19 Marzo 2009

Bouichou, assassino di compagna e figlia, estradato dalla Slovenia all’Italia

Fahd BouchouRacconta l’Ansa che le consegne di Fahd Bouichou, il marocchino di 27 anni che il 26 febbraio scorso aveva ucciso nel veronese la compagna Elisabetta Leder e la loro figlia Arianna, sono state passate dalle autorità slovene alla Polizia italiana al confine di Rabuiese.

Personale della squadra mobile di Treviso, coordinata dal dirigente Riccardo Tunninnia, ha consegnato alla Polizia slovena gli atti relativi al duplice omicidio con la notifica del mandato di arresto europeo. L’uomo è stato quindi trasportato nelle carceri di Treviso.

Boichou, a Castagnole di Paese (Treviso), aveva dapprima sgozzato la compagna, Elisabetta Eder, e quindi la loro figlia Arianna.

Rocambolesca la sua fuga verso la Slovenia. L’uomo ha usato diversi mezzi – autobus, treno, bici – per raggiungere Trieste dove aveva chiamato i familiari in Marocco. La telefonata è stata localizzata permettendo così alla Polizia di individuare la sua posizione. Boichou era stato notato da una pattuglia della Polizia slovena a Kozina-Cosina, a pochi chilometri dal valico con l’Italia e arrestato in attesa dell’estradizione.

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7 commenti a Bouichou, assassino di compagna e figlia, estradato dalla Slovenia all’Italia

  1. Borut ha detto:

    Mi piace un mondo questa Cosina, anzi cosina, cioe’ la piccola cosa, la cosa mi puzza, si la cosa insomma, quella cosina la’…

  2. enrico maria milic ha detto:

    tutte ste discussioni che fate sui nomi dei luoghi non portano da nessuna parte.
    la gran parte delle persone, giornalisti compresi, usa varie accezione dei toponimi senza porsi tutte le pippe che vi fate.
    la vostra è una discussione interessante per gli antropologi, ma voi tentate di farne una questione rilevante per il dibattito politico locale. follia.

  3. Borut ha detto:

    enrico maria

    Che ci facciamo le pippe e che siamo seri candidati per l’esame psichiatrico lo pensi la “maggior parte della gente”, passi. Ma che questo lo pensi e scriva un giornalista, e’ segno di superficialita’.

    Siccome ti ho punzecchiato, anziche’ abbozzare, ci dai dei folli pippari, o in triestino segaioli. Poco serio veramente!

    Si tacuisses, philosophus manuisses…

  4. enrico maria milic ha detto:

    borut,
    se dici delle cose le devi argomentare.
    perchè “è segno di superficialità”?
    e perchè è poco serio?
    grazie

  5. Borut ha detto:

    enrico maria

    E’ superficiale perche’ se ti fossi letto il dibattito a proposito del nome Lokev / Corgnale, avresti capito, che non si tratta di pelo caprino, ma di questioni di principio. Avresti probabilmente dovuto farti un’opinione sull’argpomento e non reagire con un “ognuno fa come gli pare”.

    Trattare i partecipanti al dibattito da psicopatici solo perche’ a te l’argomento non piace, e’ poco serio.

    E, scusami, ora sei tu che stai facendo una pippa, perche’ queste risposte ti dovrebbero essere chiare anche senza la spiegazione…

  6. enrico maria milic ha detto:

    borut

    sono temi che mi interessano quelli delle identità di questi luoghi.

    ma ogni tanto, quando si tenta di contrapporre principi a principi e ideologie a ideologie, mi pare che non ci muoviamo avanti nel dibattito che ha ingessato tragicamente il nostro confine per decine e decine di anni.

    non mi interessano i principi se non quelli che tentano di capire le ragioni dell’altro. quelli che tentano di affermare visioni univoche mi fanno venire i nervi. come quando si fa ironia sul “cosina” che, tra l’altro, era l’unica dizione riportada dall’agenzia ansa. su bora.la abbiamo aggiunto, e per primo, il nome “kozina”.
    lo so bene anche io che non esiste una presenza storica di italiani a kozina, ma se dai media italiani quel paese viene chiamato anche “cosina” è logico, ai fini della comprensione del pubblico più ampio, che si usino entrambe le dizioni.

  7. Borut ha detto:

    E.m.

    Questa spiegazione avresti potuto darla gia’ ieri ed io la avrei accettata.

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