26 Maggio 2009

“Le minoranze nazionali in Fvg sono tutelate sempre peggio”

Un membro del Comitato 482, “che riunisce oltre una trentina di realtà associative appartenenti alle comunità friulana, slovena e tedesca del Friuli”, ci ha inviato questo comunicato.

In questi mesi il Comitato europeo che vigila sull’applicazione della Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali sta raccogliendo dati per il redarre la nuova Valutazione sull’Italia: documento che sarà poi utilizzato dalle autorità comunitarie per elaborare le Raccomandazioni che lo Stato italiano è chiamato a rispettare. Il quadro che emerge è decisamente peggiore di quello, già poco lusinghiero, evidenziato dalla precedente Valutazione.


Nel frattempo, infatti, nulla è stato fatto per porre rimedio alla violazione della legge 482/99 nel settore radiotelevisivo pubblico. Anche il Contratto di servizio 2007 – 2009 tra il Ministero delle Comunicazioni e la RAI non indica né le sedi locali cui affidare la programmazione in lingua minoritaria, né il livello minimo di tutela. Ciò impedisce di attuare quanto previsto dalla legge.

Non sono state superate nemmeno le difficoltà emerse nell’attuazione della 482/99 nelle scuole e nelle amministrazioni pubbliche. Per esempio, degli oltre 170 Comuni del Friuli – Venezia Giulia che si sono dichiarati di lingua friulana, solo una cinquantina si sono dotati degli sportelli linguistici previsti dalla legge. Per quanto riguarda la scuola, nonostante alcune esperienze positive, spesso gli istituti non si sentono obbligati a fornire l’insegnamento in lingua friulana, nemmeno se viene esplicitamente richiesto. In molti casi non forniscono alcun servizio o lo forniscono in modo del tutto inadeguato.

Ciò dipende anche dalla scarsa copertura finanziaria della legge. Tal sostegno, già dal principio insufficiente, si è ridotto sempre di più. I fondi stanziati nel 2001 ammontavano a poco meno di 9 milioni di euro, nel 2008 si era già scesi a 5 milioni e 617 mila euro, e nel 2009 ci ritroviamo con poco più di 2 milioni di euro per tutte le 12 lingue minoritarie riconosciute (stiamo parlando di circa 3 milioni di cittadini italiani). Per quanto riguarda il Friuli – Venezia Giulia, nel 2009, dallo Stato arriveranno appena 452.602 euro: 300.672 per la comunità di lingua friulana, 135.703 per la comunità slovena, e 16.227 per quella germanica. Inoltre, il bilancio pluriennale dello Stato italiano prevede per il 2010 una riduzione ulteriore dei fondi della 482/99. È chiaro che, se ciò dovesse essere confermato, la legge statale di tutela delle minoranze linguistiche storiche verrebbe svuotata
di ogni residua operatività.

Effetto della crisi economica? Niente affatto. Basti pensare che l’otto aprile scorso non ci sono stati problemi a trovare 13 miliardi (miliardi, non milioni!) di euro per comprare 131 caccia bombardieri F-35. Ciò significa che, per finanziare la legge che dovrebbe dare attuazione all’art. 6 della Costituzione della Repubblica italiana non ci sono soldi, mentre se ne spendono senza ritegno per strumenti da guerra (guerra che, sempre secondo la Costituzione, viene ripudiata dalla nostra Repubblica). Si tratta di un fatto davvero grave. Per rendere le cose ancora più chiare, facciamo un altro confronto: nel 2009 il Governo italiano spenderà 300.672 euro per “garantire” i diritti linguistici dei friulani, mentre quello irlandese ne spenderà 368.000 euro per sviluppare un database dei termini legali della lingua gaelica…

Per quanto riguarda i friulani, la situazione è resa ancora più pesante dal blocco totale della legge regionale dalla 29/2007, il cui obiettivo dichiarato era di applicare alla specifica situazione friulana le linee di tutela generali indicate dalla 482/99. Se la legge regionale rimane del tutto inapplicata, ciò dipende principalmente dalla mancanza dei regolamenti applicativi, cui l’attuale amministrazione regionale non ha ancora provveduto. Inoltre, la recente sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimi alcuni commi della legge. Una decisione che, a nostro avviso, propone una lettura restrittiva delle indicazioni fornite dalla legge 482/99, limitando gli spazi di autonomia della nostra Regione. Va detto, inoltre, che non si è trattato per nulla di una decisione scontata, come fa intuire la rinuncia da parte del giudice relatore Ugo De Siervo a scrivere le motivazioni della sentenza.
Il Comitato 482 – che riunisce oltre una trentina di realtà associative appartenenti alle comunità friulana, slovena e tedesca del Friuli – ha già trasmesso al Ministero dell’Interno italiano e al Comitato europeo incaricato di monitorare l’applicazione della Convenzione quadro per la
protezione delle minoranze nazionali un rapporto sulla situazione dei diritti linguistici in Friuli in cui si denuncia questa situazione.

Per sensibilizzare il mondo politico regionale su questi argomenti, abato 30 maggio, alle ore 11.30, presso la sala Pasolini del nuovo palazzo della Regione (Udine) il nostro Comitato terrà un incontro pubblico cui sono stati invitati a partecipare i candidati del Friuli – Venezia Giulia che partecipano alle elezioni per il Parlamento europeo. A tale iniziativa dovrebbero seguire altri incontri con i politici regionali e con i parlamentari eletti in Friuli – Venezia Giulia.

La politica regionale, infatti, ha finora mostrato scarso interesse per i tagli indiscriminati alla 482/99, mostrando una passività che danneggia la nostra Regione. In questi giorni, inoltre, diversi rappresentanti politici si sono rallegrati per la sentenza della Corte Costituzionale. Secondo loro, infatti, la 29/2007 lede i diritti di quanti non vogliono il friulano. Questi presunti difensori della libertà e dei diritti, cosa hanno fatto, invece, per garantire i diritti di quanti desiderano utilizzare la propria lingua in maniera normale a scuola e nelle istituzioni pubbliche? Perché non hanno mosso un dito per i diritti linguistici di friulani, sloveni e tedeschi? Desiderano forse un regime di apartheid linguistico, in cui le nostre lingue possano essere utilizzate solo entro ambiti e territori limitati?

Vogliamo ricordare che la legge statale 482/99 e la legge regionale 29/2007 (ad eccezione di pochi commi) rimangono in vigore e che è dovere di tutti gli organi istituazionali dare loro applicazione.

Il Comitato 482 non intende subire passivamente quanto sta accadendo. Difendere le nostre lingue, infatti, significa difendere la nostra identità, la nostra autonomia, la nostra libertà. Si tratta di una battaglia per i diritti e per la democrazia. Faremo dunque quello che i friulani sanno fare molto bene: resistere. La nostra storia ne è la dimostrazione.

Udine, 25/05/09

I coordinatori del Comitato 482
Giovanni Pietro Biasatti – Luigi Geromet – Jole Namor – Carlo Puppo

Tag: , , , , , , , , .

65 commenti a “Le minoranze nazionali in Fvg sono tutelate sempre peggio”

  1. miha ha detto:

    “Desiderano forse un regime di apartheid linguistico, in cui le nostre lingue possano essere utilizzate solo entro ambiti e territori limitati?”

    no cari drittoni, in realta desiderano ridurre la minoranza slovena a qualche etichetta di bottiglia del collio e del carso,e se vi va bene osmica rimarra osmizza e non diventera’ottava, e poi i tedeschi non sarebbe male ridurli a qualche wuerstel di marca e un po di speck, ma sono piu’ ostici e numerosi quinidi la c’e’ poca trippa per gatti.I friulani? devono essere contenti di essere italiani, con tutte le bellezze architettoniche di cui andar fieri!la ferrari poi!

    Piu’ o meno e’ questo il livello spirituale dei politici(e non solo) italiani in merito alla faccenda, oltre non arrivano, non ce la fanno proprio.

    Meglio non spendere altre parole va…

  2. Luigi ha detto:

    Penso che sia il caso di approfondire la questione.

    1. Esiste anche una legge (la n° 38 del 2001) che riguarda la tutela della minoranza slovena e che è DIVERSA rispetto alla legge n° 482 del 1999. Questa legge del 2001 vedo che venne finanziata con contributi statali fino ad arrivare ad un massimo di circa 5 milioni di Euro all’anno. Domanda: a quanto ammontano i finanziamenti per l’anno in corso, a valere su questa legge?

    2. Esiste una serie di norme regionali FVG per la tutela delle minoranze. A quanto ammontano i finanziamenti della regione FVG per l’anno in corso?

    3. Esiste una serie di finanziamenti provinciali per la tutela delle minoranze. A quanto ammontano per l’anno in corso?

    4. Esiste una serie di finanziamenti comunali per la tutela delle minoranze. A quanto ammontano per l’anno in corso?

    5. Quanti degli inadempimenti sopra descritti sono ascrivibili al governo centrale, e quanti agli enti locali friulani/giuliani?

    6. La minoranza italiana in Slovenia e Croazia pubblica nel proprio Bollettino un bilancio, dal quale risultano chiaramente le fonti di finanziamento per le attività della minoranza. Qui – http://www.unione-italiana.hr/documents/bollettino_34.pdf – potete vedere a pag. 34 una sorta di preventivo per l’anno 2007, l’ultimo disponibile on-line: 3,54 milioni di Euro arrivano dall’Università Popolare di Trieste, 89.000 Euro dal governo croato, 21.000 Euro dalla Slovenia (avete letto bene: ventunomila grassi Euro per la minoranza in tutto il capodistriano, spendono questi qui!), 36.842 Euro dalla Regione Istriana, 10.000 Euro dal CONI, 5.150 Euro li ricavano invece dagli affitti. Mancano i soldi che la Regione Veneto spende per il restauro delle opere d’arte in quelle terre, ma ovviamente questi non sono soldi che arrivano alla minoranza. Domanda: dove si possono trovare i bilanci delle associazioni slovene o friulane? Gradirei sapere da dove ricavano dette associazioni i soldi per andare avanti, e quanti sono questi soldi. Sarebbe bello avere più o meno uno specchietto riassuntivo sul tipo di quello preparato ogni anno dall’Unione Italiana.

    Grazie per le risposte.

    Luigi

  3. Marisa ha detto:

    PER LUIGI –
    Ti accontento subito per quanto riguarda i finanziamenti alla minoranza italiana che vive in Slovenia e Croazia. Tieni conto che i finanziamenti sono destinati ad una comunità composta da 33.000 persone. I finanziamenti del Governo italiano sono erogati ai sensi della L. 134/99, per cui, se hai tempo da perdere e non di fidi dei dati che ti fornisco io, puoi andare alla fonte e verificarli.

    SITO LENGHE.NET – 8.2.2007
    Titolo: SLOVENIA E CROAZIA: PIU’ FONDI ALLA MINORANZA

    Il 2007 e’ iniziato alla grande per la minoranza italiana che vive in Slovenia e in Croazia. I governi di Roma, Lubiana e Zagabria hanno deciso di aumentare i fondi a favore dei 33 mila italiani che risiedono oltre il confine orientale. Con un emendamento alla legge finanziaria, approvato poco prima di Natale, il governo Prodi ha assicurato alla minoranza 4 milioni 650 mila euro ogni anno dal 2007 al 2009: questo secondo la legge 193/04, che prevede finanziamenti sia per gli italiani di Slovenia e Croazia sia per le associazioni degli esuli fuggiti da quelle terre dopo la Seconda Guerra mondiale (per loro un milione 550 euro ad anno). La 193/04 ha tuttavia rischiato di non essere rifinanziata; fino all’ultimo istante l’Unione italiana, con i suoi presidenti dell’Assemblea (Furio Radin, nella foto) e della Giunta (Maurizio Tremul), ha temuto di non poter dar vita alla maggior parte delle iniziative che ogni anno si tengono in Istria, Dalmazia, Quarnero e Slavonia.
    Mentre Lubiana ha fatto la sua parte garantendo per quest’anno il 2,1% in piu’, buone notizie sono giunte anche da Zagabria: il governo croato di Ivo Sanader ha mantenuto le promesse fatte a Radin, che, oltre ad essere presidente dell’Assemblea Ui, e’ pure parlamentare al seggio riservato alla minoranza italiana nel Parlamento (il Sabor). Nella legge finanziaria per il 2007 le minoranze riconosciute in Croazia (sono circa il 7,5% della popolazione totale) hanno goduto di una crescita dei finanziamenti del 18% rispetto all’anno scorso. Una percentuale non da poco: in tutto si tratta di 35 milioni di kune, ovvero 4,7 milioni di euro. Di questi, circa un milione 150 mila euro andranno alla minoranza italiana. Radin ha voluto sottolineare il fatto che, da quando Sanader (alla guida di una coalizione di centro-destra) e’ primo ministro, cioe’ da poco piu’ di tre anni, i fondi per le comunita’ nazionali minoritarie sono aumentati del 58%. L’Unione italiana si attende che il prossimo governo, che scaturira’ dalle elezioni previste per la fine di quest’anno, potra’ confermare queste cifre.
    autore: Alessio Potocco | 08/02/2007
    ————-

    Ossia, usando il pallottoliere che ho in casa e facendo un po’ di conti, dal 2007 al 2009, gli italiani che vivono in Slovenia e Croazia (riscrivo: 33.000!) ogni anno (2007/2008/2009) hanno avuto dal Governo italiano 4.650.000,00 euro. A questo si devono aggiungere i finanziamenti ricevuti dalla regione Friuli – Venezia Giulia (mi risulta siano sull’ordine di un milione di euro per anno), i finanziamenti dello Stato sloveno (che per il 2007 ha garantito il 2,1% in più rispetto al 2006) e i finanziamenti dello Stato Croato (nel solo anno 2007, come da articolo incollato, ammontavano a un milione e 150 mila euro).

    Dunque 4.650.000,00 governo italiano + 1.000.000 FVG + 1.150.000 Croazia + Slovenia ( non ho l’importo..) = 6.750.000,00 di euro a cui sono da aggiungere i finanziamenti sloveni di cui non ho il dato.

    NIENTE MALE, VERO LUIGI! Anche perchè a goderne sono una piccola comunità formata da 33.000 persone.

    Non se la passano niente male neppure gli esuli estriani che, sempre dall’articolo sopra incollato, hanno ricevuto (per ogni anno 2007-2008-2009) dal governo italiano 1.550.000,00 euro, a cui si devono aggiungere i finanziamenti che arrivano da MAMMA regione….

    Per quanto riguarda i finanziamenti regionali che vanno alla minoranza friulana, sono BRICIOLE! Mi risulta che la Regione finanzi la scuola con 600 mila euro e 200 mila euro siano i finanziamenti passati a mamma RAI TS per pochi minuti, in fascia oraria IMPOSSIBILE !, di trasmissioni radio-televisive. Per quanta riguarda le provincie e i comuni…..si dividono i soldi che MAMMA Roma passa con la L. 482/99. A proposito….i furlanofoni 600.000!

    Spero di averti accontentato!

  4. Marisa ha detto:

    Chiedo scusa. Ho scritto L. 134/99 anzichè 134/2004.

  5. Marisa ha detto:

    L. 193/2004….

  6. Luigi ha detto:

    Cara Marisa,
    il sonno della ragione genera mostri: nel tuo caso ti impedisce di fare un minimo di ricerca basata sui fatti. Oltre a ciò, non rispondi a nessuna delle mie domande.

    Io ho chiesto se lo stato italiano, la regione FVG, le province e i comuni per caso erogano soldi alle minoranze anche al di fuori dalla legge 482. Ho chiesto se qualcuno sa a quanto ammontano questi soldi e infine ho chiesto se qualcuno mi fa avere i bilanci delle società/associazioni/comitati e quant’altro della minoranza slovena del FVG.

    Tu invece che fai? Ti metti il solito elmetto chiodato e parti alla carica. Ma oramai ho letto parecchi tuoi interventi, per cui mi permetto di dirti che ti rendi leggermente caricaturale e fai un pessimo servizio alla tua minoranza.

    Le mie domande si basano su alcune conoscenze, basate su alcune letture.

    Esempio: vai nel sito dell’agenzia degli sloveni italiani (www.slov.it) e scopri che:

    1. La minoranza slovena dovrebbe ricevere nel 2009 dal fascio-nazionalsocialista stato italiano 5,13 milioni di Euro (leggi qui: http://www.slov.it/?section=articles&journal=62&article=503&pageID=0). Nel cosiddetto “decreto milleproroghe” è stato anche inserito un contributo straordinario di un milione di Euro in più.

    2. Sempre dallo stesso articolo, si ricava che i fascistissimi italiani mangiafriulani e mangiasloveni nel 2008 hanno dato alla minoranza slovena 5,08 milioni di Euro.

    E allora lo vedi che prima di parlare ti conviene contare fino a 5,13 milioni? Miha poi, con la sua storia delle osmizze fa perfino ridere, alla luce di questi e dei miei dati, dai quali risulta di solare evidenza che chi sborsa la grana per la minoranza italiana in Slo/Cro e per la minoranza slovena in Italia è SEMPRE la fascistissima Italia mangiasloveni (aspetto confutazioni con dati concreti alla mano, please)! Il governo sloveno che dà agli italiani delle loro parti? Praticamente un sacchetto di caramelle a testa. Però LORO sono civili e democratici, perbacco: non come quest’Italia che veste ancora in orbace!

    Marisa, un consiglio finale: lascia perdere la storia della minoranza italiana in Slo/Cro: non è roba per te.

    Ripeto per gli altri le mie domande (vedi sopra): c’è qualcuno che ne sa qualcosa di più del nulla saputo da Marisa?

    Luigi

  7. Macchinista ha detto:

    Luigi, tu elenchi soldi, contributi, dati, fonti, poi arriva il giudizio dell’Unione Europea, notoriamente formata da soli comunistacci e bacchetta l’Italia, elogiando la Slovenia, perchè il livello di tutela della minoranza italiana in Slovenia e superiore a quello richiesto. Quindi o i dati che hai sono sbagliati, o qualcuno racconta balle, o effettivamente quello che l’Italia fa è troppo poco per una potenza industriale mondiale con 60 milioni di abitanti.

    Non mi convince poi il fatto che tutto si debba misurare in soldi. La tutela non è solo erogazione di denaro (ti ricordo inoltre che la Slovenia conta poco più di due milioni di abitanti, quindi sarà dura trovare 5 milioni di euro da dare alla minoranza italiana) ma anche di altri fatti. La rappresentanza garantita nel parlamento nazionale per esempio, una rete televisiva (non mi dirai che la terza rete RAI è allo stesso livello di TV Capodistria). La Slovenia cofinanzia con l’Italia e la Croazia anche attività nella Croazia stessa, senza essere costretta da nessun accordo.

  8. Luigi ha detto:

    @Macchinista

    Come sicuramente avrai notato, i giudizi dell’Unione Europea si basano sulla tutela legislativamente prevista, nonché sul livello di implementazione di tale tutela. Adesso vorrei però leggerli nero su bianco, questi giudizi. E vorrei anche vedere gli elogi per la Slovenia. Per cortesia, riporta qua questi giudizi per intero, senza riassunti e/o estrapolazioni.

    I dati che ho postato io invece sono:

    a. Espliciti per quanto riguarda le fonti (Unione Italiana da una parte e il bollettino delle associazioni slovene dall’altra)
    b. Chiari per quanto riguarda i numeri

    Pensare che gli italiani di Cro/Slo o gli sloveni d’Italia mentano sull’entità dei propri finanziamenti, mi sembra una cosa perfino ridicola, per cui se qualcuno pensa che questi dati sciorinati dagli stessi percettori siano falsi, lo di-mo-stri!

    A te non convince il fatto che si debba misurare tutto in soldi.

    Benissimo!

    Però ti faccio notare che tutto quanto il ragionamento che si è fatto qui prende le mosse UNICAMENTE dall’entità dei soldi, e in base a questa entità Miha ha addirittura scritto che gli italiani “desiderano ridurre la minoranza slovena a qualche etichetta di bottiglia del collio e del carso”.

    Sulla storia dei finanziamenti della minoranza slovena in Italia non so molto, ma so per certo che essi provengono quasi esclusivamente dall’interno e non dall’estero. Conosco un po’ meglio la questione dei finanziamenti della minoranza italiana in Jugoslavia prima e in Slo/Cro poi, e posso dirti con assolutissima certezza che se fosse dipeso per i soldi che Yugo prima e Slo/Cro poi passavano alla minoranza, i miei connazionali starebbero col piattino agli angoli delle strade. I finanziamenti italiani hanno sempre superato il 90% del totale dei finanziamenti, a partire da quando s’è potuto finanziare la minoranza.

    Dico “potuto finanziare” perché nella Jugoslavia di Tito per circa vent’anni era perfino vietata qualsiasi forma di sovvenzione dall’Italia, e quando il Ministero per gli Affari Esteri ha iniziato a passare i soldi per il tramite dell’UPT, per più di qualche anno in Jugoslavia s’è detto che questi erano soldi che l’Italia dava per fomentare l’irredentismo!

    Comunque sia, visto che si parla di soldi ripeto per la terza volta le mie domande: qualcuno sa ESATTAMENTE quanti soldi la Repubblica Italiana, gli enti locali e le società statali (possedute interamente o in parte) passano direttamente o indirettamente alle varie minoranze del FVG? Vorrei possibilmente leggerlo nero su bianco da qualche testo di legge o da qualche fonte mediamente sicura. E poi: è possibile avere qualche bilancio delle varie associazioni slovene?

    Mi piacerebbe poi sapere qualche cosa di più sulle attività che la Slovenia finanzia assieme ad Italia e Croazia nella Croazia stessa. Questo è un argomento che ho seguito abbastanza bene negli anni, per cui ti chiedo: di che cosa parli? E soprattutto: di che cifre parli? Com’è divisa la torta?

    Luigi

  9. Marisa ha detto:

    LUIGI, vista la tua reazione rabbiosa al documento Postato, deduco che ti ha dato molto fastidio che sia stato scritto nero su bianco come lo Stato italiano tratta le sue minoranze. Minoranze nazionali riconosciute con una legge dello Stato italiano: la legge 482/99. Per inciso, queste minoranze hanno dovuto aspettare 50 anni per veder rispettato l’art. 6 della Costituzione italiana. E il regolamento applicativo della L. 482/99 è del 2001. Prima di questa data (1999/2001), lo Stato italiano tuteleva solo le minoranze nazionali che era stato COSTRETTO a riconoscere e tutelare in forza di un accordo internazionale spesso impostogli.

    Precisino come sei non credo tu abbia molti problemi, se vuoi, a conoscere gli importi esatti, al centesimo, che le minoranze nazionali friulana, italiana e slovena ricevono. Perchè sono importi scritti nella legge finanziaria dello Stato italiano e della nostra regione e concessi in base a leggi specifiche e note. Ossia esistono i DECRETI in cui puoi leggere, fino all’ultimo centesimo, quanto è stato erogato. Per quanto riguarda i finanziamenti che la minoranza slovena riceve dalla Slovenia e dalla Croazia, sono dati pubblici e sicuramente riportati anche sulla stampa slovena, croata e italiana di Trieste e Gorizia.

    E lascia perdere i bollettini dell’Unione italiana. A parte il fatto che hai linkato un bollettino del 2006, perchè non vai alla fonte? Io invece ti ho fornito i dati dei finanziamenti relativi agli anni 2007, 2008, 2009 e ti ho anche citato la legge in base alla quale lo Stato italiano li ha concessi alla minoranza italiana: la legge 193/2004. E ti ho anche incollato un articolo in cui ci si rallegra, e a ragione, perchè la Slovenia e la Croazia hanno aumentato i finanziamenti a favore della minoranza nazionale italiana, citanto anche importi.

    MA VENIAMO AL NOSTRO POST
    Secondo te, lo Stato italiano, come tratta le sue DODICI minoranze nazionali? Non ci sono solo le TRE minoranze che prima del 1999, erano riconosciute e tutelate dallo stato italiano in base ad accordi internazionali imposti all’Italia (che per inciso aveva perso la seconda guerra mondiale). Ci sono anche altre NOVE minoranze nazionali, da sempre maltrattate dallo Stato italiano e prive di uno Stato estero che le protegga e vada a Roma a battere i pugni sul tavolo. E c’è una legge, la legge 482/99, ormai priva o quasi di finanziamenti. Ossia svuotata. E tu sai meglio di me che una legge priva di finanziamenti e come non ci fosse.

  10. asem ha detto:

    Luigi, su alcune cose hai ragione altre non le conosci e si vede. Cmq secondo me il fatto più rilevante è COME vengono spesi questi soldi…….
    E da questo punto di vista la minoranza italiana è molto più efficiente in quanto gestita democraticamente (i rappresentanti della minoranza stessa eleggono democraticamente gli organi che decideranno come spendere i soldi ricevuti, mentre per quanto riguarda la minoranza slovena tutto viene gestito da (che io sappia – ufficialmente, poi non è detto neanche questo) da due ORGANIZZAZIONI. Pensa te, due organizzazioni (“mafiose” secondo molti della stessa minoranza) decidino dove, come e a chi devono essere dati i soldi pubblici…….

  11. Marisa ha detto:

    Scusate, vogliamo discutere del POST o trasformare la discussione in un dibattito anti-sloveni?

    Il Post ha come tema lo svuotamento di fatto della L.482/99 del tutto priva o quasi di finanziamenti, oltre che AMPIAMENTE non applicata dallo Stato italiano…..

  12. Macchinista ha detto:

    x Luigi- di come sia divisa la torta non lo sò. La Slovenia non divulga i dati sui finanziamenti alle minoranze.

    x asem – concordo con te. Da quello che mi dicono i miei amici della minoranza slovena, non si sa dove vadano i soldi che arrivano dallo Stato, così come non si sapeva che fine facevano i soldi che dava la Jugoslavia. Chissà se qualche esponente politico della minoranza slovena che legge qui (Gabrovec, visto che anche lui era alla mangiatoia) ci illuminerà.

  13. effebi ha detto:

    la difficoltà di confronto tra le due realtà (minoranze di qua e di la) e che in slo e cro esiste un soggetto di riferimento (CNI-UI) in ita invece per la minoranza slovena la situazione non è chiara.
    quando si parla di minoranza slovena a cosa si fa riferimento ? a quali e quanti enti, società, gruppi, associazioni…
    la domanda di luigi non è banale e anche a me , come a tutti i contribuenti piacerebbe sapere:
    “dove si possono trovare i bilanci delle associazioni slovene o friulane? Gradirei sapere da dove ricavano dette associazioni i soldi per andare avanti, e quanti sono questi soldi. Sarebbe bello avere più o meno uno specchietto riassuntivo sul tipo di quello preparato ogni anno dall’Unione Italiana.”

  14. Luigi ha detto:

    @Asem
    E’ probabilissimo – anzi, certo – che io non sappia moltissime cose. Per questo faccio delle domande. Quando mi è capitato di parlare con alcuni presidenti di Comunità in Slo/Cro una delle cose che ho chiesto sempre è: “Com’è che vi finanziate?” E poi sono andato a verificare con la tabellina dei finanziamenti suddivisi per Comunità, che ogni anno l’Unione Italiana pubblica. Perché l’UI pubblica ogni anno un bilancio, nel quale suddivide i finanziamenti per tipologia di investimento e per ogni singola comunità degli italiani. Anzi: c’è una specie di tabellina con dei punti, che ognuno può verificare, nella quale si dice: “Tu Comunità degli italiani di (Parenzo, Buie, Capodistria ecc.ecc.) fai dei corsi di italiano? 5 punti. Hai anche una sala di lettura? 3 punti. Hai un coro? 5 punti. Totale: 13 punti. In base alla tabella, hai quindi diritto ad un finanziamento di TOT”. L’Unione Italiana ha un sacco di problemi di varia natura, però io ho trovato sempre le informazioni che cercavo. Non posso credere che le due associazioni della minoranza slovena di cui parli tu non producano un bilancio, e non posso credere che questo bilancio non sia pubblico!

    @Macchinista
    La Slovenia per forza di cose deve divulgare i dati, perché sono – o dovrebbero essere – delle poste del bilancio dello stato. A meno che non passino i soldi sotto banco, traendoli da questo o quel bilancio dei vari ministeri. Cosa che si usa di solito per finanziare i servizi segreti.

    Tu però hai scritto: “La Slovenia cofinanzia con l’Italia e la Croazia anche attività nella Croazia stessa”. Lasciamo per un attimo perdere il discorso dei soldi. La mia domanda è: che tipo di attività sono queste qui?

    Luigi

  15. maja ha detto:

    Le due organizzazini di cui parla Asem sono:
    – Slovenska kullturno-gospodarska zveza – http://www.skgz.org/ita/home
    – Svet slovenskih orhanizacij – http://www.ssorg.eu/

  16. maja ha detto:

    Svet slovenskih organizacij

  17. Luigi ha detto:

    @Marisa

    Lascia perdere: io ho fatto delle domande, perché per mia deformazione mentale se non ho sotto gli occhi tutti i termini della questione non posso farmi un’idea precisa. Tu non sai rispondere.

    Tutto il resto è fuffa.

    Luigi

    PS Dell’Unione Italiana ho indicato i dati del 2006 perché sono gli ultimi che chiunque può verificare con i suoi occhi in internet. Se vuoi ho anche i dati del 2007 e 2008, ma a questo punto devi fidarti di ciò che scrivo, senza possibilità di verifica diretta. Detta poi molto francamente: ho visto il tono dei tuoi interventi, ed è molto difficile che io mi fidi di ciò che dici senza andare a verificare. Odio il pressapochismo e lo sparare a zero.

  18. Marisa ha detto:

    LUIGI, per quanto riguarda la minoranza nazionale friulana ti ho risposto in maniera precisa. E i dati li trovi anche nel documento pubblicato nel POST. Documento che tu stai IGNORANDO e dove è stato indicato in maniera precisa i finanziamenti statali che ricevono le 12 minoranze nazionali che vivono in Italia.

    Per il 2009 i 600.000 furlanofoni riceveranno dallo Stato italiano la bellezza di 5O CENTESIMI A TESTA! Leggisi CINQUANTA centesimi a testa, ai sensi della L.482/99. A questo generoso finanziamento (300 mila euro in tutto) devi aggiungere la CARITA’ che ci fa la regione. E ti ho indicato anche questa cifra: 600 mila euro per le scuole e 200 mila euro (queste ultime per altro contestatissime dalla destra regionale!) per poche, rare e disagiate trasmissioni radio/televisive trasmesse da RAI 3 TS! E tutto è documentato e concesso previo decreto. E i decreti come ben sai sono pubblici!
    Altre fonti di finanziamenti? NESSUNA! Scuole, Comuni, Provincie, istituzioni varie, associazioni, devono dividersi questa miseria di finanziamento.

    Perchè non verifichi alla fonte i finanziamenti ai sensi della L. 139/2004? Non è difficile. Basta entrare nel sito del Parlamento italiano e scrivere “legge 139/2004 – finanziamenti”.
    Mi va benissimo che la minoranza italiana sia una minoranza ricca di finanziamenti e mi auguro che non subisca in futuro alcuna riduzione , ma ciò non toglie che la L. 482/99 – stato italiano – sia svuotata perchè priva di finanziamenti. Ossia lo Stato italiano sta di fatto cancellando la legge con cui aveva dato attuazione all’ art. 6 della Costituzione italiana. UN FATTO GRAVISSIMO. Di cui evidentemente non te ne importa proprio nulla. Da bravo italiano.

  19. asem ha detto:

    luigi, io ho i tuoi stessi dubbi.

    Per esempio come lo interpreti quest articolo?

    Art. 20

    ……..
    Le entrate sono costituite dalle quote sociali, che sono intrasmissibili, dai contributi provenienti dai soci e dai simpatizzanti, dalle donazioni, lasciti, oblazioni volontarie, eredità, dai contributi provenienti a qualsiasi titolo da soggetti pubblici e privati e dai contributi erogati da pubbliche amministrazioni per le attivita svolte in convenzione. Sono fonti di finanziamento pure i proventi ricavati dalle attivita svolte e dai servizi prodotti per il corpo sociale ed i proventi derivanti da partecipazioni dal proprio patrimonio mobiliare, immobiliare e da eventuali partecipazioni.
    Gli eventuali utili o avanzi di gestione saranno destinati esclusivamente per la realizzazione degli scopi istituzionali dell’ Unione.

    Insomma l'”unione” finanzia “l’unione” che è finanziata ( in maniera cospiqua – chi lo sà) dai finanziamenti dello stato, pertanto i soldi vanno alla minoranza o all’unione?
    Secondo te?

  20. effebi ha detto:

    domando: la copertura finanziaria per i programmi Rai in lingua friulana ricade (per esempio) nello “scarso” finaziamento indicato da marisa o sono quota a parte ?
    domando: il numero di 600.000 furlanofoni indicati da marisa esce da un censimento ? o da dove ?

  21. asem ha detto:

    Poi confronti il modello della minoranza italiana ( Perché l’UI – eletta democraticamente- pubblica ogni anno un bilancio, nel quale suddivide i finanziamenti per tipologia di investimento e per ogni singola comunità degli italiania) e il modello della minoranza slovena ( soldi alle organizzazioni, due ovvio).
    Secondo te quale dei due modelli è più efficente?

  22. Luigi ha detto:

    @Marisa
    Per l’ultima volta: un membro del Comitato 482, “che riunisce oltre una trentina di realtà associative appartenenti alle comunità friulana, slovena e tedesca del Friuli” ha scritto ciò che si legge all’inizio.

    Da ciò che si legge sembra che lo stato finanzi tutte quante le comunità con questa legge, vero? Uno pensa che tutte le minoranze del Friuli prendano nel 2009 452.602 Euro. In tutto. Stop. Fine.

    Poi faccio una ricerchina di cinque minuti in internet e scopro che la minoranza slovena nel 2009 porterà a casa oltre 5 milioni di Euro da un’altra legge. Lo dice la stessa minoranza slovena!

    Infine arrivi tu e ci dici che in realtà ci sono anche altri soldi per i friulani: quelli della RAI per esempio. La fonte non esiste, per cui dubito sia della cifra che dell’entità, però ammettiamo che sia vera.

    E allora posso dire ad alta voce che questo “membro del Comitato 482” ha raccontato solo una parte della verità?

    A casa mia uno così lo chiamano “distratto”, ma se scoprissimo che l’ha fatto apposta, allora diventerebbe “contaballe”.

    @asem
    Scusami ma mi sono perso. Da dove viene quell’articolo 20 da te citato? Dall’Unione Italiana?

    Luigi

    PS Resta sempre il fatto che ancora non ho capito quanti soldi arrivano IN TUTTO alle minoranze del FVG! Mi piacerebbe vedere un numero, con allegati gli opportuni rimandi, testi di leggi e bilanci.

  23. asem ha detto:

    L’ho trovato qua:
    maja
    mag 28th, 2009 a 10:25

    Le due organizzazini di cui parla Asem sono:
    – Slovenska kullturno-gospodarska zveza – http://www.skgz.org/ita/home

    http://www.skgz.org/ita/statut

  24. Macchinista ha detto:

    Dal sito dell’ufficio per le minoranza nazionali in Slovenia (http://www.uvn.gov.si/en/minorities_national_communities/italian_national_community/)

    “Three common institutions, which are very important for the Italian Community in Slovenia, are active in the territory of the Republic of Croatia:
    – EDIT publishing house in Rijeka
    – Italian Theatre, Rijeka
    – Historic Research Centre in Rovinj.
    These institutions are co-financed by the Republic of Slovenia, even though there is no interstate legal instrument to this end. The present financing is based on the decision of 1993 of the Government Committee for State Regulation and Public Administration.
    The Italian Union from Rijeka (society) is also partly financed by the Republic of Slovenia.
    In addition to the Italian Union from Rijeka, there is also a society with the same name that exists in Slovenia and has its headquarters in Koper.”

  25. Marisa ha detto:

    Complimenti per come siete riusciti molto abilmente a portare la discussione del tutto “FUORI TEMA”.

    Nel documento postato viene denunciato:
    1) la legge 482/99 – legge quadro dove lo Stato italiano fissa i principi di attuazione dell’art. 6 della Costituzione italiana (La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche) – è di fatto NON ATTUATA per la sua quasi totalità.
    2) La legge 482/99 che già inizialmente nel 2001 prevedeva finanziamenti scarsi, oggi è quasi totalmente priva di copertura finanziaria. E una legge priva di copertura finanziaria è come non ci fosse!

    A fronte di questa gravissima denuncia, si richiede di conoscere i bilanci della associazioni friulane (sic!), si linka un bollettino della Unione italiana del 2006, si discute sulla democrazia interna dell’associazionismo sloveno di Trieste e Gorizia….

    Ottima tecnica l’andare fuori tema per evitare di discutere di un tema scomodo e soprattutto che evidenzia come l’Italia NON tutela le sue minoranze nazionali. Che sono 12 e non solamente TRE (sloveni, sud-tirolosi e francesi della Val d’Aosta) Queste ultime tre, per inciso, non avevano bisogno di nessuna L.482/99 essendo, per loro fortuna, tutelate da accordi internazionali IMPOSTI all’Italia dalla diplomazia internazionale.

  26. Luigi ha detto:

    Per Macchinista.
    Il sito del governo sloveno è un esempio perfetto di somma ipocrisia, e adesso te lo dimostro.

    1. L’Unione Italiana nacque nel 1944 come “Unione degli Italiani dell’Istria e di Fiume” (UIIF), la cui sede venne poi posta a Fiume.

    2. Quando la Slovenia è diventata indipendente, essa ha preteso ed ottenuto che la minoranza italiana diventasse un’associazione di diritto sloveno, per cui è nata una sorta di “associazione parallela” con sede a Capodistria.

    3. La cosa assume spesso dei risvolti grotteschi, perché adesso quando i governanti sloveni vogliono incontrare i rappresentanti della minoranza italiana, non riconoscono più l’unitarietà della minoranza, pretendendo di incontrarsi solo con gli italiani di cittadinanza slovena. Le ultime volte, Furio Radin (presidente dell’UI) è stato tenuto fuori dalla porta, in quanto “croato”.

    4. Tutto ciò, nonostante le formali assicurazioni fornite da Slovenia e Croazia riguardanti l’unitarietà di trattamento della minoranza in tutto l’aerale di sua presenza. In realtà, adesso la minoranza italiana è tutelata secondo TRE diversi livelli: quello che deriva dal memorandum di Londra per il territorio della ex zona B del Territorio Libero di Trieste (che comprende anche una fetta di territorio croato); quella parte di Istria dove vige il bilinguismo (generalmente nella zona occidentale) e infine quella parte di Istria dove non vige il bilinguismo.

    5. Il governo sloveno fa notare che esso finanzia anche tre istituzioni della minoranza che hanno sede in Croazia. Bello! Fantastico! Addirittura aggiunge che lo fa senza essere nemmeno obbligata! Superfantastico!

    6. Verifichiamo con i dati di bilancio. L’Unione Italiana di Capodistria ha ricevuto finanziamenti nel 2007 (ultimo bilancio pubblicato) per 331.000 Euro. Di questi, oltre il 75% provengono da due canali: programmi INTERREG (e quindi finanziati dall’Unione europea) e Unione degli Italiani di Fiume (e quindi oltre il 90% finanziati dall’Italia). Vado a vedere chi finanzia i programmi INTERREG, e noto che questi vengono pagati per quasi il 100% dalla Repubblica Italiana. Il 25% dei finanziamenti residui derivano dall’UPT (e quindi dal Ministero per gli Affari Esteri della Repubblica Italiana), dall’Istituto Sloveno di ricerche di Trieste (pagato con i soldi della Repubblica Italiana) e – in minima parte – da interessi bancari. Conclusione: l’Italia paga oltre il 97% delle spese della minoranza in Slovenia.

    7. Quindi la Slovenia che cosa versa in tutto? Lo dice la relazione allegata al bilancio del 2007 dell’Unione Italiana di Fiume, che ti trascrivo: “La Repubblica di Slovenia ha partecipato con lo 0,57% del programma complessivo dell’Unione Italina, e precisamente con kn 158.855,20, assicurate dall’Ufficio per la nazionalità di Lubiana”. Di quanti Euro si tratta? Per l’esattezza (col cambio kuna/Euro di oggi) di 21.508,41 Euro.

    Se fossi il governo di Lubiana, mi vergognerei pure di aver scritto quanto hai trascritto dal suo sito! Sta’ zitto che fai pure più bella figura!

    Per Marisa.
    Non ho altro da aggiungere a quanto t’ho già scritto.

    Luigi

  27. Luigi ha detto:

    PS Quel “Sta’ zitto che fai pure più bella figura!” è riferito ovviamente al governo sloveno, e non all’amico macchinista.

    Luigi

  28. miha ha detto:

    luigi:”…dai quali risulta di solare evidenza che chi sborsa la grana per la minoranza italiana in Slo/Cro e per la minoranza slovena in Italia è SEMPRE la fascistissima Italia mangiasloveni (aspetto confutazioni con dati concreti alla mano, please)! Il governo sloveno che dà agli italiani delle loro parti? Praticamente un sacchetto di caramelle a testa. Però LORO sono civili e democratici, perbacco: non come quest’Italia che veste ancora in orbace.”

    Ora, io non so se tu ci sei o ci fai, ma piu leggevo i tuoi commenti, piu’ capivo che tu al governo sloveno puoi insegnare soltanto a fare le pizze non certo a garantire un’adeguata legislazione in merito alla protezione delle minoranze autoctone.Non vale nemmeno risponderti in maniera articolata, ma per non lasciarti con troppi punti di domanda te la pongo in questa maniera: Saresti d’accordo se da noi si togliesse il seggio parlamentare garantito + il bilinguismo completo a favore di cinque milioni in piu’ alla UI?

  29. Marisa ha detto:

    miha…come si fa a diventare cittadini sloveni? Mi prenoto subito!

    Pensa che noi friulani, con la scusa dell’autonomia scolastica e dei diritti di chi non vuole studiare il friulano, è stato vietato da Roma che per legge venisse fissato un minimo di ore di friulano a scuola (ovviamente il friulano lo avrebbe studiato solo che voleva farlo!). Il minimo previsto dalla legge, TIENTI DURA!, era…..una misera ORA! Niente da fare! Così ore le scuole continueranno a fare quello che vogliono e il dirigente scolastico che non vuole che la lingua friulana entri nella “SUA” scuola…..continuerà a inventarsi ogni scusa possibile e immaginabile. Sanzioni? NESSUNA. Ossia la lingua friulana, così come volevano e vogliono coloro che hanno sollecitato il ricorso alla Corte Costituzionale, non entrerà a scuola in maniera organica ma continuerà l’attuale caos e anarchia. Che differenza con la tutela che la Slovenia garantisce ai 3.000 (leggesi TRE MILA !) italiani d’Istria. Possiamo chiedere l’opzione?

  30. Luigi ha detto:

    Per Miha

    L’intero elenco di messaggi era a commento di una notizia che parlava di SOLDI: chi-paga-che-cosa.

    Io ho parlato quindi di SOLDI, ed ho tirato fuori i dati dei finanziamenti. Ho scritto chiaro e tondo da dove vengono fuori i SOLDI per la minoranza italiana in Slo/Cro. Se tu hai qualche numero alternativo da tirare fuori, tiralo fuori.

    RIPETO: tira fuori i NUMERI con i dati sui SOLDI!

    Altrimenti, sta’ zitto: anche tu puoi evitare le brutte figure.

    Luigi

    PS Sulla tua battuta riguardo alle “pizze”, te ne suggerisco altre: “spaghetti”, “maccheroni”, “baffi”, “mafia”, “mandolino”. Poi hai fatto l’en-plain.

  31. Marisa ha detto:

    LUIGI, la notizia (documento del Post) denuncia soprattutto la NON ATTUAZIONE, sul piano normativo, da parte dello stato italiano, della legge quadro 482/99. Legge che, come denunciato nel documento postato, lo Stato italiano dal 1999 (oggi questa legge compie 10 anni !) sul piano normativo (IN DIECI ANNI !) si è ben guardato di attuare. E’ la legge principe che fissa i principi normativi in base ai quali lo Stato italiano dà attuazione alla Costituzione italiana (art.6 della Costituzione). Principi che, come denunciato nel Post, lo Stato italiano deve ancora attuare nel sua quasi totalità! Certo, a questo si aggiunge il fatto che questa legge è oggi praticamente priva di finanziamenti. Ma questo è solo un elemento aggravante, NON l’unico e esclusivo.

    Le minoranze linguistiche riconosciute e tutelate dalla Stato italiano sono DODICI e non TRE, e per l’Europa, l’art. 6 della nostra Costituzione e la L.482/99, non c’è alcuna differenza tra minoranze con Stato e minoranze senza Stato.

    E tu che fai? Non prendi minimamente in considerazione lo scandaloso livello di tutela che l’Italia e la nostra regione, riservano alle sue minoranze (con o senza Stato è irrilevante per l’Europa).

    Solo parte delle tre minoranze con Stato (sloveni di Trieste e Gorizia; sud-tirolesi della provincia di Bolzano e francesi della val d’Aosta), per loro fortuna tutelate da accordi internazionali, hanno l’insegnamento curriculare della loro lingua a scuola e trasmissioni radio-televisive. Ti ricordo che gli sloveni della provincia di Udine hanno dovuto attendere la L.482/99 per vedersi riconosciuti. Idem i germanofoni della provincia di Udine.

    L’Italia? Nella tutela delle minoranze linguistiche è peggio della nazionalista Francia, dove le lingue delle minoranze vengono insegnate a scuola come materie curriculari. L’Italia è ultima in Europa assieme alla Grecia. Sotto questo profilo dovremmo vergognarci di essere cittadini italiani.

    Mentre in Slovenia, nei comuni itolofoni, in tutte le scuole di ogni ordine e grado, l’insegnamento della lingua italiana è curriculare per TUTTI a scuola (anche gli slovofoni DEVONO studiarla!), da noi in Italia, si impedisce che a scuola i furlanofoni che lo richiedono, possono studiare per UNA ORA alla settimana la loro lingua! E’ troppo! Sia mai che si metta a rischio l’unità d’Italia!

    Povera Italia!

  32. miha ha detto:

    Non si parla solo di soldi nel’articolo.Io ho fatto un commento sulla sostanza e tu mi hai tirato in ballo… che numeri? e chissenefrega dei numeri, anche il governo slo finanzia la min italiana in slo e da pure qualche soldo a quella slo in Ita.Anche se fossero cinquanta milioni, e allora? cos’abbiamo imparato da questo? ora possiamo farci una birretta insieme oppure discutere del burrone che separa i diversi livelli di tutela nei due stati.Secondo te, il livello di tutela della min slo in ita e’ adeguato? il livello di tutela della min ita in Slo e’ adeguato?
    sostanza, sostanza, non fronzoli….

  33. miha ha detto:

    marisa,

    che ci vuoi fare, purtroppo il becero nazionalismo risorgimentale e postrisorgimentale rinfocolato dal ventennio fascista lascia strascichi profondi nella mentalita’ di una societa’ che non ha subito catarsi di sorta. Ecco perche trovi un Luigi che ti spulcia i centesimi sul NULLA piuttosto di entrare nel vero merito della questione.Ed ecco che trovi persone di giudizio che ti accusano di estremismo. E io sinceramente credo che tutti costoro siano in buona fede. E questo paradosso che a me preoccupa.

    Opzione? mah risolveresti il problema che affligge i friulani da questo punto di vista, ma ne troveresti altri di tipo strutturale, forse anche peggiori. Oggi da noi per esempio han pescato con le mani in pasta un principe azzurro con la spada molto lunga. E non sono stati i giornalisti a farlo.

    Vi conviene portare avanti la vostra legittima battaglia in seno alla Ferrari e alle bellezze architettoniche:-)

    ciao marisa

  34. Marisa ha detto:

    Miha,

    senza i friulani non ci sarebbe stata nessuna L. 482/99. Al momento dell’approvazione di questa legge, davanti al palazzo del Parlamento italiano c’erano solo friulani. Anche se manifestavano pacificamente, furono caricati dalla polizia e portati in questura per il riconoscimento.

    Nel 2011 saranno trascorsi 500 anni dalla più grande rivolta popolare europea contadina di tutto il periodo rinascimentale: 27 febbraio 1511 – Joibe grasse. E’ stato solo l’episodio più eclatante della millenaria storia del ribellismo friulano.

    E non siamo cambiati, anche se c’è chi continua a descriverci come “sottomessi” e “salt, onest e lavoradôr”. Forse lo fa per scaramanzia.

    Se in Friuli la ricostruzione post-terremoto è riuscita, il merito non è della politica regionale, ma solo dei comitati di base delle tendopoli che si sono ribellati e costretto la politica regionale a piegarsi ai comitati di base.

  35. Luigi ha detto:

    Per Marisa & Miha

    Ve la suonate e ve la cantate, ma la sostanza delle cose rimane sempre quella.

    Chi è che caccia fuori i soldi per le minoranze in FVG? La Repubblica Italiana e gli enti locali della Repubblica Italiana.

    Quanti sono in tutto questi soldi? Non lo sapete.

    Chi è che caccia fuori i soldi per la minoranza italiana in Slo/Cro? La Repubblica Italiana (in grandissima maggioranza).

    Quanti sono in tutto questi soldi? Non lo sapete.

    Esilarante notare che per Miha questa qui non è “sostanza”, bensì “fronzoli”, per cui gli ribalto la questione: tu saresti disposto a ridurre i contributi alla minoranza slovena in Italia esattamente a quanto versa la Slovenia per l’Unione Italiana (circa 21.000 Euro all’anno), in cambio di un deputato fisso al parlamento?

    Le accuse di fascio-nazionalismo al sottoscritto da parte Marisa sono da neurodeliri, tipici di chi fattosi beccare con le mani nella marmellata dà la colpa a chi l’ha beccato. Ciò mi ricorda un certo cavaliere…

    Luigi

    PS Per Marisa: l’ “opzione” che venne graziosamente concessa agli italiani nel 1947 – come evidentemente non sai – era quella di smammare dai luoghi in cui vivevano. Tu quindi chiederesti per i friulani l’ “opzione” di andarsene dal Friuli? Ma puoi già farlo, mia cara: comprati casa in Slovenia e va’ a risiedere lì, così godrai in eterno dei fantasmagorici livelli di tutela della minoranza italiana. Sia chiaro: questo non è un idiota invito ad andarsene (come fece – per esempio – il presidente croato Franjo Tu?man rivolto agli istriani che non volevano croatizzarsi in un discorso tenuto a Pisino: questo accadde circa quindici anni fa, non negli anni ’50!), ma semplicemente un modo di seguire alla lettera le tue astruse circonvoluzioni mentali. Tu evidentemente hai bisogno di un “nemico” per far vivere i tuoi fantasmi interiori. Ci sguazzi in queste cose ridicole…

  36. miha ha detto:

    “Chi è che caccia fuori i soldi per la minoranza italiana in Slo/Cro? La Repubblica Italiana (in grandissima maggioranza).”

    gia’ questa frase si commenta da sola…ma tu veramente credi che valga la pena risponderti seriamente?

    “..così godrai in eterno dei fantasmagorici livelli di tutela della minoranza italiana.”

    Sono certo che queste triviali ironie, che dimostrano la tua ignoranza in materia, sono segno della tua buona fede e mi convincono sempre di piu’ che tu voglia veramente soltanto insegnare a fare le pizze.

    In bocca al lupo!;-)

  37. Luigi ha detto:

    Per Miha

    E’ di solare evidenza che non sai intavolare un ragionamento basato sui fatti sul punto specifico, per cui ritorni a parlare di “pizza”. Per cui si dimostra per l’ennesima volta che io parlo di chi finanzia le minoranze, tu invece parli di cucina.

    Vediamo se sai almeno questo: in Slovenia esiste una legge quadro sulla tutela delle minoranze etniche? Che cosa dicono Battelli e Göncz (se hai l’idea di chi sono questi due) sulla questione?

    Dai, fammi un po’ ridere con le tue “approfondite conoscenze”…

    Luigi

  38. miha ha detto:

    “in Slovenia esiste una legge quadro sulla tutela delle minoranze etniche?”

    hahahahahaha, mi hai fatto ridere tu ancor prima! grande luigi! Basta solo citarti….

  39. Luigi ha detto:

    Non divagare con idiozie e rispondi alla domanda, per cortesia.

    Hai la minima idea dell’argomento di cui sto parlando, o sai solo ridere e parlare di pizza?

    Luigi

  40. Marisa ha detto:

    GAZZETTINO ed. Udine – 30 ottobre 2007 – LETTERE

    LA TUTELA DEGLI ITALIANI IN SLOVENIA

    Finita la votazione finale della legge regionale recante <<Norme regionali per la tutela della minoranza linguistica slovena» il consigliere avvocato Bruno Malattia avrebbe espresso la speranza che la Repubblica di Slovenia approvi una legge simile per la tutela della minoranza italiana. Per fare una legge simile la Repubblica di Slovenia dovrebbe in primo luogo modificare la Costituzione modificando l’articolo 11 (nei comuni d’insediamento della nazionalità italiana l’italiano è lingua ufficiale insieme con lo sloveno), l’articolo 64 (gli appartenenti alla nazionalità italiana istituiscono le proprie comunità autogestite alle quali lo Stato può delegare parte delle proprie funzioni, la nazionalità italiana ha la rappresentanza garantita nel parlamento e nelle rappresentanze di autonomia locale, le leggi, i regolamenti e gli altri atti normativi riguardanti di iscritti della comunità nazionale italiana non possono essere approvati senza il consenso della comunità nazionale italiana), l’art. 80 (nel parlamento viene sempre eletto un deputato della comunità nazionale italiana). Poi dovrebbero essere abrogate le norme che prevedono la lingua italiana come materia obbligatoria nelle scuole con lingua d’insegnamento slovena, il bilinguismo visivo nelle zone centrali delle città. Di fronte al pericolo che il consigliere Malattia passi dalla speranza all’azione per promuovere una tale legge l’associazione socio politica Edinost si e premurata di recapitare all’uomo politico una copia dell’opuscolo «Protection of ethnic communities in the Repubblic of Slovenia» mentre ha recapitato alla biblioteca «Livio Paladin» del Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia la versione italiana dell’opera «Tutela delle comunità nazionali nella Repubblica di Slovenia» per eventuali interessati che non conoscono la lingua franca europea.
    SAMO PAHOR (Associazione socio politica Edinost)

  41. asem ha detto:

    Luigi,
    che io sappia in Slovenia ci so 3 deputati della minoranza italiana su 70 o 80 depitati totali, ed uno su 7 di quelli europei.
    Per quanto riguardai i soldi cercherò di guardare….secondo me tu e miha state parlando di due cose diverse.

  42. miha ha detto:

    marisa, ma che fai, rispondi seriamente?

    non hai capito ancora che non serve a nulla…il cognome dell’UOMO POLITICO CONSIGLIERE AVVOCATO e’ sintomatico della mentalita’ postrisorgimentale che affligge cert’uni soggetti.

  43. miha ha detto:

    luigi, non e’ colpa mia se mi fai ridere, non te la prendere con me….

  44. miha ha detto:

    Certo e’ che se la destra italiana avesse imboccato la via mazziniana sarebbe stato tutt’altro paese il vostro…

  45. miha ha detto:

    luigi,

    scusa, ho letto solo ora una domanda interessante da parte tua: “tu saresti disposto a ridurre i contributi alla minoranza slovena in Italia esattamente a quanto versa la Slovenia per l’Unione Italiana (circa 21.000 Euro all’anno), in cambio di un deputato fisso al parlamento?”

    e ti rispondo seriamente:

    Si, sarei d’accordo, sarei d’accordo altresi’ che fosse effettuato lo scambio totale inerente la tutela delle minoranze tra i due stati. Ma anche solo il seggio non mi dispiacerebbe.Ritengo una legislazione qualitativamente solida infinitamente piu’ importante dell’aspetto finanziario, al quale si puo’ sopperire abbastanza facilmente attraverso le finanziarie annuali.Non sono certo i 5 milioni di euro l’anno il nodo vero della questione.Vedi di capirlo anche tu, e alla svelta.

  46. miha ha detto:

    intendevo finanziarie annuali dai paesi “madre”…

  47. Luigi ha detto:

    Andando con ordine.

    Miha non sa nulla dell’argomento di cui si parla, per cui lasciamolo tranquillo con le sue idiozie.

    Marisa per parlare della tutela della minoranza italiana in Slovenia che ti va a trovare? Una lettera pubblicata sul Gazzettino di un noto rappresentante della minoranza slovena in Italia, talmente noto che anche recentemente alcuni rappresentanti delle associazioni della minoranza slovena si sono dissociate dalla sua condotta. Oltre a ciò, la stessa Marisa dimostra di non sapere nulla di nulla di ciò di cui si parla, confondendo i deliri di Pahor (è una balla assoluta il fatto che per fare una legge quadro sia necessario cambiare la costituzione) con la realtà. La quale realtà invece è la seguente: in Slovenia non esiste una legge quadro sulla tutela delle minoranze. Sia la minoranza ungherese che quella italiana la chiedono da un po’ di anni. Impara qualcosa, Marisa.

    Per Asem.
    La legge slovena prevede che UN seggio del parlamento sia riservato alla minoranza italiana. Il rappresentante italiano si chiama Roberto Battelli. Un altro italiano è stato eletto al parlamento: è Franco Juri, eletto nella circoscrizione isolana per il partito “Zares”. Però Juri non è stato eletto al seggio specifico, che rimane sempre uno. Se non vado errato, non ci sono altri italiani al parlamento sloveno.

    Concludo con un’ultima osservazione su Pahor che mi permette una digressione finale. Non reputate singolare che a parlare della tutela della minoranza italiana in Slovenia – per magnificarne le sorti – non sia un italiano della Slovenia, ma uno sloveno dell’Italia? Siete interessati invece a sapere che cosa dicono gli italiani della Slovenia, del livello della tutela loro accordata?
    Luigi

  48. Marisa ha detto:

    Luigi…..o non hai capito nulla della lettera di Boris Pahor o fai il finto tonto.

  49. Luigi ha detto:

    Ho dimenticato una risposta per Asem.

    Le leggi slovene non prevedono una rappresentanza obbligatoria per le minoranze al parlamento europeo. Alle ultime elezioni del 2004 non era stato eletto nessun italiano in Slovenia, né tantomeno nessun ungherese. A fine ottobre 2008 il deputato europeo Borut Pahor ha dato le dimissioni, giacché com’è noto è divenuto primo ministro. Al suo posto è stato nominato ai primi di novembre il successivo in lista per il partito socialdemocratico: l’italiano Aurelio Juri.

    In Italia non esistono dei seggi garantiti per le minoranze, cosa che a mio parere invece sarebbe giusta, così come sarebbe giusto avessero diritto per l’elezione di questi seggi al voto disgiunto. Che cos’è il voto disgiunto? Ce lo spiega miha, così ci facciamo quattro risate.

    Luigi

  50. Luigi ha detto:

    Mi è venuta anche in mente un’altra cosa, relativamente agli sloveni d’Italia.

    Da alcuni anni gli sloveni – pur non avendo diritto al seggio specifico – hanno uno o più rappresentanti nel parlamento della Repubblica Italiana.

    Quelli che mi ricordo io sono:

    – Stojan Speti? (senatore dal 1987 al 1992)
    – Darko Bratina (senatore dal 1996 al 1997 – poi deceduto)
    – Demetrio Volcic (senatore dal 1997 al 2001, membro del parlamento europeo dal 1999 al 2004)
    – Miloš Budin (senatore dal 2001 al 2006, deputato dal 2006 al 2008, sottosegretario alle politiche europee nel governo Prodi)
    – Tamara Blažina (attualmente senatrice per il PD)

    Luigi

  51. Marisa ha detto:

    Luigi…..ma l’hai letta bene la lettera di Samo Pahor?
    Ma sai leggere? Scusa, ma ho molti dubbi al riguardo…..dal momento che la stravolgi dando una interpretazione del tutto tuo personale ad affermazioni che sono chiare e puntali, finendo con il fare incredibili capriole a 360 gradi.

  52. Bibliotopa ha detto:

    E la senatrice triestina Jelka Gerbec anzi Gabriella Gherbez come la chiamavano allora e come compare ancora sul sito del Parlamento europeo? e c’era pure una deputata Marija Berneti? ..

  53. furlàn ha detto:

    “Siete interessati invece a sapere che cosa dicono gli italiani della Slovenia, del livello della tutela loro accordata?”

    Mi piacerebbe, tu sei il loro portavoce? Sembrerebbe che abbiano tutti un’idea unica (o ‘pensiero unico’) che immagino sia quello che conosci solo tu.

  54. Macchinista ha detto:

    Mamma mia quante chiacchiere, spero compaia presto un altro argomento interessante su questo sito….

    Vediamo di farla finita.
    Luigi elenchi le leggi di tutela, cosa prevedono e come sono applicate da parte italiana e miha faccia lo stesso con quelle slovene.

    Ah, Luigi, ma quando fai i paragoni tra Italia e Slovenia, ti sei accorto che stai mettendo sullo stesso piano la sesta potenza mondiale, che ha 60 milioni di abitanti, con uno staterello di due milioni di anime, che fino a neanche 20 anni fa faceva ancora parte del blocco dell’est??
    Non mi sembra una cosa giusta, l’Italia con la sua grandezza dovrebbe avere la miglior tutela delle minoranze del mondo e pensare alle proprie minoranze all’estero a prescindere da quello che fanno gli altri paesi. Si chiama civiltà.

    Se invece vuoi continuare a scornarti con la tua immagine allo specchio (miha), beh allora.

  55. miha ha detto:

    ehi, gigi, ti ho gia risposto seriamente a una domanda che incorporava una balla, ora vorresti anche giocare all’asilo col voto disgiunto? cosa serve sapere del voto disgiunto ad un pizzaiolo? non e’ che questo ti faccia cambiare la mozzarella per caso?

  56. miha ha detto:

    macchinista,

    io sarei la sua immagine allo specchio solamente nel caso in cui per es. il carso fosse perfettamente bilingue.

  57. Luigi ha detto:

    Per Furlan.
    Ci mancherebbe che io creda di essere il portavoce della minoranza italiana! Semplicemente ho una certa quantità di articoli e saggi sul tema, per cui senza andare a raccontare la rava e la fava uno può sentire dalla viva voce dei rappresentanti della minoranza qual è la loro visione. O dobbiamo farcela spiegare da Pahor?

    Per Macchinista.
    Io non sto mettendo a paragone proprio nulla di nulla. Ho spiegato – producendo le fonti – cosa so riguardo al tema “soldi” relativamente alla minoranza italiana in Slo/Cro. Per l’ennesima volta invito chi ha invece notizia di quanti soldi arrivano alle minoranze del FVG di scriverlo qui, con tutte le fonti bene in vista. Ma sai qual è la verità? L’articolo in testa a tutta questa discussione ha causato una paio di iratissime prese di posizione, e quando il sottoscritto è andato a farsi una verifica di cinque-minuti-cinque trovando altri 5 milioni di Euro per la minoranza slovena, apriti cielo!

    Riguardo alle leggi di tutela, ho già detto che conosco meglio quelle che riguardano la minoranza italiana in Slo/Cro, per cui se vorrai farò l’elenco di quelle, con relativi commenti tratti tutti da fonti della minoranza italiana locale.

    Miha.
    Tu non sai nulla eppure spari a zero. La tua credibilità è pari a quella di un esquimese che discetta del deserto del Sahara.

    Luigi

  58. miha ha detto:

    gigi,

    haha, siamo arrivati al tu non sai nulla? lei non sa chi sono io!… conosco bene entrambe le lingue ed ho quindi accesso facilitato alle informazioni su questi argomenti ….quando ti sarai esposto un altro po’, ti linkero tutto il dovuto, alla traduzione dovrai pensarci tu, ok GRANDE COMBATTENTE?

    P.S. ma la credibilita’ tu te la dai da solo?

  59. Marisa ha detto:

    Luigi…sei grandioso! Confondi il “seggio garantito” con il “diritto ad essere eletto in Parlamento”! E ci mancherebbe che in Italia le minoranze, in quanto CITTADINI ITALIANI, non avessero il diritto di presentarsi come CANDIDATI alle elezioni politiche!

  60. asem ha detto:

    Luigi, una curiosità? ma tu sai il croato o lo sloveno?

  61. Luigi ha detto:

    Per asem.
    Mi arrangio a leggere il croato, che sto imparando da solo da un paio d’anni, proprio per il mio interesse su queste questioni. Lo sloveno invece non lo conosco. Questo però che c’entra, di grazia, con la tutela legale delle minoranze italiane in Slo/Cro, le cui leggi sono state tutte quante tradotte in lingua italiana? Non è più importante conoscere i testi di legge e le prese di posizione delle diverse minoranze, avendo in mano tutte le fonti possibili?

    Per Marisa: mi hai fatto ridere, perché una “capriola a 360 gradi” significa rimanere esattamente nella stessa posizione di partenza. Generalmente in italiano si dice “una virata a 180°”. In questo modo uno prima diceva una cosa e poi dice esattamente l’opposto.

    E adesso sta’ attenta che ti spiego: Samo Pahor – che discetta della minoranza italiana in Slovenia – vuole far vedere all’orbe terracqueo che detta minoranza è ipergarantita. E ce lo viene a dire lui, che è uno della minoranza slovena in Italia!

    Oltre a ciò, egli evidentemente ignora che da circa due anni i rappresentanti ungherese e italiano alla Camera di Stato slovena si battono perché venga emanata una “normativa quadro” sulla tutela delle minoranze. Questa “normativa quadro” (della quale miha evidentemente non sa un tubo) non dovrebbe essere un semplice riepilogo di ciò che le leggi prevedono, ma dovrebbe invece essere un forte richiamo per il rispetto delle stesse, visto che tale rispetto spesso e volentieri risulta completamente disatteso.

    L’ultimo esempio è recente: la legge slovena prevede che i quadri dirigenziali per l’ospedale generale di Isola debbano obbligatoriamente conoscere la lingua italiana. Questa è una clausola di legge e pure statutaria. Ebbene: il nuovo direttore generale è risultato che l’italiano non lo sa, e il ministro competente durante la riunione del consiglio d’amministrazione dell’ospedale ha tenuto a far sapere tramite i suoi rappresentanti che lui di questa norma se ne infischia. Il presidente della CAN Costiera – Flavio Forlani – ha riunito la presidenza della CAN ed ha stigmatizzato (cito) “l’atteggiamento dei rappresentanti del Ministero nel corso della riunione (che) può esser definito addirittura offensivo e sprezzante nei confronti della lingua minoritaria, tanto più esecrabile quando viene esercitato da chi è chiamato in prima persona a tutelare le norme previste dallo Stato di diritto”.

    Questo – ripeto – è uno degli ultimi esempi. Il comunicato della CAN – che io ho virgolettato esattamente – è del 19 maggio 2009.

    Riguardo al seggio garantito, invito nuovamente Marisa a rileggere ciò che ho scritto (e poi dice che sono io a non saper leggere! Lei, che dietro ogni alito di vento spara “fascisti!”, “nazionalisti!” a tutti quanti…).

    E ciò che ho scritto è esattamente quanto segue: “Da alcuni anni gli sloveni – pur non avendo diritto al seggio specifico – hanno uno o più rappresentanti nel parlamento della Repubblica Italiana”. Devo ripeterlo in maiuscolo, così capisci meglio? PUR NON AVENDO DIRITTO AL SEGGIO SPECIFICO.

    Ripeto pure che secondo me sarebbe bene che questo diritto al seggio specifico lo avessero, mantenendo pure il diritto al voto disgiunto. Questo voto disgiunto (un altro argomento che miha ignora) è il diritto per le minoranze a votare SIA per il seggio garantito, SIA per il “normale” candidato. E’ un diritto che c’è in Slovenia, ma non c’è in Croazia. Il motivo per cui non c’è in Croazia è legato al fatto che i croati temono come la peste il fatto che se garantisci questo diritto alle minoranze devi garantirlo in primo luogo ai serbi, e quindi questi qui potrebbero mandare in parlamento dai sei ai dieci deputati (tutto compreso: garantiti e non). In pratica, essi potrebbero diventare l’ago della bilancia per la formazione del governo.

    Luigi

  62. Marisa ha detto:

    capriola a 360 gradi = salto mortale

    Un “salto mortale” per stravolgere il testo di Samo Pahor o meglio interpretarlo a modo tuo….

  63. Julius Franzot ha detto:

    So di essere parte di una minoranza fatta da 4 gatti, ma vorrei vellutatamente far comprendere ai postanti, che ci sono mille modi di eludere le leggi o di far sì che la burocrazia le renda prive di contenuti. Un esempio (che Marisa conosce): la minoranza tedescofona in FVG è sì tutelata da una legge regionale, ma dipende per le sue necessità economiche dalla provincia di Udine, che, per qualche oscuro gioco di paragrafi, avoca a sè la competenza, inmpratica discriminando chi (la maggioranza) non vive in prov. di Udine. Ho saputo che il passo tra tutela (monetaria) provinciale e quella regionale è possibile solo se i Comuni(non in prov. di Udine) ne fanno richiesta alla regione, specificando che nel loro teritorio ci sono minoranze tedescofone. Dato il colore politico di Comuni in cui itaglianissimi come menia, Camber e Lippi fanno il buono ed il cattivo tempo, non c’è speranza. Baritussio mi ha fatto capire che forse la situazione si risolverà con un riconoscimento ufficioso delle associazioni di riferimento. Bene, lui è una persona colta e gentile e fa quello che può, ma capite in che mani siamo? Burocrati senza scrupoli boicottano alla maniera del ventennio una comunità a cui nel 1918 hanno tolto i cognomi e le scuole, ed ora anche il prete?

  64. Marisa ha detto:

    Julius, la provincia di Udine, finanzia solo le minoranze germanofane della sua provincia per due motivi che ben conosci:

    1)si sono dichiarati germanofoni solo alcuni comuni della provincia di Udine

    2) Ogni provincia amministra fondi che provengono dalla L. 482/99 a beneficio della sua provincia.
    Il finanziamento GLOBALE è unico e fissato per Decreto, con la finanziaria statale, ma poi questo viene distribuito a vari soggetti (regione, provincie, comuni, associazioni).

    La colpa è solo di Trieste e Gorizia che non hanno dichiarato la presenza di una minoranza linguistica tedesca.

  65. asem ha detto:

    Luigi, non volevo essere polemico assolutamente, ma sono dell’avviso che se si vuole conoscere in maniera “completa” si deve cmq fare affidamento su varie fonti e non solo su un punto di vista. Su molte cose , soprattutto quel che riguarda il finanziamento sono d’accordissimo con te, però dubito che avvrai tutte le informazioni sull’Istria (per esempio) leggendo soltanto e solo ciò che è scritto in italiano.
    Cmq quando avrò un pò di tempo cercherò di guardare se trovo qualcosa su internet sui finanziamenti, anche se credo (ma mi posso sbagliare)che tu abbia ragione.
    Saluti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *