3 Giugno 2009

‘Sto caffè xe cicoria!

Chissà cosa sarebbe accaduto se mai i finanzieri avessero scoperto tutto quel caffè, stivato negli anfratti più impensabili della Lancia Fulvia grigia di mio nonno, quando attraversavamo il confine della Casa Rossa all’alba, pronti per un viaggio che a me pareva sempre lunghissimo (ma in realtà non erano nemmeno cento chilometri) verso il suo paese di origine, nella valle percorsa da un affluente di un affluente dell’Isonzo.

E mica era per venderlo, il caffè! No, era un regalo per gli amici e i parenti che avremmo visitato, in un’interminabile sequenza di chiacchiere fisarmoniche bottiglie di vino e bicchieri di succo di lampone diluito con l’acqua. Non è che non mi piaccia, ora, il succo di lamponi.
Però non mi capita mai di berlo, lo stesso. Chissà.

Non era probabilmente un caffè costoso e pregiato, non nuotava del resto nell’oro mio nonno – nonostante la Lancia. Era però pur sempre un altro mondo, se confrontato al surrogato che si beveva nella “defunta”. Surrogato a base di cicoria, amaro ma senza alcun aroma degno di tal nome.

Che poi io non l’abbia mai bevuto, o almeno non l’abbia fatto in età tale da consentirmi di discernere, è un’altra questione. Il caffè di cicoria non è per me la qualificazione di un surrogato: è la descrizione del rapporto tra due mondi che mi appartenevano – e ancora oggi entrambi, in qualche modo mai sommerso, riescono a parlarmi di qualcosa di familiare e arcano al tempo stesso, che ha probabilmente a che fare con le prime scoperte riguardo le strane e imperscrutabili maniere in cui gli uomini si organizzano in società. E come poi tutto ciò potesse causare le conseguenze più impensabili, una volta chiuso il giro e considerato il modo in cui le grandi parole si traducono in fatti quotidiani. Il caffè di cicoria, appunto.

Lo chansonnier sloveno Iztok Mlakar ne ha tratto invece una storia d’amore, nel suo consueto stile da Brassens de noialtri. Dušan Kastelic l’ha ripresa in un cortometraggio presentato lo scorso autunno al Festival di Portorose. A voi il trailer (sottotitolato in inglese)…:

…e la presentazione al pubblico dello stesso Mlakar, nel suo spettacolare coacervo dialettale sloveno-goriziano:

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2 commenti a ‘Sto caffè xe cicoria!

  1. Matteo Apollonio ha detto:

    Segnalo che il surrogato alla cicoria è ancora in vendita nei supermercati triestini. Vecchia vestigia degli anni che furono, la cicoria Frank (storica industria croata) fa bella mostra di sé sugli scaffali dei supermercati triestini. E’ probabile che molti anziani siano rimasti affezionati al gusto simil caffè che per anni, durante e dopo la guerra, hanno consumato in assenza del pregiato coloniale. 🙂

  2. enrico maria milic ha detto:

    fabio… fantastico post!
    : )

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