23 Giugno 2009

“Coprifuoco a Trieste? No grazie”: il gruppo su Facebook

E’ stato aperto un gruppo su Facebook, già con 266 iscritti, la cui presentazine recita:

“A Trieste, una minoranza di persone intolleranti si oppone puntualmente con lamentele e lettere al Piccolo ed alle istituzioni ad ogni manifestazione musicale serale in centro città, ad ogni concerto rock nelle piazze, a qualunque cosa possa essere un motivo di aggregazione e socialità per i cittadini, soprattutto per i giovani cittadini.

Questo gruppo nasce per essere soprattutto una testimonianza.
Per qualche singolo personaggio che vorrebbe il coprifuoco alle 8 di sera, ci sono centinaia di triestini che invece vogliono poter vivere le loro strade e le loro piazze non sicuro fino all’alba ma almeno fino alle 11.
Centinaia di triestini che pensano che la Musica (non solo la Musica Classica ma TUTTA la Musica) sia Cultura, sia Divertimento, sia Sviluppo.
Centinaia di triestini che pensano che una città con un’alta qualità della vita sia una città attiva, colorata, creativa, da vivere tutti insieme e non da mettere a tacere con divieti, multe e imposizioni.

Al Sindaco Dipiazza ed a chi ci governa vogliamo far sapere:
– che desideriamo che i concerti come il GeoRock o l’Opening Band Live Music Festival, e le manifestazioni musicali e culturali come Sotto lo Stesso Cielo si svolgano – come si sono sempre svolte – in PIENO CENTRO CITTADINO (Piazza S. Antonio, Piazza Ponterosso ecc ecc): il messaggio ed il contenuto di cui sono promotrici queste realtà è un messaggio IMPORTANTE che deve trovare la sua collocazione NEL CUORE DELLA CITTA’. Perché non ci interessano solo i vari Mtv, Trl, FestivalBar, che vanno bene, ma sono sempre qualcosa che proviene dall’alto e non qualcosa che si costruisce dal basso.
– che consideriamo profondamente ingiusto che tutte le ESPRESSIONI CULTURALI che riguardano principalmente i giovani come il Rock o la Dance vengano sempre trattate come manifestazioni di serie B o peggio ancora come un problema.
– che, come cittadini consapevoli, come contribuenti e come elettori, riteniamo giusto che anche le nostre esigenze vengano rispettate, non solo quelle di una minoranza di intolleranti. Sicuramente nel rispetto delle regole, all’interno di orari ragionevoli (che significano le 23 o mezzanotte al sabato sera e non le 20 o le 21), ma vogliamo che vengano rispettate.

Siamo qui affinché non ci possano essere più dubbi su quali siano le proporzioni tra chi vuole far diventare Trieste una città-morta dalla quale scappare e tra noi che invece vogliamo viverla perché la amiamo profondamente: NOI SIAMO DI PIU’, MOLTI DI PIU’.”

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