16 Febbraio 2010

A 30 anni dalla morte, l’Università ricorda il professore Bachelet

Trieste Nell’era di internet, anche i modi di commemorare un anniversario cambiano. L’Università di Trieste ha voluto dedicare a Vittorio Bachelet, il giurista assassinato dalle Brigate Rosse a Roma il 12 febbraio 1980, la home page del sito di Ateneo. Bachelet, vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, studioso di diritto pubblico tra i più raffinati, era divenuto nel 1962 professore ordinario di diritto amministrativo presso la Facoltà giuridica triestina, dove ha insegnato fino al 1968, anno del trasferimento all’Università di Roma ”La Sapienza”.
A Trieste, Bachelet ha lasciato una profonda traccia, oltre che per la sua statura di grande giurista, per le singolari doti di docente e per l’appassionato impegno civile.
Per ricordarlo l’Università di Trieste ha riproposto le parole di Sandro Pertini: in un discorso il Presidente della Repubblica, affiancava Bachelet agli uomini che, durante la sua lunga lotta alla tirannia, ”nulla chiedendo e coraggiosamente operando, rinunciarono alla tranquillità dei loro studi per servire silenziosamente, modesti, integri la Patria ed i loro ideali. L’Italia non sarà perduta fino a quando esisteranno uomini della grandezza morale e civile di Vittorio Bachelet!”

Alcuni giorni fa, aveva fatto discutere la decisione della Rai di abolire la puntata della trasmissione religiosa “A sua immagine”, in palinsesto per sabato 13 febbraio alle 17. Alla puntata incentrata sull’anniversario della morte di Bachelet, avrebbe dovuto partecipare anche il figlio Giovanni, deputato del Pd. Ma questa partecipazione sarebbe andata contro la Par Condicio recentemente approvata dalla Commissione di Vigilanza che impone il divieto ad apparire in televisione a personaggi politici, 45 giorni prima della consultazione elettorale.

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