2009 solo il 24 per cento
delle unità aziendali ne ha fatto una sola, mentre il 41 per
cento ha presentato istanza da 2 a 5 volte. Il restante 35 per
cento ha richiesto il trattamento di cassa più di 5 volte ed in
questo gruppo 167 imprese hanno inoltrato più di 10 domande.

“Il fenomeno – spiega l’assessore – vale esclusivamente per la
CIGO, ma spiega bene come il numero dei lavoratori richiesti
finisca per superare di 4 volte l’organico complessivo delle
imprese richiedenti”.

Per quanto concerne la distribuzione territoriale, la provincia
di Gorizia registra 910 domande di CIGO, suddivise su 150 sedi
d’impresa e con il coinvolgimento di 3.335 lavoratori. La
provincia di Pordenone conta 2.627 domande ripartite in 543 sedi
aziendali con 9.000 lavoratori coinvolti, mentre in quella di
Trieste sono state 408 le domande di CIGO, suddivise tra 86 sedi
aziendali con 2.300 lavoratori coinvolti.

“La provincia di Udine è al primo posto – rileva l’assessore
Rosolen con 3.452 domande di CIGO ripartite tra 686 sedi
d’impresa e 11.000 lavoratori coinvolti”. “In sostanza – continua
– Udine detiene il primato in termini di imprese coinvolte mentre
quella di Pordenone detiene il primato per la quantità dei
lavoratori interessati”

In questo quadro, il Centro per l’impiego più impegnato per
quanto concerne la CIGO è stato quello di Pordenone, con quasi 11
mila lavoratori coinvolti. Seguono, a discreta distanza, il CPI
di Udine e di S. Vito al Tagliamento, con poco più di 3.000
unità, e quelli di Trieste e Sacile con quasi 2.400 unità.

“L’andamento della CIGS – conferma l’assessore Rosolen, ha
coinvolto nel 2009 un numero decisamente inferiore di imprese e
lavoratori”.

In tutto le imprese sono 134, mentre i lavoratori toccano quota
13.125 e di questi 2.043 sono stati dichiarati in esubero. Il
numero medio di addetti coinvolti da CIGS per impresa è di 98 per
ciascuna azienda e, analizzando la dimensione di genere, si
rileva che la quota di lavoratrici è di circa un terzo (4.154
donne contro 8.971 maschi).

Dal punto di vista della dimensione aziendale, 16 possono esser
definite grandi imprese, 44 sono medie e 74 piccole.

Il maggior numero delle grandi, medie e piccole imprese è sempre
presente in provincia di Udine, che evidenzia i valori più alti
sia per le imprese che per i lavoratori coinvolti, dal momento
che 76 imprese hanno ricorso alla CIGS per un totale di 6.995
lavoratori di cui 1.213 dichiarati in esubero.

In provincia di Pordenone 37 imprese hanno fatto ricorso alla
CIGS per un totale di 4.581 lavoratori, di cui 676 in esubero, in
quella di Gorizia 13 imprese per un totale di 1.350 lavoratori di
cui 112 in esubero e in quella di  Trieste 8 imprese per 199
lavoratori, di cui 42 dichiarati in esubero.

Dei 13.125 lavoratori in trattamento di CIGS nel 2009, 9.837
hanno la qualifica di operaio e 3.288 (il 25 per cento) sono
impiegati, quadri o dirigenti. Il numero maggiore di impiegati in
CIGS si registra a Trieste, con il 32,2 per cento. Seguono
Pordenone con il 26,0 per cento, Udine con il 25,5 per cento, e
Gorizia con 17,8 per cento.

I settori più colpiti sono quello meccanico, con 49 imprese e
4.626 addetti prevalentemente localizzati in provincia di Udine e
Pordenone, l’industria elettronica, che coinvolge 9 imprese e
2.525 addetti concentrati in buona parte in provincia di
Por

denone, l’industria metallurgica, che coinvolge 7 imprese e
1.959 addetti concentrati in provincia di Udine (buona parte sono
lavoratori dell’ABS di Pozzuolo del Friuli e di Ferriere Nord di
Osoppo), l’industria del legno, che coinvolge 27 imprese e 1.999
addetti concentrati in maggioranza nella provincia di Udine,
Gorizia e Pordenone.

Non sono trascurabili nemmeno le situazioni di difficoltà che
emergono dai comparti della chimica, che coinvolge 2 imprese e
282 addetti concentrati in provincia di Udine, della
gomma-plastica, che coinvolge 6 imprese e 323 addetti concentrati
in provincia di Pordenone e Udine, della carta, che coinvolge 2
imprese e 212 addetti concentrati in provincia di Udine,
dell’edilizia, che coinvolge 8 imprese e 528 addetti concentrati
in provincia di Pordenone e Udine e del tessile, che coinvolge 4
imprese e 158 addetti concentrati in provincia di Udine e
Pordenone.

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2 commenti a Sono 68000 i lavoratori in difficoltà nell’ Fvg

  1. Paolo ha detto:

    Non fate come sempre i pessimisti/comunisti …
    và tutto bene,siamo in piena RIPRESA ECONIMICA e i politici ci stanni vicini MORALMENTE.
    CHE VOLETE DI +?!? Il SANGUE??? 😉

  2. ciccio beppe ha detto:

    No, che alzino i limiti alcolemici per i guidatori. Così uno beve per dimenticare di essere senza lavoro. E magari investe qualche pedone disoccupato 🙂

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