31 Marzo 2009

I soldi del Governo per la bonifica delle aree inquinate in Fvg vanno al Ponte di Messina

Aldo Rossi riprende il Messaggero Veneto di oggi in cui si racconta che i soldi che il Governo avrebbe potuto destinare alla bonifica delle aree industriali inquinate nel Friuli Venezia Giulia, saranno invece utilizzati per la costruzione del Ponte di Messina. La bonifica di queste aree nella zona industriale triestina sarebbe particolarmente necessaria per poter fornire a nuove potenziali aziende uno spazio dove insediarsi.

Tale misura del Governo, secondo i sindacati citati dal quotidiano udinese, avrà anche una ripercussione per la Caffaro di Torviscosa: per questa si profila o l’amministrazione controllata o il fallimento.

Scrive il Messaggero Veneto:

Spariscono i fondi nazionali per le bonifiche delle zone industriali inquinate, fra cui la Caffaro di Torviscosa. Il Cipe, infatti, ha trasferito gli oltre tre miliardi di euro previsti per il risanamento delle aree degradate al piano per le grandi opere, varato dal governo Berlusconi. Fra queste il ponte sullo Stretto di Messina, inserito come priorità. Un cambio di destinazione, in contrasto con gli annunci di qualche giorno fa del ministro per lo sviluppo economico Claudio Scajola, che sembra mettere la parola fine all’ipotesi di un finanziamento statale per affrontare l’emergenza Caffaro in Friuli. La conferma da Roma arriva all’indomani di un vertice con i sindacati della chimica tenuto proprio al ministero di via Veneto. Ed è subito allarme tra le parti sociali: «A questo punto per l’azienda si profila l’amministrazione controllata o il fallimento».
Il Comitato interministeriale per la programmazione economica il 9 marzo scorso ha infatti inglobato al “Fondo strategico per il Paese” a disposizione del presidente del Consiglio dei ministri, “con voce di utilizzo diverso e diversificato”, i soldi per le bonifiche dei 26 siti individuati come priorità (tra i quali c’erano appunto Trieste e la laguna di Grado e Marano). Restano soltanto 50 milioni di euro per l’intero Paese, che però andranno ai tre siti ritenuti “immediatamente operativi”: Fidenza, considerato di interesse nazionale, Ravenna e Massa Martorana (di interesse regionale). Il Friuli dunque resta escluso.

Leggi tutto l’articolo sul blog di Aldo Rossi.

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9 commenti a I soldi del Governo per la bonifica delle aree inquinate in Fvg vanno al Ponte di Messina

  1. Marisa ha detto:

    Concordo. Oltretutto, sia in Sicilia che il Calabria, le infrastrutture stradali, autostradali e ferroviarie sono in condizioni paurose. Messina è zona sismica al altissimo rischio e con il traghetto in 20 minuti di navigazione si attraversa lo stretto di Messina.

    Deficienti!

  2. cagoia ha detto:

    tagliani!

  3. Macchinista ha detto:

    Tipicamente italia.

    Non avremo ne bonifiche, ne Caffaro, ne ponte.

  4. Marisa ha detto:

    Ma non si era detto che con le opere pubbliche si voleva dare lavoro all’imprese? Ma per dare lavoro – a breve periodo – si deve dare la preferenza all’infrastrutture di piccola e media portata….non certo ad un futuribile ponte di Messina che se va bene, forse, sarà iniziato tra 20 anni! E intanto alla Caffaro di Torviscosa mandano a casa tutti per sempre….

  5. cagoia ha detto:

    Con le opere pubblica bisogna finanziare gli amici mafiosi.
    Come al solito, ‘dei, gnente de novo.

  6. arlon ha detto:

    tagliani sì…

  7. Totuccio ha detto:

    ahahahaha… baciamo le mani a tutti!

  8. Fabio ha detto:

    La Lega cosa dice?

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