17 Settembre 2009

Guai a chi interrompe il Commendator Primo Rovis

furia divina 2

Nessuno può permettersi di interrompere Primo Rovis. Mai.
Nemmeno quando un’intera sala alza gli occhi al cielo e sbuffa per la prolissità di un intervento senza capo né coda. Iniziato più o meno così: “Caro Franco, ti ringrazio innanzitutto perché vedo il nostro bel tricolore che domina ovunque, anche nei fiori della sala. E questa è la cosa più importante”. Poi proseguito tessendo le lodi del Franco Furioso e raccontando, per la gioia dei presenti, di quando, una quindicina d’anni fa, il Commendator Rovis aveva confidato alla madre del Bandelli di vedere nel suo figliolo delle qualità innegabili. E poi avanti così. Più volte Bandelli ha tentato di fermarlo cortesemente, ma Rovis, imperterrito, ha proseguito. Niente da fare, sembrava immune al carisma di Franco, del quale pure stava tessendo le lodi.
A un certo punto, ha attaccato: “E adesso vi racconto il vero motivo per cui Bandelli e Di Piazza hanno litigato, è stato Franco stesso a raccontarmelo”. Al che Bandelli s’è imposto una volta per tutte ,ha ringraziato il Cavaliere e ha osservato che non era il caso che ogni spettatore improvvisasse un’arringa. Il che, se vogliamo, è pure curioso, visto che il comizio della Stazione Marittima era stato presentato come un’assemblea. Macché.
Interrotto Rovis, tocca a un altro spettatore, un po’ più conciso del Commendatore. Solo che pure lui si lascia andare a una filippica, al termine della quale Bandelli, dimostrandosi lupo alfa dell’intera sala, proclama autoritariamente chiusi tutti gli interventi, perché “non è che adesso ogni spettatore può mettersi a fare un comizio”. Per la gioia dei presenti, va detto, che non vedevano l’ora di avventarsi sul buffet. Anche questo è fiuto politico.
E Franco il Previdente ha dimostrato fiuto anche durante il comizio, quando, fra una frase e l’altra, ha inserito un elogio strappalacrime del Commendator Rovis, capace di farsi da solo col duro lavoro, nonostante le avversità che ha dovuto affrontare. Probabilmente aveva intuito l’aria che tirava.
E oggi, infatti, si scopre sul Piccolo che il Commendatore annuncia offeso il ritiro del suo supporto a Bandelli nella corsa a sindaco. Rovis non fa mistero di non aver gradito l’interruzione di martedì ma, forse per amor proprio, fornisce una spiegazione politica. Dicendo piccato che Franco il Fedifrago non ha rispettato gli accordi, omettendo di parlare di alcuni aspetti. Bandelli, per esempio, avrebbe dimenticato di dire di essere intenzionato a puntare sull’autonomia della Provincia di Trieste.
La spiegazione, francamente, non convince molto. Se Rovis era in disaccordo coi temi trattati dall’intervento di Bandelli, perché non l’ha detto nel quarto d’ora che gli è stato concesso, durante il quale ha più volte elogiato il suo ex pupillo?
Misteri. E siamo tutti d’accordo che, forse, possiamo continuare a vivere anche senza la loro risoluzione. Un’altra bella pagina dell’emozionante vita triestina.

Tag: , , , , , .

8 commenti a Guai a chi interrompe il Commendator Primo Rovis

  1. dieffe ha detto:

    meglio così: è arcinoto che primo rovis porti sfiga, basti vedere che la stragrande maggioranza dei candidati che ha sostenuto in passato sono stati “trombati” oppure ripescati dalla quota proporzionale (penso al mattarellum per le politiche fino al 2001 compreso). il suo intervento, da spettatore neutrale, mi è parso come sempre fuori luogo.
    ps il secondo (e ultimo) intervento è stato di paolo masci, persona per nulla nuova nel panorama politico triestino (ancorché non di primo piano).
    pps rovis è noto come “il commendatore”, non “il cavaliere” (quello è un altro, anche se sono rincoglioniti allo stesso modo:))

  2. Andrea Luchetta ha detto:

    Eh, adesso correggo, grazie…

  3. enrico maria milic ha detto:

    demetrio

    non ti offendere ma…
    non sarà che tifi bandelli perchè la lega sta trattando per un’alleanza con lui?
    ehehe
    : )

  4. cagoia ha detto:

    “Caro Franco, ti ringrazio innanzitutto perché vedo il nostro bel tricolore che domina ovunque, anche nei fiori della sala. E questa è la cosa più importante”.

    Eh beh.
    I contenuti, i programmi, la vision dela Trieste che sarà no conta una banana. L’importante xe el bel tricolore.
    Ma finissila, ritirite, va in pension.
    Se i furlani ga rivà meter in naftalina Strassoldo, possibile che noi no rivemo mandar in pension sto altro fenomeno.

  5. dieffe ha detto:

    enrico,

    ti ringrazio di avermi offerto questo “assist”, sebbene involontario, per permettermi di chiarire a te e a chiunque potesse essere rimasto “vittima” dell’equivoco, che tra me e la lega (o meglio, il suo segretario) intercorre un rapporto di collaborazione professionale (e stima personale, almeno per mia parte) e nulla più. non vi è nessuna relazione dunque tra quanto scrivo a titolo personale e l’esercizio della mia professione.
    ciò detto, se vai a rispolverare l’impegno di rovis in politica (anche solo come “fiancheggiatore”), vedrai che quanto scrivo è corretto.

  6. Fabio Turco ha detto:

    sembra una situation comedy di infimo livello.

  7. effebi ha detto:

    Ho avuto occasione di sentire Rovis quella sera: diciamo che se avesse voluto portare a termine tutto quello che aveva da dire (e con il “ritmo lento e dispersivo” che ormai gli è proprio) eravamo ancora lì …al preambolo.

    che dire ? si è offeso perchè gli hanno tolto il microfono ? dovrebbe capire anche da solo quali sono i contesti.

    il microfono è stato messo a disposizione per le domande, questi primi due se ne sono appropriati, presi più da portagonismo che da altro per esternare i propri prolissi-pensieri

    bene ha fatto Bandelli a finirla là

    la provincia autonoma del rovis ? mi augoro ancora che ci si decida ad abolirle le province. basta con ste autonomie e specificità… ognuno ne ha una sua in tasca per i propri motivi.
    è sufficente vedere su questo forum quante idee per le più variegate autonomie ci sono in giro.

    bene ha fatto bandelli a non creare l’ennesima lista civica e a continuare nel PDL.
    Se ce la farà avrà la forza che gli deriverà da una grossa formazione e non finirà nel tritacarne come il povero (e illuso) Illy e come risulta sia per Dipiazza (abbiamo ben visto la sua autonomia fin dove arrivava)

  8. Matteo Apollonio ha detto:

    Avrei io da raccontarne parecchie su Rovis, ma piu’ che in questa sede servirebbe un film in grande stile. O un best seller esilarante, ma ahime’ non ho tempo ora. Domani, sul lastrico, prometto di farlo. Oltre i confini con la realta’… 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *