14 Ottobre 2009

Bud Spencer Blues Explosion – L’intervista!

Al Tetris di Trieste, domenica 12 ottobre, sono atterrati i Bud Spencer Blues Explosion.
Posto che l’amico Francesco Buzzai mi ha bruciato sul tempo e ha scritto prima di me questo ottimo articolo sul loro ottimo concerto, io ho però l’arma segreta: la video-intervista che Cesare e Adriano mi hanno gentilmente concesso prima del concerto, e che ora vi propongo nello splendore dei sedici noni e dell’alta definizione (ma non quella audio purtroppo…)

Bud Spencer Blues Explosion from davethewave on Vimeo.

Mi permetto di aggiungere qualche parola a quello che Francesco ha detto e/o voglio ribadire e/o non condivido e/o indifferente…
Per prima cosa, questo duo rulla di brutto.
Come fan della scena “punk-blues” capitanata da Jon Spencer Blues Explosion, e seguita da Bob Log III (anche lui qualche tempo fa al Miela e al Tetris), Black Keys, White Stripes eccetera, quando ho sentito che al concerto del Primo Maggio suonavano i Bud Spencer Blues Explosion, “qualcosa” non mi suonava… e invece “quella cosa” suona fortissimo.
Cesare e Adriano, batteria e chitarra, hanno sorpreso e conquistato la folla di Piazza S.Giovanni, suonando un’incredibile cover di “Hey Boy, Hey Girl” dei Chemical Brother (video del concerto e video “serio” ).
Quindi ho aspettato con ansia l’uscita del loro disco “BSBE” (prodotto da IONTA per Yorpikus Sound e distribuito da AudioGlobe) e sono rimasto conquistato. Poi ho sentito anche “Happy'”, EP autoprodotto, anche questo è molto valido.
Prima di tutto perchè tecnicamente sono delle bestie: base ritmica e “svise” di chitarra si intersecano perfettamente (che poi uno pensa che in studio son capaci tutti, ma chi li ha visti dal vivo può testimoniare che suonano proprio così). Secondo perchè i testi sono alcuni semplici e quasi surreali, alla Bugo direi, e altri sono più profondi. E riescono bene entrambi.
Dal vivo hanno suonato pezzi da entrambi gli album, nuove composizioni, riff trovati sul momento e intessuti per diventare coda del precedente e intro del successivo brano, e tre cover: quella suddetta dei Chemical Brothers, “Voodoo Chile” di Hendrix e un’inattesa quanto notevole “Insieme a te sto bene” di Battisti.
Risultato dell’ora abbondante di concerto? Battito cardiaco accelerato, ettolitri di sudore condiviso con gli ospiti del Tetris, scorta di energia per la settimana, fischio persistente alle orecchie per il volume notevole (o ero troppo vicino agli amplificatori?).
Se non vi ho convinto, dopo l’intervista, guardatevi un po’ di video: Frigido, Blues di Merda, Cosa Manca. Il resto sarete capaci di cercarvelo da soli… “The Blues is Number One!”
Nota: mi sono dimenticato di protestare vivacemente perchè non hanno suonato “Good Morning Mike”, probabilmente la mia preferita…
Nota2: l’articolo è pubblicato anche su http://www.davethewave.it

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