2 Febbraio 2010

Dalla Commissione europea “nessuna indicazione nè presa di posizione” sul rigassificatore

“La Commissione non ha dato nessuna indicazione a nessuna delle parti coinvolte, nè ha preso posizione sulla correttezza delle procedure di valutazione d’impatto ambientale”.
Dalla Rappresentanza a Milano della Commissione europea giunge una comunicazione su quanto accaduto nella riunione del 26 gennaio a Bruxelles. Riunione sulla quale si è scatenata una “guerra” di notizie tra Italia e Slovenia partita dalle dichiarazioni rilasciate all’Ansa dal sottosegretario Menia: “L’Europa ci ha dato ragione, ora la Slovenia ne prenda atto”.
“Effettivamente era una riunione tecnica informale – ribadiscono dalla rappresentanza della Commissione europea in un comunicato inviato a Bora.La -. Il suo scopo principale era di condividere informazioni e comprendere meglio i termini della questione”. E ancora: “La Commissione ha soltanto suggerito che il terminal offshore dev’essere valutato attraverso una valutazione d’impatto ambientale complessiva, che consideri sia gli impianti on e off shore, e il gasdotto. Ha anche preso nota delle preoccupazioni espresse dai funzionari sloveni e dell’informazione resa dall’Italia sulle consultazioni con la Slovenia per adempiere agli obblighi relativi, derivanti dalla normativa europea sull’ambiente e dalla Convenzione Espoo”.

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14 commenti a Dalla Commissione europea “nessuna indicazione nè presa di posizione” sul rigassificatore

  1. Dario Predonzan ha detto:

    Ecco l’ennesima riprova dell’attendibilità delle “notizie” veicolate dal PICCOLO.

    Un giornale serio e giornalisti degni di questo nome verificherebbero le fonti, e non si acconterebbero di fare da “velinari” ai politici locali.

  2. jacum ha detto:

    no xe SOLO el picolo…

    xe sta classe politica italianissima che vol che semo sempre contro ai NOSTRI FRADEJ TRIESTINI!!!!

    purtropo la percezione dela realtá xe facilmente modificabile e alterabile. meniac che ziga, el salumer furlan che la caga fora del bukal el bugiardello che spara monade a nastro, tuto per cossa pó?
    per l’odio inter-etnico TRIESTINO, taliani s’ciavi-hroati. ma semo tuti fradej e se devi darghe el kez a sti italianissimi che disturba il quieto viver de ste zone!

  3. enrico maria milic ha detto:

    @jacum

    perpiacer,
    evita de far propaganda ale tue idee soto ogni articolo.
    i comenti devi esser ben circostanziai al tema del’articolo.
    se no sarò costreto a bandirte dal sito, anche a ti

  4. MARISA ha detto:

    Insomma la solita stampa “bugiardina” che pubblica le veline dei politici….

    Che tristezza!

  5. Luigi (veneziano) ha detto:

    Scusatemi: e sull’agenzia slovena STA nessuno ha nulla da dire?

    L.

  6. massimiliano ha detto:

    che l’attendibilità di certa stampa lasci il tempo che trova, non è una novità (vuoi per la pochezza dei protagonisti, vuoi per le indicazioni ricevute dai palazzi…), quindi, inutile prendersela con la stampa locale, dato il livello.
    piuttosto, perchè nessuno si chiede come mai la Comm.Europea abbia ancora una volta evitato un qualsiasi pronunciamento in merito?

  7. Ivan ha detto:

    @6

    La CE si esprime su cio’ che le compete. E da quanto ne so, non mi sembra questo il caso.

  8. MARISA ha detto:

    Mi pare che l’agenzia slovena abbia raccontato la verità….

  9. djn ha detto:

    Sembra che la Commissione la pensi diversamente: su obala.net (http://obala.net/novice/article/23530) AlpeAdria Green pubblica un comunicato in cui definisce le recenti affermazioni meniane “una campagna di disinformazione politica per coprire le irregolarità e le falsificazioni nel progetto Gas Natural”. Al comunicato sono allegate le risposte ricevute da Bruxelles (scannerizzate, in italiano): in quella del Parlamento europeo, datata 25 gennaio, sta scritto che “ha ritenuto le questioni da Lei sollevate ricevibili a norma del regolamento del Parlamento europeo, in quanto si tratta di una materia che rientra nell’ambito delle attività dell’Unione europea … Abbiamo quindi avviato l’esame della Sua petizione e deciso di chiedere alla Commissione europea di svolgere un’indagine preliminare”. Dalla risposta della Commissione europea, datata 14 gennaio: “La informo che per poter rispondere alla Sua lettera, sono necessarie ulteriori informazioni dall’autorità interessata dello Stato membro … dal momento dell’invio della richiesta di informazioni allo Stato membro tramite il sistema EU Pilot, lo Stato membro ha dieci settimane per rispondere alla Commissione”.
    Alla faccia dell’approvazione!
    Ieri su primorska.info ben sei minuti di videointervista al Segretario per l’ambiente Zoran Kus ( http://primorska.info/novice/6966/italija_na_nek_nacin_izkrivlja_sliko_ki_je_bila_podana_v_bruslju). Il funzionario ci va giù duretto: “era una riunione informativa e ce ne sono altre in programma in futuro … ritengo in un certo qual modo inusuale che alti rappresentanti dell’Italia nei media italiani distorcano l’immagine di quanto presentato a Bruxelles, ma queste dichiarazioni in verità non mi stupiscono – le dichiarazioni puntano nella direzione che l’Italia vorrebbe … in qualche modo ancora non vuole una sincera collaborazione colla Slovenia … la Slovenia proporrà in futuro la continuazione di questa riunione – questa possibilità è rimasta aperta … in verità non abbiamo ricevuto la documentazione sugli impatti transfrontalieri … abbiamo ricevuto la documentazione sul terminale off-shore e l’abbiamo respinta al mittente senza prenderne visione in quanto prevede il terminale a soli 600 metri dalle acque territoriali slovene, con una zona di sicurezza che entra per millequattrocento metri nelle acque territoriali … questa documentazione è molto simile a quella presentatati nel 2008, colla differenza che il progetto è spostato ancora più all’interno delle acque territoriali”.
    Oltreconfine insomma non sembrano aver recepito il diktat del sindaco di Trst, che secondo il Piccolo aveva sbottato “Adesso la Slovenia stia zitta”, evidentemente prendendo per buone le parole dell’alto esternatore romano.
    Considerazioni spontanee su RDP:
    – non è la prima volta che gli capita di profferire frasi bellicose quanto sfortunate fidandosi ciecamente di quanto gli viene riferito da altri (vedi la diatriba tra il Piccolo e Mesić oppure il caso Trst je naš!)
    – non sembra aver mai avuto il minimo dubbio sulla credibilità di quel politicante che ha più volte affermato che “alla Slovenia abbiamo già trasmesso tutta la documentazione” salvo poi promettere colla stessa faccia tosta “consegneremo tutta la documentazione in occasione del prossimo incontro” (scenetta ripetuta almeno tre volte)
    – sarebbe dunque opportuno che a RDP venisse affiancato un assistente personale col solo compito di imporgli un periodo di riflessione di 24 ore prima di commentare notizie di fonte romana
    – chissà se alle rassicurazioni ed alle promesse di Gas Natural avrà applicato lo stesso criterio di prudente scetticismo e ‘due diligence’ prima di farsi convincere che è una buona idea

  10. Triestin - No se pol ha detto:

    De sicuro i sloveni adesso che sa come che agisi i nostri, con l’insediamento del novo commissario sempre sloven difficilmente se presterà a simili tranelli
    Per luigi : me risulta che l’agenzia STA e la stampa slovena in questi giorni ga fatto anche interviste ai rappresentanti del loro governo che conferma la tesi della trappola mediatica.
    Notizia de oggi l’arrivo del novo ministro
    all’ambiente Roko Zarnic scelto anche per il dicastero dei rigassificatori…..

  11. Barbara Belluzzo ha detto:

    Interessante anche l’assenza sul tema della cosiddetta “opposizione” cittadina – http://www.fabioomero.it/public/
    Dopo l’ennesima bufala di Menia mi aspettavo una pronta presa di posizione. Aspettiamo. Ma si sa che chi visse sperando…

  12. massimiliano ha detto:

    speriamo cada prima il governo…

  13. jacum ha detto:

    @ emm

    zercherò de evitar a far “propaganda ale mie idee”, mano xe su tuti i articoli 🙂

    grazie

  14. matteo ha detto:

    dopo el piano regolatore iera de immaginar

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