8 Dicembre 2009

L’ Acegas crolla contro Omegna

Paffoni Omegna – Acegas Aps Trieste  89-63 (21-18, 41-33, 62-45)

PAFFONI OMEGNA: Tempestini 7, Picazio 21, Rossi 19, Caruso 7, Anselmi 8. Savoldelli 6, Bonetta 1, Kushchev, Scrocco 7, Ferraro 13. All. Da Prato

ACEGAS APS TRIESTE: Crotta 9, Spanghero 3, Marisi 5, Benevelli 10, Bocchini 12. Colli 7, Scarponi 5, Cigliani 8, Benfatto 2, Lenardon 2. All. Bernardi

Non c’è limite al peggio. L’ Acegas Trieste crolla letteralmente nella trasferta di Verbania, incassando un passivo di 26 punti che non lascia spazio a nessun alibi. Si può parlare tranquillamente di De Profundis, per il punto più basso toccato dai biancorossi quest’ anno, giunti alla quinta sconfitta consecutiva, ma soprattutto apparsi impotenti e completamente  in balia dell’ avversario. Ora servirà un approfondito esame di coscienza per capire che cosa non funziona e dove bisogna intervenire.

Eppure l’ avvio di partita era stato piuttosto equilibrato, con i due quintetti che avevano ribattuto colpo su colpo su colpo. Il primo strappo avviene nei secondi finali del primo quarto, quando una serie di quattro tiri liberi marchiati Caruso e Tempestini regalano il vantaggio a Omegna sul  +3, con l’ Acegas che non riesce a gestire l’ ultimo pallone.

Nel secondo quarto lo strappo si trasforma in allungo, con Picazio che si erge ad assoluto protagonista con 3 bombe pesantissime che scavano un solco di otto punti sul 41-33, mentre scopre di avere le polveri bagnate. L ‘ allungo diventa voragine nella terza frazione con Trieste che si scioglie come neve al sole e riesce a mettere a segno la miseria di 2 punti nei primi 5 minuti, mentre Caruso, Picazio e Savoldelli continuano a bucare la retina fino al + 23 al 28’. È una disfatta che Spanghero e Benevelli cercano di coprire, facendo chiudere Trieste sotto il “ventello” sul 62-45. Gli ultimi 10’ si aprono con un gioco da 3 punti di Bocchini che sembra alimentare un barlume di speranza, che però dura lo spazio di un amen. I ragazzi di Bernardi ricominciano a sbagliare con una facilità disarmante, e lasciano campo aperto all’ avversario fino al clamoroso finale di 89 – 63

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