30 Novembre 2009

Dal Comune 50mila euro a disoccupati e lavoratori in cassa integrazione

Stanziamento da 50mila euro per “appoggiare le situazioni di criticità conseguenti a licenziamenti e disagi dipendenti dalla difficile situazione economica congiunturale che la realtà goriziana sta affrontando”.
Sono stati aperti nelle scorse ore i termini per presentare domanda di accesso al contributo straordinario una tantum destinato ai cittadini che hanno perso il posto di lavoro, istituito con apposita delibera dalla Giunta comunale di Gorizia nelle scorse settimane.
Ai lavoratori in cassa integrazione e mobilità sarà garantito un contributo una tantum di 350 euro, mentre i nuclei familiari i cui componenti non beneficiano degli ammortizzatori sociali riceveranno un assegno di 600 euro. Ulteriori 50 euro saranno inoltre riconosciuti per ogni familiare a carico del richiedente, residente a Gorizia almeno dal 1° gennaio 2007.
Per ottenere il contributo è necessario provvedere alla compilazione di un’istanza, da presentare all’Ufficio Protocollo del Comune di Gorizia, redatta sotto forma di dichiarazione sostitutiva. Alla domanda, andranno allegati: copia del proprio documento d’identità personale; documentazione comprovante la motivazione dell’interruzione del rapporto di lavoro o dell’applicazione degli ammortizzatori sociali (mobilità, cassa integrazione, ecc.); certificazione Isee del 2008 e, per i cittadini extracomunitari, copia del permesso di soggiorno in corso di validità. La modulistica potrà essere scaricata dal sito istituzionale del Comune (www.comune.gorizia.it) oppure richiesta allo Sportello Informativo del Settore Servizi alla Persona–Servizio Politiche Sociali al Centro Sociale Polivalente di Via Baiamonti n. 22 — Gorizia, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12. Le domande dovranno essere consegnate all’Ufficio Protocollo del Comune (orario: dal lunedì al venerdì dalle 8.45 alle 12; nelle giornate di lunedì e mercoledì anche dalle 16 alle 17) e verranno prese in esame secondo l’ordine cronologico di presentazione. Il contributo verrà determinato e liquidato a fronte della verifica della completezza delle dichiarazioni e delle documentazioni previste, sino ad esaurimento dei fondi assegnati all’intervento. Potranno presentare domanda ai competenti uffici i residenti nel territorio comunale che abbiano subìto la perdita delle entrate da attività lavorativa — dipendente o autonoma – a partire da gennaio 2008, che siano in possesso di Isee non superiore a 30 mila euro e che non abbiano un patrimonio mobiliare superiore ai 20 mila euro. I richiedenti inoltre non devono aver rifiutato alcun impiego dal 1° luglio 2008 e non devono percepire altri tipi di sussidio economico.

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7 commenti a Dal Comune 50mila euro a disoccupati e lavoratori in cassa integrazione

  1. Beppe ha detto:

    Speriamo bene,ho venduto tutto quello che si riusciva a vendere,libri compresi.
    Anche se credo che 600,00 euri siano pochi

  2. etabeta ha detto:

    E si caro Beppe sono pochi,ma niente è peggio,purtroppo l’erba voglio non esiste e come dice la filastroca sottostante non cresce neppure nei giardini dei RE.
    C’era una volta un re di nome Variopinto,
    tu che ascolti, pensa:
    sarà vero o sarà finto?

    La figlia Verdolina era assai capricciosa,
    “VOGLIO! VOGLIO! VOGLIO!”
    strillava senza posa.

    Voglio l’oro sul vestito,
    voglio un piatto prelibato,
    voglio questo e voglio quello
    voglio lo zucchero filato.
    Voglio un letto a baldacchino
    voglio un anello col rubino
    voglio questo, voglio quello
    le scarpe rosse e un nuovo cappello.

    “Oh, che strana malattia” disse il re preoccupato,
    voglio questo, voglio quello,
    il dottore fu chiamato.

    E il dottore sentenziò, dopo averla visitata:
    “Io rimedio, ahimè, non ho,
    una cura adatta dev’essere trovata!
    Forse un’erba molto rara la potrebbe far guarire,
    presto andatela a cercare
    tutto ciò deve finire!”

    Così furono piantate nel giardino del castello
    erbe strane, d’ogni specie
    e a curarle il menestrello.

    Passarono i mesi, cambiò la stagione
    voglio questo, voglio quello,
    non arrivò la guarigione.

    Si tentò con il trifoglio
    ma non crebbe l’erba voglio,
    perché quella, comprendi da te,
    non cresce neppure nel giardino del re.

    Autore:Daniela Viola

  3. Beppe ha detto:

    Caro etabeta si vede che tu non hai problemi ad arrivare a fine mese,BEATO TE!

    Voglio?I politi sono stati eletti per risolvere i problemi e se non sono capaci se ne vadano a casa!
    Per i poveretti 600,00 euri e RINGRAZIARE …per i lavori pubblici invece i milioni si trovano subito,chissà come mai?

    Se magari qualche soldino per i lavori pubblici finirebbe alle famiglie che anno REALMENTE bisogno non sarebbe una cattiva idea.

  4. Mulo ha detto:

    @etabeta

    Come se dise a Triste:”Facile far i finoci col cul dei ialtri”.

    Bon intenditor poke parole!

  5. etabeta ha detto:

    @ Beppe
    Capisco il tuo stato d’animo(e per questo che ti ho scritto che l’erba voglio non esiste ) purtroppo il problema dei fondi concessi a pioggia è storia di 40 anni di malgoverno e sù questo sono d’accordo.Problemi per arrivare a fine mese no gò perchè lavora anche mia moglie,io purtroppo lavoro in una Azienda che ci manda a casa in Cassa Inegrazione ordinaria per 12 mesi e ci fà lavorare a giorni alterni.

    @ Mulo
    Come disi a Gorizia:”Un buon tacer non fu mai scritto”
    Diria niente parole al tuo intenditor.

  6. biancoalbanco ha detto:

    600 euro ad un nucleo familiare con due bimbi piccoli mi sembra un pò una presa per il culo!

  7. biancoalbanco ha detto:

    se ci sarà da vendere venderò,
    ma il mio culo mai!

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