13 Ottobre 2009

“Lo Stabile sloveno merita lo stesso trattamento economico degli altri teatri”. L’appello di 25 associazioni triestine

TRIESTE. Ancora in stallo la questione Teatro stabile sloveno. Nonostante la mediazione dei sindacati triestini, non si è raggiunto un accordo con gli enti pubblici sui finanziamenti. Intanto si sono mobilitati anche dei gruppi cittadini che hanno espresso la loro solidarietà ai lavoratori a rischio.
Ecco l’appello a sostegno del Teatro Sloveno sottoscritto dalle 25 associazioni che compongono la Casa dei Teatri di Trieste:

La Casa dei Teatri, la rete delle associazioni culturali dello spettacolo dal vivo nella provincia di Trieste, esprime la propria solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori del Teatro Stabile Sloveno per la difficile situazione di crisi che stanno attraversando.

Una crisi che non ha nulla a che vedere con le loro capacità artistiche e professionali, né con le difficoltà che il settore del teatro di prosa attraversa in Italia. La crisi del Teatro Sloveno è da imputarsi alla incapacità di chi lo ha amministrato, ma anche alla mancata volontà dei suoi soci di assicurargli un sostegno adeguato.

Il Teatro Sloveno è l’unico teatro stabile di una minoranza nazionale esistente in Italia e merita una parità di trattamento economico rispetto agli altri teatri stabili. Parità che non è garantita dagli enti locali.

Ciononostante, il Teatro Sloveno ha saputo in questi anni sviluppare un’attività di produzione di altissimo livello artistico, riconosciuta a livello regionale, nazionale e internazionale. Ha saputo aprirsi alla comunità italiana di Trieste. Ha saputo ospitare le migliori e più innovative creazioni teatrali dei paesi dell’est Europa. Ha saputo diffondere tra gli artisti, nelle scuole e nella società l’educazione al teatro.

Oggi tutto questo è messo in discussione da speculazioni politiche e discriminazioni economiche. I lavoratori e le lavoratrici del Teatro, l’eccezionale compagnia di cui dispone, rischiano di trovarsi senza un lavoro e la cultura triestina di essere privata di uno dei migliori contributi di crescita di cui dispone.

Le associazioni della Casa dei Teatri fanno appello alla Regione, al Comune, alla Provincia e alle associazioni slovene, affinché da loro tutte venga un gesto di responsabilità per garantire un futuro a questa istituzione e a chi ci lavora.

(Trieste, 10 ottobre 2009)

Sottoscritto da: ACTIS, Amici della Contrada, Amici di S. Giovanni, Centro Universitario Teatrale, Etnoblog, Fabbrica delle Bucce, Gli Ammutinati, La Barcaccia, L’Armonia, Macchina del testo, Multicultura, Musica senza frontiere, Musicazioni, Palacinka, Petit Soleil, Pro loco San Giovanni, Studio Giallo, Studio Openspace, Teatro a nudo, Teatro Bandus, Teatro EDO, Teatro Incontro, Teatro Rotondo, Theatrè Japrì, Trieste magica.

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3 commenti a “Lo Stabile sloveno merita lo stesso trattamento economico degli altri teatri”. L’appello di 25 associazioni triestine

  1. effebi ha detto:

    in efeti, i ghe caverà i bori a tuti

  2. silos ha detto:

    ma certo avete mangiato tutto, non vi siete rinnovati… ma chi ha scritto quella lettera non lavora nel mondo del teatro ma arranca…lo stabile sloveno dovrebbe rinnovarsi e fare strategia= rimboccarsi le maniche. La politica dovrebbe stare fuori dal teatro. I direttori artistici dovrebbero essere scelti dal mondo del teatro e non da ambienti di potere. E poi per concludere AVETE MAI VISTO UN DIRETTORE GIOVANE!!!!MAI O QUASI!

  3. silos ha detto:

    concludo la sinistra non ha mai fatto nulla e adesso si lamenta…. la democrazia cristiana e i socialisti hanno messo per anni i più pirloni figli di amici incapaci a dirigere i teatri italiani…ora il sistema si e rotto… date i teatri in mano achi si occupa di teatro e lo fa di lavoro e non chi gioca L’ATTORE, IL REGISTA, IL PRODUTTORE ECC. NON è UN GIOCO MA è UN LAVORO CON LA SUA DIGNITà
    BUONA SERA!!!!

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