12 Maggio 2009

Ogni 10 anni la costa triestina si inabissa di un centimetro e mezzo. E il mare si ‘meridionalizza’

Uno studio dell’Enea, ripreso dall’Ansa, sostiene che tra abbassamento tettonica e innalzamento dei mari la costa nostrana scenderebbe sotto il mare di 1,5 millimetri all’anno. L’area di Trieste, e le Laguna di Grado e Marano, presenterebbero un evidente abbassamento tettonico, attivo da almeno 125.000 anni che si andrebbe a sommare al millimetro di salita del livello dei mari italiani.

Le conseguenze sono possibili allagamenti nelle aree già classificate dai geologi come depresse (sotto il livello del mare).

Per quanto riguarda la biodiversità dei mari italiani, i risultati ottenuti mettono in evidenza i cambiamenti di distribuzione e abbondanza di specie animali e vegetali in relazione a variazioni climatiche e anche alle attivitaà umane.

Nel caso delle specie introdotte da altri mari e ormai insediate stabilmente nei nostri (le cosiddette specie aliene), queste sono per la gran parte specie tropicali e subtropicali.
I pesci tropicali presenti (come per esempio i pesci palla che arrivano dall’Atlantico e dal mar Rosso) rappresentano il 20% dell’intera popolazione. La tropicalizzazione del Mediterraneo continua la sua espansione e oltre ai pesci e altri animali marini proliferano anche le alghe. A questi scenari in alcune aree sono stati associati quelli legati ai cambiamenti negli ecosistemi (bentonici e pelagici) lagunari e marini in termini di diversità biologica, produttività, distribuzione di specie invasive e di specie commercialmente importanti.

Un altro fenomeno rilevato consiste nella meridionalizzazione, ovvero diffusione di specie che preferiscono le acque calde come il caso del pesce pappagallo e del barracuda, prima presenti solo in aree marine continentali e oggi rilevabili in quasi tutti i mari italiani. Le altre ricerche riguardano la morfologia delle spiagge emerse e sommerse, le modalità di circolazione costiera, i trasporti litoranei, i trasporti di aerosol dal mare all’area costiera e gli impatti relativi sulle opere e aree occupate dall’uomo

Tag: , , , , , .

8 commenti a Ogni 10 anni la costa triestina si inabissa di un centimetro e mezzo. E il mare si ‘meridionalizza’

  1. Paolo Rovis ha detto:

    Enrico, sei bravo a scrivere, meno in matematica.

    1,5 millimetri all’anno fanno 15 millimetri ogni 10 anni, ovvero 1,5 centimetri, non 15 (per fortuna!).

    🙂

  2. Bibliotopa ha detto:

    in effetti il link è questo
    http://www.ansa.it/ambiente/notizie/notiziari/natura/20090511091334876136.html
    e diceva:
    ROMA, 11 MAG – Le coste dell’area di Trieste, Laguna di Grado e Marano, si inabissano di 1,5 millimetri all’anno, pari a 15-16 centimetri nei prossimi 100 anni. Questo uno dei risultati ottenuti da uno studio dell’Enea sulla vulnerabilita’ delle coste e degli ecosistemi marini. L’area della pianura friulana, dice lo studio, presenta un evidente abbassamento tettonico, attivo da almeno 125.000 anni.
    ma avevo l’impressione di averlo già letto da qualche parte, riportato nella versione di 15 cm ogni 10 anni.

    però provate a googlare: sui blog ci troverete un paio di 15 cm ogni 10 anni, perchè riportano il primo post di Bora.la. Così si propagano le notizie su internet, da blog a blog, per quelli che sostengono che sono le migliori fonti di informazione alternativa..

  3. Davethewave ha detto:

    no go capì: se vado al pedocìn, sule boe, toco o no toco…

  4. Enrico Marchetto ha detto:

    scusate, ho corretto. E’ stata una svista 😉

  5. Davethewave ha detto:

    bon, allora toco! =)

  6. stefano ha detto:

    scusate volevo segnalare delle foto sull’innalzamento del mare

    Utente mareforza1000 flickr

    Forse saranno anche più di 15 centimetri ogni dieci anni…

    saluti ed auguri a tutti noi

  7. cagoia ha detto:

    sardoni sarà ancora?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *