6 Dicembre 2009

Viaggio nella Svezia senza Interessi

(L’articolo è della pubblicista pordenonese Sara Pittonet Gaiarin)

“Di cosa mi occupo? Di varie cose, ma soprattutto di good news, quelle buone notizie che non fanno vendere i giornali”.

Ecco l’ultima buona notizia che Giorgio Simonetti è riuscito a proporre al mercato dell’informazione: la storia della Jak Bank, banca cooperativa svedese che dal 1970 offre prestiti e gestisce risparmi in un sistema privo di interesse. Video maker freelance di Pordenone, Giorgio Simonetti ha dedicato l’estate di due anni fa a capire il funzionamento del coraggioso istituto svedese che cerca di reinventare le basi del risparmio e del prestito, andando in giro per la Svezia ad intervistare soci, fondatori e direttori amministrativi della banca Jak. Oggi lo stesso video maker porta i risultati della sua ricerca in giro per l’Italia, presentando il libro frutto delle sue interviste.
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“Questo viaggio si è rivelato più di una semplice ricerca –spiega Simonetti- è stata un’esperienza profonda di vita, una sorta di pellegrinaggio. Non sono un economista, però credo profondamente che chiunque inizi a gestire in autonomia una casa incominci in realtà ad occuparsi di economia”. “Folgorato”, come dice egli stesso, dalla lettura delle pagine sulla Jak Bank contenute del libro di Margrit Kennedy “La moneta libera da inflazione e da interesse” (Arianna Editrice), Simonetti è partito per un interrail – “cercavo coerenza tra mezzi e contenuti” – alla volta della penisola scandinava passando per la Germania, ed è tornato a casa con un reportage andato in onda su RaiTre nella stagione primaverile 2008 della trasmissione Report.

Da lì è seguito il libro “JAK Bank. Per un modello finanziario sostenibile libero dal concetto di usura”, che contiene la traduzione italiana del “Libro JAK”, il metodo didattico con cui la cooperativa svedese insegna la propria ideologia e funzionamento, e le interviste realizzate da Simonetti ai più importanti attori che stanno facendo e hanno fatto la storia del movimento Jak.

L’obiettivo della Jak Bank, che raccoglie oltre 35.000 soci distribuiti su tutto il territorio svedese ciascuno titolare di una sola azione, è proporre un modello finanziario e un servizio di risparmio e prestito libero dal concetto di interesse speculativo, quindi senza trarre profitto dal proprio servizio.
L’obiettivo di Giorgio Simonetti, invece, è informare gli italiani dell’esistenza di questa realtà che per il momento è una esclusiva svedese. “I riferimenti alla gestione del prestito priva di interesse sono tantissimi– spiega il non-tecnico Simonetti– basti pensare che le tre grandi religioni monoteiste, ebraica, cristiana e musulmana, fin dalle origini contemplavano precise indicazioni in materia di debito e usura”. Non è un caso, quindi, che tra i soci Jak intervistati di Simonetti ci siano un imam e un pastore (donna) evangelico. A Skövde sono riusciti a rendere realtà un meccanismo basato, oltre che sulla matematica, soprattutto sulla fiducia, sulla lealtà e sullo spirito cooperativo. In Italia l’Associazione culturale Jak Bank Italia, nata a Firenze proprio sulla spinta del reportage di Simonetti, condivide lo spirito mutualistico e solidale dell’istituzione svedese e sta raccogliendo informazioni sul metodo finanziario economico della JAK; tra qualche mese dovrebbe nascere la prima cooperativa pilota italiana, limitata a 50 soci che per primi saranno azionisti e beneficiari della “Jak Bank italiana”.

Penso che oggi l’economia finanziaria sia la prima causa del progressivo impoverimento di larga parte dell’umanità e della devastazione ambientale in atto. Mi interesso quindi a questi argomenti con lo stesso spirito con cui un naufrago stia cercando una scialuppa di salvataggio”. Una di queste scialuppe, Giorgio Simonetti, pensa di averla trovata nel sistema finanziario adottato dalla JAK Bank.

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