25 Novembre 2009

Ricette domače: la torta Rigojancsi

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Capita alle volte di imbattersi in delle pietanze o delle tradizioni che ti hanno sfiorato per tutta la vita, hanno fatto parte di contesti a te prossimi, ma senza mai incrociarti. È capitato sabato sera che, dopo un lauto pasto, il cameriere ci offrisse una fetta di torta Rigojancsi, fra lo stupore di tutti i commensali. Viene fuori che la torta Rigojancsi è un dessert tipico di Trieste, ma di origine ungherese.
Dietro c’è pure una storia. In sintesi Rigò Jancsi (1858-1927) era un famoso violinista ungherese, noto fra le altre cose per aver sedotto e sposato Clara Ward, moglie del principe belga di Caraman-Chimay. La tradizione vuole che dal matrimonio non nacquero figli, ma solo questo squisito dolce.
L’impressione al palato, ma anche all’immaginario è stata tale che ve la proponiamo.

Gli ingredienti:
– per il pan di Spagna:
zucchero a velo 160 gr.
farina 160 gr.
uova 8
cacao in polvere 40 gr.

– per la crema:
zucchero a velo 100 gr.
panna 6 dl.
cioccolato fondente 100 gr.

– per la glassa:
cioccolato fondente 125 gr.
burro 15 gr.

La prima cosa da preparare è il pan di Spagna in modo classico. Gli accorgimenti tipici di questa preparazione sono il cacao da aggiungere nell’impasto in modo da ottenere un pan di Spagna di colore scuro e poi infornare il tutto in uno stampo quadrato. Uno volta pronta la base bisogna lasciarla raffreddare.
Intanto si procede con la preparazione della crema: bisogna far bollire panna, zucchero e cioccolato, fino a omogeneità. Poi fate raffreddare bene il composto e quindi montatelo a crema.
A questo punto tagliate il pan di Spagna di traverso, come la Sacher per intenderci, in due parti uguali.  Sull’estremità inferiore spalmate in modo uniforme la crema al cioccolato. Dovreste ottenere uno strato di crema abbastanza alto. Ora mettete questa parte in frigorifero a solidificarsi. Una volta che il dolce si è solidificato, bisogna appoggiarvi sopra l’altra fetta di pan di Spagna e poi cospargerla con la glassa al cioccolato che avete intanto preparato. Lasciarla raffreddare nuovamente e quindi spolverate con cacao e a piacimento servitela, tagliata a quadretti, con un po’ di panna montata e un pizzico di marmellata di albicocca.
Spunto rubato alla gostilna Ravbar a Dol pri Vogliah, 5, dove spesso è possibile gustarla.
Per le altre ricette dell’Euroregione: https://bora.la/tag/ricette-delleuroregione

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11 commenti a Ricette domače: la torta Rigojancsi

  1. Bibliotopa ha detto:

    Le pastine de Rigojanci ( cussì pronunciava e sciveva i nostri veci) le xe de sempre alla Bomboniera! le magnava mama, povera…

    e le compravo anche, bone, in quella pasticceria in Piazza Vico che ma par che ga serado de recente.
    ma no go mai osado far la panna montata alla cioccolata come descritto.. chissà se la monta, magari i ghe metti el pannafix ma no i conta!

    credo che la marmellata di albicocca non c’entri per nulla e sia una contaminazione de Sacher-dipendenti, come non occorrerebbe nemmeno panna montata, visto che c’è già nella farcia. La panna montata la mettono per alleggerire Sacher un po’ asciutte.

  2. massimiliano ha detto:

    concordo con bibliotopa…
    il rigojanci non ha bisogno di panna e di marmellata.
    xe un dolce che “devi squajarse in boca”

  3. Bibliotopa ha detto:

    mi sa che si tratta della presentazione come nel piatto della fotografia, “nouvelle cuisine”: un piatto grande, una porzione piccola in un angolo, e strane macchie colorate di sughetti nella parte rimanente del piatto. Una volta, i dolci si servivano nel piatto da dessert, più piccolo!
    notare anche la fogliolina verde ( menta? spero non basilico!!) a fianco della pastina..

  4. giacomo ha detto:

    la foto si riferisce alla Rigojanci servita da Ravbar a Dol pri Vogliah. Neanche a me piace il piatto grande…nè la formalità in cucina. Ma ti assicuro che il dolce era buono. Poi ne “I dolci a Trieste” di Mady Fast, ed. “Italo Svevo”, ho trovato la ricetta che dice che nella tradizione le fettine erano circa 4×4(cm), corrisponde,e sempre lì ho trovato il modo di scriverla, a cui ho voluto essere fedele, pur concordando con te su pronuncia e scrittura.

  5. Bibliotopa ha detto:

    ma adesso anche le gostilne presenta i piatti stile nouvelle cuisine? magari scrivendo nel menu:
    “la” Rigo Jancsi ??? col articolo davanti come che xe deventado de moda? o una sua variante slovena?

    ( no dubito po che la sia stada bonissima..)
    per le dimensioni non saprei, visto che non l’ho mai vista intera, ma sempre a forma di pastine in pasticceria.

  6. massimiliano ha detto:

    la dimensione, solitamente, è simile a quella di una pirofila rettangolare di tirami su.
    qualcuno, anni fa (Primo di via S.Caterina a TS ma ora non più dato che è una specie di sala operatoria..), la faceva rotonda.

  7. giorgio ha detto:

    a vienna la trovi ed è superba da Demel la miglior pasticceria di Vienna.
    la variante lì è la panna sopra, ma no panna montata in bombola o con la frusta elettrica .. a mano. E’ a forma di fetta di torta. Davvero speciale

  8. Fiora ha detto:

    Eco qua! ciapa JohannesPaulus Lonzar von Sacher! 😉

  9. capitano ha detto:

    El principe de Chimay sarà quel della birra.

  10. Fiora ha detto:

    @9 Iera solo per riportar al atenzion anche sta specialità ,perché quei del Sacher fan club i se tien de più che i ultras del Rigojanci ,tipo Juve e Milan. 🙂

  11. capitano ha detto:

    Il montblanc si regge su un equilibrio delicato, non è come la sacher torte 🙂

    http://youtu.be/ORn157U9n34

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