11 Settembre 2009

La Croazia si avvicina all’Ue. Zagabria accetta l’arbitrato internazionale per il confine con la Slovenia

Mappa ue

Pare decisamente più vicina alla risoluzione la contesa sulla frontiera in Adriatico che divide Zagabria e Lubiana da 18 anni a questa parte.
Jadranka Kosor, primo ministro croato da sei mesi, ha infatti accettato che la questione venga risolta da un Tribunale di arbitrato internazionale, come peraltro proposto dal Commissario all’Allargamento dell’Ue, Olli Rehn.
Il cammino della Croazia verso l’adesione all’Unione Europea si fa ora più semplice, anche se difficilmente potrà essere concluso prima del 2012. Restano ancora diverse questioni da risolvere, arresto dei criminali di guerra compreso, ma la volontà di risolvere la disputa confinaria con la Slovenia rappresenta un progresso di notevole portata.

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20 commenti a La Croazia si avvicina all’Ue. Zagabria accetta l’arbitrato internazionale per il confine con la Slovenia

  1. effebi ha detto:

    ” …ha infatti accettato che la questione venga risolta da un Tribunale di arbitrato internazionale”

    ma non è quello che fino ad ora si è tentato -inutilmente- di fare !?

  2. Andrea Luchetta ha detto:

    Sì, da quanto ho capito. Solo che Zagabria finora s’era sempre opposta. E per l’arbitrato c’è bisogno del consenso di entrambe le parti

  3. effebi ha detto:

    mi me par che i ciapa tempo

  4. Euroscettico ha detto:

    …e a mi me sa che me frega assai poco! 😉 Diamogli la durata di una scorreggina a questa europetta!

  5. jacum ha detto:

    finalmente i se ga meso dacordo su una questione ostica come cuela del confin.

    a mi no me par una monada che le due parti, slovenia e croazia, i gabi dito insieme: noi no se meteremo MAI dacordo, ma se l’europa proponi una soluzion alora aceteremo.

    el 2012 xe vicin no manca tanto…. e sul vetro del auto gaveremo tre vignete: österreich, slovenia e croazia …………….ma no jera mejo prima! cussí gavevimo el vetro co meno tacomachi??!!??

  6. Luigi (veneziano) ha detto:

    Io rimango molto scettico.

    La Croazia voleva un tribunale internazionale perché il diritto internazionale in linea di principio le dà ragione.

    La Slovenia voleva l’arbitrato perché – sapendo che se si andava a L’Aja le cose si complicavano – cercava di cercare una soluzione concordata fra le parti che non si rifacesse solamente alle norme internazionali.

    La Croazia però vuole anche entrare nell’UE, e quindi ha necessità di ammorbidire la controparte slovena. Questa esigenza è oggi divenuta ancora più importante, perché con la crisi economica la Croazia sta molto seriamente rischiando il crack. E quindi i croati hanno dovuto “mollare”.

    Questo primo round si è risolto a favore della Slovenia, ma non credo che gli amici croati se la metteranno via così facilmente.

    Attenzione però: non è assolutamente vero che sulla questione dei confini si siano messi d’accordo. Si sono semplicemente messi d’accordo – in senso generale – sulla procedura!

    Vedremo…

  7. jacum ha detto:

    comunque xe un primo paso e positivo, nel senso che mi la croazia la volessi in europa.

  8. andemo avanti dei! ha detto:

    tanto tra di loro non andranno mai d’accordo, per quello è un fallimento l’Europa

  9. ART ha detto:

    Per me francamente la Croazia pone ancora troppi problemi. E’ davvero troppo presto per parlare d’inglresso.

  10. jacum ha detto:

    la croazia entrerá in europa nel 2012 perché é necessario per una serie di problematiche importanti del paese.
    col tempo le cose si sistemeranno…

    ci vorrá un po’ piú di tempo per gli altri stati a sud della crozia, e per dirla tutta, io sono contrario all’ingresso della turchia.

  11. bubez goriziano ha detto:

    La Croazia entrerà in Europa una volta risolto il problema dei confini, visto che mi sembra che la controversia sui criminali di guerra da consegnare al tribunale internazionale si sia risolta. Non vedo quali problemi possa rappresentare per l’Unione Europea uno stato piccolo come la Croazia: se abbiamo preso Romania e Bulgaria, che sono più grandi e più poveri, possiamo permetterci di accettare anche la Croazia. Per gli altri stati dei Balcani la vedo più dura…

  12. ART ha detto:

    Il problema fondamentale è l’eccessivo allargamento dell’UE, politica (voluta) di cui fanno appunto parte anche Romania e Bulgaria. Allo stato attuale delle cose non possiamo permetterci proprio niente, altro che Croazia e nientemeno che Turchia.

  13. jacum ha detto:

    @ ART
    no son d’acordo su cuel che te dixi sula croazia.

    inveze pei turchi, anca mi no li vojo in europa!

  14. matia ha detto:

    hm,non preocupatevi,sono sicuro che nel refererendum per ingresso in eu maggioranza votera contro

  15. Luigi (veneziano) ha detto:

    Ciò che forse non capiscono i croati è che se la congiuntura internazionale negativa durerà ancora un paio d’anni, solo l’Unione Europea potrà salvarla. In caso opposto, la Croazia sarà tecnicamente in default.

    I governanti croati lo sanno perfettamente, per cui faranno in modo che si segua la stessa trafila seguita per l’ingresso nella NATO. Lì infatti il referendum non si è fatto, nonostante fosse stato promesso.

    Ricordo che secondo fonti governative croate, se non ci fosse stato l’ingresso nella NATO le spese militari sarebbero dovute essere pari all’8% del PIL, mentre adesso l’obiettivo è di arrivare all’1,5%.

    Insomma, caro Matia, devi sperare che il tuo governo e l’UE si sbrighino…

    Luigi (veneziano)

  16. matia ha detto:

    hm,nato e un altra cosa,li non si cambiava lo stato constituzionale di croazia.
    cmq. una delle pocche cose buone che tudjman ci ha lasciato e la legge che per cambiamento dello stato constituzionale ,e in questo caso si tratta di questo,si deve fare il referendum.
    cmq.contro ingreso di croazie sono tanti,non solo la destra che adesso e al governo.loro fanno come quando napoletani cercano lavoro ma pregano di non trovarlo:)ai governanti non conviene perche adesso possono fare cose che in ue non sarebbero state amesse
    poi la chiesa che e ultranazionalista e che una non vuole neanche a sapere,e lei qui ha una grande influenza.contadini adesso hanno piu incetivi di qulli in eu.poi anche i sindicati hano paura che arivera la mano dopera di basso costo dalla romania,bulgaria,polonia..
    anche espertri economici di sinistra dicono che il nostro treno e gia pasato.per esempio prof.jurcevic,che sara il ministro della finanza nel prossimo governo della sinistra ha detto che eu e come una catena di sant antonio,quelli che sono entrati prima ,queli hano guadagniato.
    se posso dire la mia opinione; a me sembra nonsens.venti ani fa con la guerra siamo usciti dala ex jugoslavia che de facto era una confederazione,dove croazia era molto piu forte economicamente delle republice del sud e guadagniavamo bene da questa posizione.e come dicono serbi compravamo le loro materie prime a basso costo e li vendevamo i finalizati.
    e anche nel turismo passavamo bene.perche 90 % turismo nel ex yu era in croazia,e prodoti alimentari e manodopera a basso costo le prendevamo dale republice del sud.
    e adesso dobbiamo entrare in una unione dove saremo piu debboli dai molti!?

  17. Luigi (veneziano) ha detto:

    Forse mi sono spiegato male.

    La Jugoslavia per oltre vent’anni è vissuta a credito, ricevendo vagonate di denaro dal FMI e da altre istituzioni internazionali del mondo capitalista. In pratica, la vita mediamente era più agiata che in altri paesi dell’Europa dell’est, ma questo avveniva sulle spalle dei contribuenti occidentali e bruciandosi i ponti alle spalle.

    La Croazia oggi – secondo i dati della Banca Nazionale Croata resi noti il 24 settembre e riferiti al mese di giugno – ha 40,8 miliardi di Euro di debito estero. Il PIL croato nel 2008 era pari a 47,35 miliardi di Euro (al cambio attuale).

    Per mantenere in equilibrio (precario) i due dati, sarebbe stato necessario un tasso di crescita del PIL non inferiore al 4% per il 2009, invece il PIL croato è previsto in diminuzione – entro la fine del 2009 – di circa il 6%.

    Quindi abbiamo i seguenti trend di crescita:

    1. Debito estero in aumento del 3,7%
    2. PIL in diminuzione del 6%

    Il tutto nell’ambito di un paese che ha un tasso di risparmio insufficiente per garantire lo spostamento di parte del debito da estero a interno.

    Bisogna anche considerare un fatto: la Croazia oggi è nel pieno della fase istruttoria per entrare nell’UE, quindi di fatto non può svalutare la Kuna se non in accordo con l’UE stessa. In pratica, alla Croazia è impedita la svalutazione competitiva, che comunque avrebbe causato un immediato innalzamento del tasso d’inflazione e la strozzatura di tutti i croati che hanno stipulato mutui in Euro (oggi in pratica le banche non fanno mutui in kune, e se li fanno agganciano il contratto comunque all’Euro).

    Le prospettive per la Croazia di risolvere i suoi problemi sono due:

    A. Un’improvvisa ed immediata ripartenza dell’economia mondiale, con un rialzo spettacolare di tutti gli indici (cosa irreale).

    B. Un sostanziale aiuto economico/finanziario da parte dell’UE, con una ristrutturazione complessiva del debito estero, appoggiata dai partner europei più importanti.

    Se la Croazia riuscisse ad entrare nell’Unione Europea, il piano B sarebbe obbligatorio per tutti, visto che l’UE non può permettersi il default di uno degli stati membri. Inoltre, entrando nell’UE la Croazia riceverebbe in pieno tutti i sussidi per le regioni europee meno sviluppate, che in pratica vengono “regalati” da 5 paesi (Germania, Francia, Italia, Regno Unito e Spagna, che contribuiscono per oltre i 2/3 del bilancio complessivo dell’UE: la cosa singolare è che il Regno Unito contribuisce meno dell’Italia, ma questo è un altro discorso…) alla gran parte di tutti gli altri paesi.

    Se i croati decidessero di rifiutare l’ingresso nell’UE, per loro sarebbe un disastro.

    I governanti di Zagabria lo sanno benissimo, e per questo hanno deciso di fare un passo avanti verso la Slovenia per risolvere i problemi confinari.

    C’è anche un altro problema, ed è quello dello spregiudicato utilizzo dei mass media da parte del governo croato, che per deviare lo scontento popolare cerca di tanto in tanto di trovarsi dei nemici interni ed esterni, che siano i serbi, alcune minoranze, la finanzia internazionale, la Slovenia eccetera eccetera. Questo giochetto rivolto contro l’Unione Europea potrebbe però diventare un disastro, per cui a un certo punto faranno come hanno fatto per la NATO: una massiccia campagna per convincere voi croati ad aderire. Non escludo anche delle prove ben più forti, quali l’abolizione del referendum.

    Se invece deciderete di far vincere il sentimento di “croatitudine contro tutto e tutti”, allora buona fortuna.

    Luigi (veneziano)

  18. matia ha detto:

    hm,grazie per la preocupazione.
    ma pero l ungeria,che era tigre del est,anche se e membro de eu ha bancrotato quest hanno ed e stalta salvata da un credito di piu di 20 miliardi di EUR da MMF-FMI.
    i cugini sloveni si lamentano che l anno prosimo pagerano piu a eu di quello che riceverno.
    gran parte del debbito croato va sui investimenti nelle infrastuture,sopratutto le nuove autostrade.come qua piace dire che croazia ha ultimamente fatto piu km di autostrada di chiunque altro.adesso,esperti dicono che bilancio si puo facilmente mettere in ordine sempliciamente mettere soldi per le infrastuture per le cose piu importanti.
    ma adesso il governo non ha ancora forza per questo perche ministero per le infrasuture e stato nelo stato e il ministo uno dei piu potenti uomini qua.per un euro che si mette nelle autostrade,un altro va per la coruzzione.e questi sono grandi soldi e potere.e un altra cosa e che il governo ha promesso ad ogniuna citta piu grande dove ha vinto autostrada fino a loro!e perfino un ponte tipo quello di berlusconi!solo un po piu piccolo 🙂
    per quanto riguarda ex ju di tito, il suo sbaglio piu grande,ma forse inevitabile era esercito.esercito che nel ultimo stadio del governo di tito era unico suo vero potere,visto che tutto altro partito,polizia,difesa teritoriale dal costituzione 74 e passata alle singole reppubliche.un esercito che spropositato che ha mangiato le risorse del paese.che nei ani cinquanta era giustificabile in vista della posibile invasione russa.
    si calcola solo che sei buncher sotterani di comando per ogniuna republica,base navale lora di spalato e base aerea nele montange bosniache nella montagnia sia costata sei miliardi di dolari.e poi se si conta che esercito fino alla morte di tito era sempe ben equipgiato tecnicamente e gli officali che facievano una casta avevano tutto gratis,le case,i vilaggi turistici per le vacanze solo per loro…insoma con tutti quei soldi ex jugoslavia e potuta essere molto piu svilupata.e pensare che ex ju e cominciata a scriciolare per il problemi economici.perche quando si dice “milano lavora,roma ladrona” e una cosa e quando si dice “zagabria lavora,belgrado ladrona”e un altra cosa.

    cmq.torniamo sula storia.quando parlamo dela paura d invasione rusa di jugoslavia mi ricordo una intervista nei ani 80 di andreotti che diceva che alla fine dobbiamo ringrazoare dc e lui perche siamo restati liberi,perche se avesero vinto i comunisti in italia ex yu non avrebbe avuto scampo.

  19. Luigi (veneziano) ha detto:

    L’esempio dell’Ungheria è proprio calzante.

    Se l’Ungheria non fosse stata nell’UE, avrebbe già dovuto dichiarare bancarotta, visto che il prestito l’ha ottenuto unicamente per il fatto che l’intera operazione è stata fortemente sponsorizzata dall’Unione Europea.

    Sia chiara una cosa: il fatto di essere nell’UE non è che risolva tutte le questioni economiche e sociali, così come non esclude in via di principio che uno stato debba dichiarare bancarotta, soprattutto se questo stato – come l’Ungheria – non ha ancora adottato l’Euro.

    Quello che voglio dire io è che la Croazia se entrerà nell’UE avrà una possibilità in più di cavarsela, altrimenti – continuando la crisi – entro la fine del prossimo anno dovrà mettere in campo un’altra manovra fiscale, molto peggiore dell’ultima.

    Non è assolutamente vero che gli sloveni pagheranno più di quanto riceveranno. E’ una balla che non so da dove viene fuori.

    Riguardo alla Croazia, ricordo che nell’anno 2009 essa riceverà a titolo d’aiuto gratuitamente dall’Unione Europea le seguenti cifre, già stanziate a bilancio:

    a. Alla voce “Sostegno alla transizione e sviluppo istituzionale”: 45,6 milioni di Euro (39,5 nel 2010)

    b. “Cooperazione transfrontaliera”: 15,9 Mlo (16,2 nel 2010)

    c. “Sviluppo regionale”: 49,7 Mlo (56,8 nel 2010)

    d. Sviluppo delle risorse umane”: 14,2 Mlo (15,7 nel 2010)

    e. “Sviluppo rurale”: 25,8 Mlo (26,0 nel 2010)

    In totale, la Croazia ha ricevuto e riceverà dalle tasche degli europei (comprese le nostre tasche) gratuitamente le seguenti cifre:

    2007: 138,5 Mlo Euro
    2008: 146,0 Mlo Euro
    2009: 151,2 Mlo Euro
    2010: 154,2 Mlo Euro

    Se proprio i croati non vogliono entrare nell’UE, perché non scendono in piazza per rifiutare queste somme?

    Luigi (veneziano)

  20. Euroscettico ha detto:

    quando a suo tempo fornivo io questi dati (all’epoca su Goriziaoggi), venivo tacciato di razzismo! ben… ben…

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