1 Febbraio 2010

Foibe? Il 57% degli italiani non sa cosa siano

Il significato della parola “Foibe” è conosciuto con esattezza dal 38% della popolazione italiana: il 3% in meno rispetto al 2008.
Il dato emerge dal nuovo sondaggio commissionato dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia alla Ferrari Nasi Ricerche alla vigilia del Giorno del Ricordo. Si tratta di un campione rappresentativo di tutto il territorio nazionale – spiega l’Anvgd -, al quale è stato chiesto il grado di conoscenza della parola “Foibe” ed “Esodo giuliano-dalmata”. Ebbene il significato della parola “Foibe” è conosciuto con esattezza dal 38% della popolazione. Il sondaggista Arnaldo Ferrari Nasi considera tale diminuzione all’interno di una possibile “fluttuazione statistica”.
Ben più significativa è invece la “perdita di memoria” degli italiani sull’Esodo giuliano-dalmata, conosciuto dal 16% della popolazione, con un arretramento di ben 7 punti percentuali rispetto a due anni fa.
Qui i risultati completi del sondaggio.

Leggi anche: Foibe, il Pdl si scatena contro Pirjevec: “Subito una commissione d’inchiesta”

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25 commenti a Foibe? Il 57% degli italiani non sa cosa siano

  1. cagoia ha detto:

    ma cossa volè che ghe freghi ai tagliani

  2. effebi ha detto:

    il 38% percento a me sembra un percentuale altissima

    in ogni caso non si morì solo di “foiba”

    e non so quanti di quel 38% lo sa

  3. ciccio beppe ha detto:

    58% praticamente tutti quei che sbava per Silvio (secondo lui)

  4. santacruz ha detto:

    Se xe per questo noi sa nianche niente de:

    – Banco Ambrosiano
    – Pizza Connection
    – Conto Protezione
    – All Iberian
    – …
    – …

    🙂

  5. Luigi (veneziano) ha detto:

    La cosa non deve sorprendere, se consideriamo che una percentuale sorprendentemente alta (se non ricordo male, circa il 35%) non sa spiegare il concetto di “Olocausto”.

    La cosa però dovrebbe tranquillizzare i nostri amici sloveni e croati: agli italiani non interessa un fico secco di andare a “riprendersi l’Istria e la Dalmazia”, come spesso scrivono o insinuano alcuni nella stampa di quei paesi.

    Nonostante giorni del ricordo, cuori nel pozzo o cose del genere.

    Luigi (veneziano)

  6. santacruz ha detto:

    Vero… infatti interessa di più trovare il modo di “disfarsi di Sicilia, Calabria e Campania”, come spesso scrivono o insinuano alcuni nella stampa di una parte del nostro paese!

    🙂

  7. MARISA ha detto:

    http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=88340

    Una curiosità: c’era questa notizia sul Piccolo di Trieste?

  8. effebi ha detto:

    c’era persino sul sito dell’A.N.V.G.D.

  9. MARISA ha detto:

    Effebi, riscrivo la domanda:

    Sul Piccolo di Trieste era riportata la notizia che la Cassazione ha confermato la condanna per diffamazione?

    Che fosse sul sito dell’A.N.V.G.D. è del tutto irrilevante. E’ il sito degli esuli.

    Il Piccolo è il quotidiano più letto dai triestini…

  10. matteo ha detto:

    storia vecchia che non interessa al vivere comune della gente

  11. MARISA ha detto:

    Peccato non interessi!

  12. effebi ha detto:

    non leggo il piccolo…
    almeno non regolarmente , quindi non saprei.
    non capisco la tua curiosità, cmq credo che il sito del piccolo abbia un archivio

  13. MARISA ha detto:

    @ luigi

    Tante sono le cose che non sanno gli italiani….e questa è sola une delle tante!

    Italiani brava gente? Il risultato della non conoscenza della propria storia…

  14. rivka ha detto:

    CRNA LEGIJA:EVO ZORE DANA EVO EVO JURE I BOBAN.HRABRE USTASE I BALIJE-POGLEDAJTE ISTINU! Su YOU TUBE si trova di tutto anche vecchie conoscenze

  15. rivka ha detto:

    Italiani e sloveni hanno spesso combattuto assieme,non solo come partigiani,vedere Waffen-Gebirgs-Division der SS

  16. effebi ha detto:

    marisa…
    ma tu come hai saputo quella notizia ? da una fonte clandestina ? da una radio straniera ?

    madonna mia ! sembra che per 60 anni in italia si sia tenuto nascosto il fascismo e i suoi danni… orsù ! orsuvvia !

  17. effebi ha detto:

    non so se oltre confine per 60 anni c’è stata la stessa possibilità di essere informati

  18. MARISA ha detto:

    @ Effebi – commento 16 –

    la notizia della sentenza della Cassazione è stata pubblicata pochi giorni fa sia sul Gazzettino che sul Messaggero Veneto. C’era sul Piccolo?

    Pirina aveva fatto ricorso contro la condanna per diffamazione (tribunale di Trieste 2004) e la sentenza della Cassazione che conferma la condanna del 2004 “è di questi giorni”.

    Come vedi…..”non è roba vecchia”! Ma al contrario una notizia molto recente.

  19. effebi ha detto:

    ma sai quante cose che il piccolo non pubblica, di “questo o di quello”

    mi vorresti dire che il piccolo è un giornalaccio di destra fascistoide che copre le notizie su questi problemi ??

    ma dddddddai ! e forse magari anche c’era ma non ce ne siamo accorti…

  20. MARISA ha detto:

    Se fosse stata confermata dalla Cassazione la condanna per diffamazione di qualche storico non allineato con l’interpretazione sulle foibe delle associazioni degli esuli…..secondo te, la notizia sarebbe sarebbe stata pubblicata o ignorata dal Piccolo?

    Mi piacerebbe conoscere la tua opinione…..

  21. effebi ha detto:

    credo a caratteri cubitali per una settimana

  22. effebi ha detto:

    (ma, marisa, che giornale pensi sia il quotidiano di trieste ? schierato a ds ? quello di alessi ? …la cittadella non è più un suo allegato da tempo. forse ti confondi)

  23. MARISA ha detto:

    @ EFFEBI

    Concordo con te…..

  24. Pasquino ha detto:

    E’ vero… sono tanti coloro che non conoscono il significato della parola “foiba” … e tra questi tanti vi ero anch’io fino a quando sono arrivato in Friuli.
    Non me ne sono fatto una colpa… non lo sapevo e basta!
    Sono stato a scuola per diversi anni ma non ricordo un solo insegnante che abbia fatto cenno e/o approfondimenti alla parola “foiba”….
    Non dobbiamo dimenticare e al tempo stesso non dobbiamo alimentare polemiche ….. quello che serve è avere rispetto per entrambi gli “schieramenti” di allora e soprattutto memoria e rispetto per quanti hanno dato la vita per questa nostra straordinaria terra chiamata ITALIA.
    Dio abbia misericordia di tutti loro innocenti e colpevoli, vinti e vincitori.
    Un soldato

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