13 Dicembre 2009

Tre squadre in cerca di riscatto

<strong>Sport</strong> La parola d’ordine è riscatto. È questa la parola d’ordine che accomuna le maggiori realtà sportive delle province di Trieste e Gorizia dopo alcune settimane di battute a vuoto. Il discorso vale principalmente per l’ Itala San Marco nel calcio e l’ Acegas Aps Trieste nel basket, mentre è diversa la situazione della Triestina, che dopo aver raccolto un solo punto nelle ultime due partite, vuole ritornare ad assaporare il gusto della vittoria.

QUI TRIESTINA – Partiamo proprio dagli alabardati, che lunedì sera (ore 20.45), saranno protagonisti allo stadio Granillo di Reggio Calabria. L’ avversario è di quelli da far tremare di polsi. La Reggina è reduce da sette campionati consecutivi in serie A, e quest’anno si presentava ai cancelletti di partenza del torneo cadetto come la grande favorita, assieme al Torino. La formazione guidata inizialmente da Walter Novellino, ha però incontrato inaspettate difficoltà e ha navigato a lungo in acque poco tranquille, fino alla sostituzione del tecnico con Ivo Iaconi. Da tre settimane a questa parte gli amaranto sembrano essersi risollevati e tra i risultati di spicco risalto un clamoroso 4-0 rifilato al Brescia. Non è il momento migliore per incontrare la Reggina, anche perché la Triestina dal canto suo, sta vivendo un periodo di stanchezza, dopo la serie di sette risultati utili consecutivi. L’umore in seno al gruppo è buono, ma ci sono diversi giocatori acciaccati. Certo è che l’opportunità di chiudere il girone di andata a ridosso delle prime, potrebbe generare energie inaspettate nei giocatori alabardati. Nella fattispecie i problemi maggiori riguardano la trequarti campo, dove Stankovic sarà quasi sicuramente assente a causa di un affaticamento, e anche Sedivec è a forte rischio. Dovrebbero dunque rientrare dal primo minuto Volpe e Tabbiani, che però difficilmente saranno in grado di giocare tutta la partita, visto che sono reduci da due lunghi infortuni. In mediana anche Gorgone non sta bene, sicchè a far coppia con Pani ci dovrebbe essere Cossu. L’ ultimo problema riguarda la difesa, dove Sabato salterà la partita per squalifica. Al suo posto Magliocchetti sembra in vantaggio su Crovetto per una maglia da titolare. Un’ ipotetica formazione potrebbe essere composta da Agazzi  in porta, protetto dalla difesa a quattro costituita da Nef, Cottafava, Scurto e Magliocchetti. Diga frangiflutti composta appunto da Pani e Cossu e l’unica punta Godeas supportata da Tabbiani, Volpe e Testini. Maggiori indicazioni si avranno in ogni caso al termine della rifinitura di domani mattina, al termine della quale gli alabardati partiranno per la lunga trasferta in terra calabrese.

QUI ITALA SAN MARCO –  I gradiscani sono reduci da due sconfitte che hanno fermato la felice cavalcata di otto risultati utili consecutivi, e questo pomeriggio (ore 14.30) ricevono la visita del Prato, secondo in classifica, per quello che si prospetta come una vera e propria sfida play off. La partita di domani chiude un girone di andata, in cui gli uomini di Zoratti si sono segnalati come la sorpresa del torneo, seppur dopo un avvio un po’ stentato. Vincere con il Prato vorrebbe dire agganciare i toscani a quota 28 punti, roba da far venire le vertigini, in attesa di conoscere il risultato della partita del San Marino, impegnato nella difficile trasferta di San Giovanni Valdarno. Anche l’ Itala come la Triestina ha qualche acciaccato in infermeria. Drascek è reduce da un infortunio ma dovrebbe recuperare, mentre Alilberti e Peron vanno verso il forfait. La probabile formazione che scenderà in campo domani è dunque composta da Brunner; Lestani, Visintin, Adani, Colavetta; Piovesan, Moras, Benvenuto; Pereira, Zubin, Buonocunto.

QUI ACEGAS – In casa Acegas l’imperativo è risollevarsi. La disfatta subita a Verbania è stato il punto più basso di una caduta iniziata nella gara contro Trento. QquestosQuesto pomeriggio (ore 17) al PalaTrieste arriva la Pallacanestro Ozzano, che viaggia sull’ entusiasmo del terzo posto solitario. Coach Bernardi dovrà risollevare il morale di una squadra in crisi d’ identità, che solo un mese fa giocava una pallacanestro se non convincente almeno discreta. C’è tutto il tempo e la tranquillità per far ripartire il progetto Trieste, basato su un roster formato giocatori giovanissimi da far crescere in prospettiva. L’ unica retrocessione in palio e la disastrosa situazione di Sandonà offrono ampie garanzie. Sarebbe bello se la tranquillità tornasse ad aleggiare già da oggi sugli spalti del palazzetto di via Flavia.

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