3 Novembre 2009

Air Dolomiti lascia Ronchi per Verona. A rischio 70 dipendenti

Air Dolomiti sta lasciando Ronchi per Verona. A rivelare ciò che sta accadendo allo scalo giuliano – “nonostante le rassicurazioni positive dell’assessore Riccardo Riccardi” – sono i consiglieri regionali del Pd, Franco Brussa e Mauro Travanut.
“La realtà è ben diversa: è già in atto il trasferimento della parte amministrativa, con circa 70 lavoratori”, spiegano nell’interpellanza rivolta al Presidente della Regione.
I due esponenti regionali ricordano come, a più riprese, siano intervenuti, sia con Interpellanze, che con interventi in sede di Commissione consiliare, per conoscere come stiano realmente le cose in Air Dolomiti, la società con sede a Ronchi dei Legionari, presso l’aeroporto regionale, che, a detta dei due interrogati, sta lentamente smobilitando a favore della sede di Verona.
“Come affermato dalla stessa società, l’obiettivo di Air Dolomiti – precisano – non sarebbe quello si ridurre le risorse ma si unificare le sedi (Ronchi dei Legionari con Verona) ricavandone, in questo modo, anche una maggiore qualità della produzione. È del tutto evidente – sottolineano Brussa e Travanut – che l’abbandono della sede ronchese di Air Dolomiti procurerebbe, non solo un danno all’immagine dell’aeroporto regionale, ma serie conseguenze ai lavoratori che sarebbero costretti, come in parte già sta avvenendo, a trasferirsi a Verona o, nel caso peggiore a perdere il lavoro”.
Da qua l’intervento dei due esponenti del Partito Democratico per chiedere a Tondo di assumere, urgentemente, tutte le iniziative ritenute utili per avere un quadro esatto e veritiero di ciò che sta realmente avvenendo in Air Dolomiti.

Tag: , , , , , , .

22 commenti a Air Dolomiti lascia Ronchi per Verona. A rischio 70 dipendenti

  1. Marisa ha detto:

    Da un articolo pubblicato sul mensile VOLARE, la società risulta aver dichiarato: “A Ronchi ho tre voli a Verona ….20”.

    Per cui è ovvio che se ne va!

  2. Wehrle ha detto:

    Altri posti di lavoro persi, la provincia sempre più povera.
    Vendono o chiudono tutti, anche i Sindaci ai quali poco importa delle ripercussioni sul tessuto sociale (vedi cessione IRIS con 120 dipendenti e altrettante famiglie tra poco sul giro d’aria).
    O come la derelitta ASL Goriziana, che verrà assorbita da quella Triestina: che ne sarà del personale, amministrativo e non? E dei servizi per i cittadini?

  3. Luigi (veneziano) ha detto:

    La crisi sta mordendo. Ho sotto gli occhi un rapporto sulla cassa integrazione.

    In Friuli l’hanno chiesta o già fatta o la stanno facendo le Ferriere Nord di Osoppo, la DM Elektron di Buja, la Automotive Lighting di Tolmezzo. Torviscosa di fatto va avanti a singhiozzo, mentre la Safilo (Martignacco) sta pensando di accorpare alcuni uffici nel suo stabilimento di Santa Maria di Sala (VE).

    La lista è molto lunga, e comprende anche i mobilifici e il settore tessile: hanno chiesto vari ammortizzatori sociali Snaidero e Fantoni, così come Cascami, Visottica, Ledragomme e Complast.

    Sono stati sospesi dipendenti nelle aziende Az e Az2 di San Daniele (40 sospensioni), la Lampor di Prato Carnico (20), la Ektron di Trasaghis (18), la I.E.S. di Buja (12).

    Solo nell’Alto Friuli sono 4.500 i lavoratori alle prese con uno strumento di ammortizzazione.

    In tutto il FVG invece le ore di CIG totale (ordinaria e straordinaria più gestione edilizia) concesse nel mese di settembre sono 1,52 milioni, terzo peggior risultato dell’anno dopo luglio (2,66 milioni) e maggio (1,64).

    La suddivisione delle ore di CIG – una vera e propria mappatura geografica della crisi – è la seguente: Pordenone 48% – Udine 31% – Trieste 11% – Gorizia 10%.

    L.

  4. Migo ha detto:

    Ma qualcuno sappia se continuano ancora a volare da Ronchi a Monaco di Baviera? Grazie

  5. Rea ha detto:

    Una considerazione: perchè molti utilizzando l’aeroporto di Venezia (più scomodo) invece di far crescere i passeggeri del nostro Ronchi?

  6. Jack ha detto:

    La politica non ha mai voluto far partire l’aeroporto di Ronchi.
    Spesso atterando a Ronchi mi vergogno dell’immagine e dell’accoglienza che si da ai visitatori.
    Eppure il personale non manca… anzi…

  7. Marisa ha detto:

    @ REA

    E perchè Trieste ha preteso che l’aereoporto REGIONALE fosse il più possibile vicino alla città di Trieste? C’erano altre opzioni molto più centrali sul piano geografico e anche meglio servite e con più spazio per espandere in futuro l’aereoporto. Ma allora vinse Trieste…..e io oggi vado sempre a Venezia. Per il banalissimo motivo che con mezz’ora di auto in più ho a disposizione un aereoporto degno di tale nome! Allora: 1) provincia di PN = tutti nel Veneto 2) provincia di Udine = prendendo come prima opzione Venezia perchè è un aereoporto ben servito e mezz’ora di auto in più è accettabile 3) rimangono le provincie di Gorizia e Trieste. Finchè in questa Regione non si creeranno le infrastrutture dove sono effettivamente funzionali……sarà sempre così!

  8. massimiliano ha detto:

    l’aeroporto di ronchi sembra uno spogliatoio con baretto annesso (quando aperto…), di un qualsiasi campo di calcio dilettantistico

  9. lanfur ha detto:

    Marisa a volte sei meglio di Giacobbo. C’è sicuramente un complotto demoplutogiudaicomassonicotriestineggiante dietro all’aereoporto di Ronchi. Spero che Voyager voglia occuparsene ho notato dalle ultime puntate che i temi cominciano a scarseggiare. Se riusciamo a metterci di mezzo anche i templari sarebbe fantastico.

  10. Marisa ha detto:

    @ LANFUR

    Nel caso non lo sapessi, quando alcuni anni fa si è parlato di dare un nome all’aereoporto regionale, a Trieste c’è stato chi ha proposto il nome di quel triestino (non lo ricordo il nome), che, così almeno giustificavano la scelta, era stato così bravo di riuscire ad ottenere la localizzazione dell’aereoporto vicino a Trieste……

    Parola di triestino….puoi fidarti!

  11. Luigi (veneziano) ha detto:

    Un aeroporto a Ronchi ha senso per un operatore se gli viene garantito un buon giro d’affari. Un buon giro d’affari c’è se c’è traffico di merci o passeggeri.

    Ronchi di fatto oggi a chi serve?

    Da gennaio a settembre ha fatto 545.000 passeggeri e 643 tonnellate di merci. In pratica, come aeroporto merci è nullo, come aeroporto passeggeri è nella fascia medio/piccola, tendente alla parte bassa.

    Se avessero fatto un aeroporto a Udine (così Marisa sarebbe stata contenta) i numeri non sarebbero cambiati, perché Udine non è mai stata e ad oggi non può essere un “hub” decente. Chi andrebbe a investire per una linea aerea da Udine o da Pordenone o dalla bassa friulana, quando a meno di 100 km ha uno dei maggiori aeroporti d’Italia?

    In Italia ci sarebbe posto per un solo “hub” internazionale – ma noi siamo troppo bravi e ne vogliamo due (Malpensa e Fiumicino) – e una decina di aeroporti medi: uno per l’Italia nord-occidentale (Milano), uno per l’Italia nord-orientale (Venezia, che oggi è tutt’uno con Treviso: stessa proprietà e sistema completamente integrato), uno per l’Italia del centro-nord (Bologna? Pisa?)), uno per la capitale (Roma), due/tre per il sud (Napoli, Lamezia e Bari?), e uno/due ognuno per le isole (Cagliari e Catania, più Alghero e Palermo).

    Eccezioni al nord: Bergamo e Verona, che hanno dimostrato di sapersi reggere in piedi da soli.

    Ci sono in Italia alcune strutture ridicole come Bolzano, Brescia, Crotone (Crotone ha un aeroporto!), Cuneo, Foggia, Parma, Perugia, Pescara e Siena, che sopravvivono solo perché qualcuno pensa bene di pomparci soldi pubblici a go-go.

    Tanto per dirne una: a Siena da gennaio a settembre hanno volato 3.168 passeggeri e zero tonnellate di merce, però hanno appena varato un gran piano per il potenziamento delle strutture. Considerando che per ogni passeggero questi prendono circa 10 Euro per diritti aeroportuali e ammenicoli vari, in proiezione a fine anno avranno introiti da passeggeri per circa 40.000 Euro. Da leccarsi i baffi…

    Luigi (veneziano)

  12. lanfur ha detto:

    Io quest’estate ho visto (pochi) aerei di turisti provvenienti da tutta europa atterrare a Ronchi, prendere una corriera in direzione Istria. Certo, là scaricano le fogne in mare ma Ronchi come aereoporto per turisti diretti oltre confine non è per niente scomodo.

  13. Marisa ha detto:

    @ LUIGI

    dove ho scritto Udine? Da nessuna parte. Ma mi darai atto che l’aereoporto di Ronchis ha problemi, ad esempio per creare nuove piste.

    C’erano in regione diversi aereoporti militari (tedeschi) con le piste ancora integre….ma furono tutti scartati…..

  14. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ lanfur

    Ronchi come aeroporto per l’Istria croata mi pare una cosa inutile oltre che estremamente aleatoria.

    Aleatoria perché quando i croati potenzieranno adeguatamente l’aeroporto di Pola (cosa che hanno già in mente di fare) nessuno più volerà a Ronchi per andare a Rovigno. E la costa est dell’Istria è già servita dall’aeroporto di Fiume.

    Inutile perché l’Istria è un bacino d’utenza troppo piccolo per supportare un aeroporto ambizioso.

    Trieste in realtà è schiacciata dalla concorrenza di Venezia a ovest e di Lubiana a est, per cui – francamente – non vedo un grosso futuro. Io ad oggi non riesco a individuare un bacino d’utenza di dimensioni adeguate per un aeroporto in Friuli Venezia Giulia, nemmeno come ipotesi.

    A proposito: io non mi scandalizzo mica per gli scarichi fognari diretti in mare, a meno che le acque non siano proprio didastrate. I depuratori esistono da non più di quarant’anni, mentre per millenni si è fatto senza. Venezia attualmente non ha e nemmeno potrà mai avere (almeno con le attuali tecnologie) un depuratore delle acque di scarico, ma generazioni di miei avi hanno imparato a nuotare nella laguna di Venezia, dove anch’io ho fatto il bagno varie volte.

    Però devo dire che da quando hanno messo i depuratori in tutta la gronda lagunare e lungo tutta la costa, così come da quando stanno molto più attenti al traffico portuale (una volta le petroliere si lavavano le cisterne in mare e poi a riva arrivavano le chiazze di catrame), la situazione delle acque è notevolmente migliorata, tanto che – udite udite – Lido di Venezia (dove abito io) l’altr’anno ha ricevuto per la prima volta nella sua storia la bandiera blu.

    I veri agenti inquinanti per Venezia non sono i liquami, ma ciò che resta di Marghera e i composti azotati dei campi che circondano la laguna, utilizzati come concimi e poi – con le piogge – sversati nelle acque interne.

    @ Marisa
    Ho già detto sopra come la penso: un aeroporto in tutto il FVG ad oggi io lo vedo perdente: rimarrà sempre un aeroporto locale medio-piccolo. Che tu lo metta a Udine, a Pordenone o in qualsiasi altro luogo.

    Luigi (veneziano)

  15. Mauro Franza ha detto:

    Lanfur non ti preoccupare, tra poco anche quelli che hai visto andranno a Brnik.

  16. lanfur ha detto:

    Cmqe per fare un aereoporto non ci vuol molto. Quello che serve è collegarlo. E devo dire che le mie esperienze a Venezia Marco Polo non sono state sempre felicissime. Ad esempio in tutta l’area arrivi non ero riuscito a trovare un orario dei treni dalla stazione di Mestre. Vi sembra una cosa logica?

  17. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ lanfur

    E’ vero: non ci vuole molto. Proviamo però a vedere quanto costa un aeroporto “figo”, prendendo a modello una parte del nuovo Fiumicino Due.

    1. I soldi: 200/300 milioni di Euro per la sola aerostazione.
    2. Il posto: che sia individuato in zona “utile” e che valga lo sforzo economico intrapreso.
    3. Gli investimenti pubblici: almeno altri 200/300 milioni di Euro per le opere di urbanizzazione, collegamento via terra e possibilmente via rotaia, accesso e deflusso.

    Quindi una volta trovati i 4/600 milioni di Euro, messi d’accordo i politici e le popolazioni locali, l’aeroporto “figo” si fa.

    Dopo di che, non è mica finita: devi riuscire a convincere le compagnie che vale la pena impiantare le linee proprio da te. Una volta convinte le compagnie, e cioè una vola che hanno capito che economicamente la tratta Ronchi-New York gli renderà di più di Venezia-New York, devi pensare a convincere i viaggiatori.

    Uno scherzo…

    Luigi (veneziano)

    PS Com’è possibile che in tutta l’area arrivi del Marco Polo tu non abbia trovato un orario dei treni? Nell’area arrivi ci sono cinque agenzie di viaggi (Bucintoro, CIT, Costa, Kele & Teo, Oltrex) e l’Agenzia per il Turismo di Venezia (aperta dalle 09.30 alle 19.30 tutti i giorni, escluso il 1 maggio e il 25 dicembre), e ognuna di queste ha l’orario dei treni.

  18. canebestia ha detto:

    ma qualche settimana fà non avevano detto che rimannevano qui in pianta stabile per altri 3-4anni?

  19. nuvola ha detto:

    Ronchi fa il suo lavoro x quel che è la regione, potrebbe fare di meglio se non fosse a gestione politica e trovasse qualcuno del settore a guidarlo.
    X quanto riguarda l’air dolomiti si parla della parte tecnica/amministrativa, e per fare manutenzione non c’è niente di meglio che l’aeroporto di ronchi. Poco trafficato, con una scuola come il “malignani” vicino che ha sempre prodotto ottimi tecnici, i quali poi han fatto la fortuna della compagnia. Qui si faceva manutenzione x alitalia express, la stessa atr mandava qui i propri aerei a ricondizionare per poi esser venduti ai clienti successivi. I risultati di operatività ritardi-cancellazioni erano fino agli ultimi mesi migliori di quelli di tutte altre regional tedesche del gruppo lufthansa, con costi minori e minor personale. Quasi tutti i tecnici son di qui..
    Verona aveva molti più voli air dolomiti in passato, negli ultimi anni si son ridotti. I traffici che la compagnia ha su un aeroporto non sono l’unica cosa di cui tener conto. Monaco è il centro del traffico della compagnia, non Verona.
    Verona e Monaco sono super intasati percui moltissimi problemi son stati risolti fino adesso a Ronchi.. x il futuro ci sono un sacco di incognite.

  20. brancovig ha detto:

    Credo che sia scorretto paragonare l’aereoporto di Ronchi con Venezia. Sono due realtà completamente diverse per bacino di popolazione e per richiamo turistico.

    Personalmente preferisco volare da Ronchi e la logistica è debole sia per Ronchi che per Venezia. Calcolate il tempo che dovete impegare per raggiungere Venezia via Treno + Bus.
    Nell’ambito dell FVG Ronchi è la migliore posizione possibile

    Ronchi potrebbe essere di interesse per gli abitanti della slovenia di confine. E mi pare che già lo sia anche se xe poca roba.

    Comunque alla faccia della crisi e dei problemi el Dressi PDL in quota AN se ga radopia el stipendio

    (dal piccolo del 1 Novembre)
    Precisa di non essersi aumentato lo stipendio, ma di assommarne due, con relative incombenze: quelle di presidente e quelle di amministratore delegato dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari. Il risultato è che Sergio Dressi porta a casa 100mila euro lordi all’anno, il doppio di quanto guadagnava Giorgio Brandolin, alla guida dello scalo regionale dal 2006 al 2008. «Avevo tutte le deleghe pure io ma prendevo 50mila euro all’anno – sottolinea proprio Brandolin – Dressi raddoppia? Se la notizia è vera, si commenta da sé». La notizia è vera. La conferma lo stesso Dressi.

    potremmo dire che forse 100.000 xe anche pochi per un impegno forte trainante da presidente ed AD roba da 75 ore settimana. Ma non credo che questo sia il quadro dell’impegno e poi…. non dovria contar i risultati.

    Va ben così alora?

  21. mik ha detto:

    Due pensieri:

    1) Ronchi ha i binari del treno a pochi metri. Perché non si riesce a sfruttarli?

    2) Tutti questi articoli “Air Dolomiti lascia Ronchi per Verona” su varie testate non spiegano se è una scelta amministrativa, o se ha impatto sui voli (Ronchi-Monaco). Cosa che la gente ovviamente si chiede.

  22. rapace ha detto:

    Concorrenza eliminata: compra, trasferisi e chiudi. Ultima destinazione Monaco. Zitti tutti sarà indolore.
    Chi sarà il prossimo?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *