4 Marzo 2009

L’ultimo addio alle vittime di Bouichou: due feretri sotto le rose bianche

verona

OggiTreviso racconta che “oltre 500 persone oggi pomeriggio hanno reso l’ultimo saluto ad Elisabetta e Arianna Leder, la mamma 36enne e la figlia di appena 18 mesi barbaramente sgozzate una settimana fa nella loro casa di Castagnole (Verona) da Fahd Bouichou, ex compagno di Betty e papà della povera bambina”.

Scrive OggiTreviso:

Fra le autorità, spiccava il volto di Zniber Wafaa, rappresentante dell’ambasciata del Regno del Marocco in Italia, accompagnata da Abdallah Khezraij, presidente dell’associazione delle 13 comunità marocchine della Marca trevigiana e Youssef Tadil, il leader spirituale della comunità islamica di Treviso. “Sono qui per portare le condoglianze dell’ambasciata del Marocco alla famiglia e alle autorità civili di Treviso. Condanniamo quest’atto criminoso, ribadendo al contempo che si tratta di un caso isolato”, ha spiegato Wafaa uscendo dalla chiesa di Castagnole sotto una pioggia battente.

Il resto, al di là delle parole, è racchiuso nell’immagine – indelebile – dell’ingresso in chiesa dei due feretri. Bianchi, ricoperti di rose color avorio, strazianti. Mamma Betty e la piccola Arianna, “due vite portate via da una mano malvagia che le ha colpite a morte senza pietà”, ha detto il vescovo nella sua sofferta omelia in cui la parola “perdono” non è stata pronunciata. Perchè di fronte a una tragedia del genere, è difficile persino pregare.

Bouichou era stato arrestato dalla polizia slovena alcuni giorni fa in Carso, vicino a Trieste ed è ancora oggi rinchiuso nel carcere di Capodistria. Leggi tutta la notizia da TrevisoOggi.

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