21 Novembre 2008

Dovremo imparare Ungherese e Lumbard!

(ANSA) – TRIESTE, 21 NOV – Allargare Alpe Adria a nuovi membri e’ la volonta’ del Presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, che oggi, a Pamhagen (Austria), ha assunto la presidenza biennale della Comunita’ di lavoro. L’Assemblea plenaria – informa una nota diffusa a Trieste – ha festeggiato i trent’anni dalla costituzione e ha votato all’unanimita’ il cambio di denominazione in ”Alpe Adria-Pannonia”, ora composta dalle Repubbliche di Croazia e Slovenia, dalle Regioni italiane Friuli Venezia Giulia, Veneto e Lombardia, dai Land austriaci Carinzia, Stiria, Austria Superiore e Burgenland e dalle Contee ungheresi Baranya, Vas e Zala. Tondo ha rilanciato il ruolo di Alpe Adria-Pannonia, ”destinata a diventare un soggetto politico che dialoga con l’Europa”, adoperandosi con ”atti concreti, semplificati e dinamici capaci di produrre risultati per i 26 milioni di persone coinvolte nella Comunita’ di lavoro”. (ANSA).

Meno male che tre giorni fa Frattini aveva detto che per la Lombardia si sarebbe atteso il consolidamento dell’Euroregione coi soli candidati originali!
Mi sembra chiara la volontà politica di ampliare la compagine fino a far scoppiare il tutto, emersa dopo la sconfitta elettorale di Illy e la morte di Haider. Non so cosa dire, siamo in preda ad una Piovra incontrollabile, inafferrabile, senza nomi e senza volti.
Faranno presto a dire che non si tratta dell’Euroregione, ma della storica “comunità di lavoro”, però il cittadino comune non sarà in grado di distinguere le due entità ed i populisti delle prossime campagne elettorali faranno a gara nel confondere le idee, come all’epoce dell’ Euroregione Adriatica, quella cosa che comprende(va) anche Albania e Puglia.

Tag: , , , , , , .

73 commenti a Dovremo imparare Ungherese e Lumbard!

  1. La Mula ha detto:

    No, Valerio, non sono d’accordo.

  2. La Mula ha detto:

    Baranya, Baranya per piccina che tu sia tu mi sembri una badìa.

  3. La Mula ha detto:

    Ecco, adesso ho trovato la vena. Compongo di getto, sperando che capiate

    In quest’aspra terra
    rude di ruderi
    miscellanea di anfratti
    cammino sola
    cercando un volto
    che come il mio
    racconti
    quella pluralità di mondi
    così lontani e vicini.
    Come da piccini
    quando l’urlo della tata
    ci riportava a cena.
    Questo è un urlo dal terrazzo
    nei giochi dei bambini
    Ma non si farà sera.
    No.

    Bella, vero?

  4. Julius Franzot ha detto:

    Compongo anch’io di getto:

    Una cannonata.
    Con il rinculo calcolato
    per mischiare gli spazi.
    Con la gettata calcolata
    per tarpare le ali
    ai germogli
    di chi
    crede.

    Fiamme immani gettano lo sconquasso
    perpetuano canti di repressione
    dell’odio,
    dicono.
    Così.

    Un topolino vede partorire la montagna
    la montagna tace
    e non vede
    che un sorcio
    illuso.

    Lingue e costumi vestono di sè
    patrie ignare.
    Illusioni e rimpianti, paure e speranze
    si spartiscono
    quello
    che
    non c’è
    più.

    Tra i miasmi spuntano troll affaccendati
    tra le pale dei mulini
    e le oche della Puszta,
    tra la laguna
    ed i monti.

    Lo sguardo abbraccia
    lidi lontani,
    paesi tenebrosi.
    La speranza vede
    il suo muro grigio
    risorto.

    Non puoi togliere la Muraglia alla Cina.
    Non puoi togliere ai Cinesi il sorriso.

  5. La Mula ha detto:

    La notizia, lo confesso, mi ha sconvolta. E quindi dovete scusare questo mio pressing e questo eterno ritorno su un argomento che effettivamente sta a cuore a me quanto a tutti i cittadini dell’Euroregione.
    Tento un’analisi geopolitica delle dichiarazioni in merito in attesa di vedere cosa scriverà il Piccolo e la stampa internazionale.

    Siamo in presenza di un affondo durissimo all’Euroregione. E questo, anche in previsione delle prossime elezioni europee, è un segnale forte. Personalmente potrei anche concepire – a fatica- un allargamento all’Ungheria, o almeno alla sola zona del Balaton, ma l’estensione alla Lombardia mi fa ritenere che ci sia sotto sotto un intervento di CL mossa da Formigoni.

    E allora la domanda è un’altra. Perchè Comunione e Liberazione vuole appropriarsi dell’Euroregione? Un primo filone mi porta a una trama tutta interna al Vaticano e ostile a Benedetto XVI e ai suoi ottimi rapporti con Austria, Slovenia, FVg e Baviera. Alcune frange oltranziste, guidate dal Cardinale Martini, stanno sicuramente cercando di bloccare la politica estera del Papa a favore di un potenziamento dei poteri di Formigoni, anche all’interno dell’establishment italiano.

    Tutti sappiamo che ha accettato, suo malgrado, di restare governatore della Lombardia, mentre le sue aspirazioni l’avrebbero portato a un posto di ministro a Roma. Ecco, credo che la chiave di volta della vicenda sia tutta qui. Comunque sono preoccupata, molto preoccupata per la snaturalizzazione in atto dell’Euroregione e dei principi fondanti.

  6. La Mula ha detto:

    La tua poesia è bellissima e rende perfettamente l’idea che in tanti abbiamo dell’Euroregione. Ma anche le mia non era male, sebbene meno corale e più intimista. Credo che potremmo organizzare un certamen ‘Pro Euroregione’. In italiano, sloveno, friulano e tedesco. Sarebbe una bella risposta agli schiaffi che ci arrivano da tutte le parti….

  7. La Mula ha detto:

    Milc, scusami, ma una cosa a Valerio la devo dire…ma vaffa…..

  8. La Mula ha detto:

    🙂

  9. valerio fiandra ha detto:

    v’amo, o poeti laureati
    ch’a tenzone tirati
    fintamente indignati
    menate fendenti
    infiammato d’argenti

    invidio la vostra langue lingua
    che di sangue multietnico pingue
    sale a stellari balconi
    e ci fa sentire tutti più buoni

    haider di lassù vi benedica
    con boehme, kraus e Ortika
    lasci a me la gioia eccelsa
    d’esser stato per voi l’umile esca

    Ma di tutto c’è un senso e una prosa
    Julius vorrei veder vestito di rosa
    e la ricca lunga Cesca di spine
    per portar entrambi sulle spalle al confine

    E saluti in calce a Morbìn
    Che per una volta onore fa al suo vin !!

  10. Julius Franzot ha detto:

    @ La Mula: strano, ma vero, per una volta concordo con te e perfino ti abbraccio virtualmente. Un certamen letterario euroregionale sarebbe una magnifica idea per confrontare mille opinioni in maniera pacifica e, perchè no, divertente. Magari a Iperporti del prossimo anno, quando avremo trovato il modo di far funzionare le stufette in Tergesteo…

  11. Julius Franzot ha detto:

    A proposito di cose multietniche: circa un anno fa avevo scritto e pubblicato online una poesia, la mia ultima, dedicata ad uno strano duo: Haider e Lafontaine. Ve la propongo in originale e, finiti gli Interporti, troverò anche il tempo di tradurla.

    Der Populist

    Mit einem Schlagwort
    Gegenargumente ersetzt,
    die Keule geschwungen,
    der Systemveränderer verpetzt.

    Unbequem laut,
    der Zeit voraus,
    füllt er die Plätze.
    Hinter der Zeit hinkend,
    Grimassen schneidend,
    Gemüte erregend,
    zieht durch das Land.
    Der Populist.

    Steht auf, ihr unzählbare Millionen,
    ungezählte Erfrorene,
    auf Minen Getretene!
    Ihr seid die Armee
    der Vernunft,
    die Armee der Werte,
    der guten Gewissen.
    Marschiert nun, ihr Reservisten!

    Ausschluss von den Institutionen!
    Krieg der Religionen!
    Räumt weg die Populisten!
    Nieder mit den Faschisten!
    Isoliert die Kommunisten!

    Angst geht herum,
    der Scheiterhaufen brennt.
    Das Neue wird verglichen,
    für dejá vu erklärt,
    just a come-back.

    Dem Populisten drückt man in die Hand
    den Populistischen Beobachter
    und Neues Populistenland.

    Vor zweitausend Jahren
    wurde in Palästina
    der erste Populist
    ans Kreuz geschlagen.

  12. valerio fiandra ha detto:

    Oh Grazie. Grazie. Grazie.

    Ignorare è valutare ( Laforgue )

  13. morbin ha detto:

    il piccolo di oggi su alpe adria e la presidenza fvg: “tondo ha ricordato anche il prossimo vertice trilaterale del 10 dicembre tra fvg, carinzia e veneto sull’euroregione”

  14. La Mula ha detto:

    Non credo serva tradurre quanto già fluisce più che comprensibile dal ritmo della lingua tedesca!

  15. Julius Franzot ha detto:

    @ Valerio: non è che volevo ignorare la tua poesia, solo che io non sono abituato a…rispondere per le RIME. Ci ho lavorato:

    Il vispo Valerio avea tra l’erbetta
    di Bora sorpresa gentil farfalletta.
    Poi tutto pimpante gridava a distesa:
    “La Mula io ho presa, l’ho presa, l’ho presa!”

    Fiatando e sfiatando in quel di Rabuiese
    il dolce fardello mandava a quel paese.
    Vestite di spine le bianche trattate,
    al passeur la Milica tirava sassate.

    Vestito di rosa quell’altro compare
    con occhi di lince si misero a guardare
    i finocchietti, con pizzi e confetti,
    la testa pelata, i lineamenti imperfetti.

    Tutti adirati per la sleal concorrenza
    tiraron letame all’augusta presenza
    del bravo Valerio, che passò la baracca
    con una falsa Crista e una pasticciata patacca.

  16. valerio fiandra ha detto:

    Sono SoprafFATTO. Grazie, Julius. Posso stamparla e diffonderla almeno via Rete ?

    Ho già nominato l’avvocato.

  17. Julius Franzot ha detto:

    Facci quello che vuoi, Valerio.
    Certo che hai bosogno di un avvocato, ora che il mondo sa cosa fai veramente nella vita! 🙂 🙂

  18. La Mula ha detto:

    Ragazzi, calmi! Io credo che dovremmo analizzare meglio il dietro le quinte di quanto sta accadendo, non senza sottovalutare la bellezza di (alcune) poesie che quanto sta accadendo ha stimolato. In realtà siamo tutti interessati all’ipogeo di questo terremoto culturale, l’Euroregione. Le posizioni possono essere diverse, ma l’argomento è franco incontro/scontro intellettuale. Anche di ottimo livello.
    Palla al centro direbbero i patiti di calcio e si ricomincia. Cantiamocela per le rime, è il nostro terreno. A ognuno il suo. E il contributo al dibattito sarà un momento interessante per tutti. Anche per chi ci guarda alla finestra senza comprendere tanta passione.
    Getto le carte, le mie. Sono a favore dell’Euroregione ben sapendo che non servirà a niente. Solo a far sentire più sodali coloro che condividono tradizioni, lingue, culture frammiste.

  19. La Mula ha detto:

    Allora, finito di cenare sto provando a riflettere sul passaggio da Alpe Adria (oggi coi Lumbard e gli ungheresi) e l’Euroregione. Ricordo di aver già scritto qualcosa in merito tempo fa, ma conservo i miei post in un dischetto che non ritrovo.
    In apparenza sembrava che fossi scettica nei confronti dell’Euroregione, proprio in virtù di un conflitto d’interessi con Alpe Adria. Oggi mi rendo conto che si tratta di due situazioni diverse e parallele, volte entrambe a potenziare l’espansione di un’area di forte dinamismo culturale (e direi che il successo di Iperporti, stufette o no, lo confermi- c’è stato anche un articolo sul Piccolo!E in pagina cultura!).
    Sono preoccupata per il festival del cinema di Alpe Adria che dovrà fare i conti con lumbard e magiari, ma siccome già da anni introduce elementi di forte impatto cinematografico provenienti dalle due aree, diciamo che ‘erano avanti col programma’. E la Percavassi ce la farà. Ce l’ha sempre fatta.
    Adesso però, morto Haider e scomparso dalla scena politica Illy, il problema serio riguarda l’Euroregione. Anche potendo prescindere dall’assenza della Slovenia (oggi al Tus di Sezana c’era musica e canti popolari ad accogliere gli acquirenti nel piazzale del parcheggio, quasi un inno alla comunione culturale), mi sembra che la vicenda s’intorbidisca, quasi e come se le parti in causa (FVG, Veneto, Carinzia e Croazia) non fossero più convinte del grande progetto. E credo che Julius abbia puntato l’indice su questa mancanza d’entusiasmo. Soprattutto da parte dei politici.
    Sì, ha ragione. Mancano gli stimoli, soprattuto culturali e comuni, a portare avanti un progetto, come se la sfiga dei promotori si rivoltasse su tutto ciò che avrebbero voluto fare e portare a termine.
    Quello che mi angoscia è l’idea che qualcuno possa pensare che l’Euroregione porti sfiga. Siamo nel nuovo millennio e certe superstizioni non hanno motivo d’esistere. Illy è ancora vivo, nonostante il suicidio politico, Haider non c’è più, ma a quanto pare la sua immagine in Carinzia non svapora, anzi, si rafforza (basta leggere quotidianamente i loro giornali). In Slovenia sono sempre più numerosi i cittadini che vogliono entrare nell’Euroregione, sfidando ogni superstizione. In Croazia (basta leggere quotidianamente i loro giornali) s’intrecciano con trecce d’aglio proposte fattive. Insomma c’è un grande consenso euroregionale attorno all’Euroregione.
    E noi che possiamo fare?Poco, qualcosa, forse anche solo una poesia. Ed è un passo avanti. Anche solo una poesia è un passo avanti per la costruzione di un mondo nuovo, che sfida la superstizione, la iella, la sfiga, il malocchio e insegue il suo progetto di costruzione di un’euroregione (lo scrivo volutamente con la minuscola, aspettando la maiuscola) migliore.
    E adesso per favore, smettetela di scannarvi tra noi. Al limite poesie. Vado a scriverne un’altra.
    La Mula

  20. La Mula ha detto:

    Io non so da dove vengo
    non so dove mi porta il sogno:
    in un mondo
    che coniuga anche con me
    passato e presente
    futuro e congiuntivo
    imperativo e gerundio.
    Infinito.
    Io non so che lingua parlo
    so che parlo per capirmi
    so che parlo per capirci
    so che parlo per capirli…
    Lì, nel mondo di tutti
    alle radici delle mie radici
    è il mio confine senza confini

  21. La Mula ha detto:

    E adesso, stanchissima, vado a letto. Buon week a tutti

  22. valerio fiandra ha detto:

    mi credo che i scrivi sta roba per insuupidir la gente

    (carpinteri und faraguna)

  23. La Mula ha detto:

    Intanto era insempiar…ma poi Valerio sei veramente pesante!Qualche volta potresti pure scendere dal tuo trono e cercare di dialogare con noi comuni mortali che viviamo anche di passioni civili! E che dell’arte non facciamo solo vezzo culturale, ma ragion di vita!

    Io oggi ho passato una giornata a scrivere poesie. Non lo dico a nessuno e non me ne vanto, anzi, preferirei non si sapesse.

  24. arlon ha detto:

    mula:”l’estensione alla Lombardia mi fa ritenere che ci sia sotto sotto un intervento di CL mossa da Formigoni.”

    bingo?
    (proprio quel che pensavo)

  25. La Mula ha detto:

    Vedi Arlon…ci parlassimo più spesso, senza gli assurdi interventi di Fiandra, la situazione sarebbe sicuramente più chiara. Io credo che Fiandra ci voglia destabilizzare. Per carità, è un bravo ragazzo, tra l’altro è testimone di nozze del mio ex marito, ma c’è in lui un astio verso l’euroregione che per me è incomprensibile.
    Qui si fanno analisi politiche e bisogna anche saper lasciare alle spalle il personale per arrivare al generale. Julius lo fa, Valerio si limita a ironizzare. Mentre il problema è serio e ci coinvolge tutti.
    Ricordi Calvi e Marcinkus? Tutto partì dal Veneto e dal Fvg. La Lombardia non seppe far altro che liberarsi della Banca. Ecco, siamo in procinto di assistere a un episodio analogo? Julius lo teme e io non posso che assecondare la sua analisi, tanto più che è corroborata, almeno per me, da una sensibilità che si fa pura poesia.
    🙂

  26. La Mula ha detto:

    Oggi e ieri
    non sono domani
    nelle mani
    tengo solo
    quello spicchio di sole
    che mi avvicina
    all’uomo
    solo
    sui monti
    sul mare
    sul fiume
    sui campi
    l’uomo
    che è noi
    di noi
    a noi
    da noi
    in noi
    con noi
    su noi
    per noi
    tra noi
    fra noi
    L’Uomo.
    E noi nel mondo.
    Noi non siamo
    un semplice
    ‘Basta’.

  27. valerio fiandra ha detto:

    Ci risiamo, La Mula, lo sapevo: se ti piace Julius non farla tanto lunga. Sposatelo. Ammetto che la sua intelligenza analitica e farmacistica può affascinare una consumatrice di caos chimico e narcotabbagista, e comprendo come il suo vero istinto poetante abbia qualità che talvolta ( sia chiaro, talvolta ) raggiunge echi rilkiani che in te, fan di Novalis fin da piccola, non può non trovare accoglimento. Attenta, però, ti voglio vedere quando sul suo sito comparirai vestita di garze e volant, sospesa sull’erba, sorridente e garrula. Dopotutto, dopo un pianista collezionista e un poeta bacchico, ti meriti un compagno degno della tua bontà materna quanto intransigente, E non ti credere: anche me JF spesso piace. Stimo la sua lucidità, la sua lingua, la sua straordinaria vis comica e la sua autoironica riservatezza. Come si può non amarlo ? Basta guardarlo negli occhi, nella foto che correda il suo sito. Secondo me sarebbe un buon Assessore alla Cultura. E spero che presto qualcuno, anche grazie a Bora.La, si accorga di lui e lo prenda in considerazione quanto merita. Quanto a te, non litigherò oltre. So che avrei la peggio. “Basta”. Una sola ultima cosa ti dico: non ama il pesce, secondo me. Si lava spesso. Veste giacche blu con bottoni d’oro. E’ un uomo d’oro, non se lo merita di finire i suoi giorni badato da te. Certo sì, il santo prodotto del vostro amore sarebbe ragion sufficente all’esperimento. Insomma: amatevi, fratelli. Bora.La pubblicherà foto e video della cerimonia ? Oppure un numero speciale di EUREGIO ? Ah, proprio vero: Amor vincit omnia !

  28. valerio fiandra ha detto:

    Nel merito: ho sostenuto ERMA prima che voi ve ne accorgiate. Ma adesso, con la deriva popolar-cialtrona che sta prendendo, temo esiti euro-regional qualunquisti. E’ una faccenda seria: la perdita del gusto, da quello in cucina a quello artistico, porta con sè la accettazione di canoni e regole prive di insediamento valoriale. Se leggete “la tirannia dei Valori” del formidabile Carl Schmitt ( adelphi) capirete quanto sia ragionata la sua critica da destra ( un punto intangibile, dove la destra estrema incrocia la sinistra verginale ) dell’uso smotivato di parole che intendevano e ospitavano senso e valore mentre ormai, preda di pseudo intellettuali incompetenti e impotenti ( linguisticamente parlando ), sono vuote come canocie. In questo vuoto, che non da complotti ( magari! ) ma da inadeguatezze è stato scavato, unìidea buona e utile coem ERMA è ORMAi destinata a raccogliere disperazione mascherata da ottimismo. Sarebbe bene che gente per bene e onesta come voi due se ne rendesse conto, oppure sarete chiamati a risponderne, quando la polvere dei detriti del prossimo terremoto politico si saranno diradate. Evoè !

  29. arlon ha detto:

    Tornando IT, guardavo il logo dell’Aple Adria-Pannonia, e credo che dia bene idea dello spessore dell’iniziativa.

    http://trieste.rvnet.eu/wp-content/uploads/2008/11/tondo-renzo10.jpg

    Deve averla fatta un parente/amante di qualche personaggio coinvolto, non credo possibile che una mano professionale (o cosciente di cio’ che fa) abbia partorito una bestialità grafica simile :'(

  30. valerio fiandra ha detto:

    Oh, santa involontarietà, patrona del vero ! Tutto a Rovescio. Che sintesi, che facce, che culi !!

    Arlon, degno del grande LUC ORIENT ( che torna al KNULP venerdì sera, solo per chi se li merita, non ditelo in giro !!! )

  31. enrico maria milic ha detto:

    la cooperazione transfrontaliera è una roba seria in molti luoghi di confine, in europa.

    strano invece che qualcuno su bora.la pensi, da detrattore di questo tipo di politica, che il dibattito sulla politica transfrontaliera stessa sia un vezzo del sistema sociale nostrano.

  32. La Mula ha detto:

    Valerio sei incommentabile. Scambi un abbraccio virtuale per amore e il piacere comune di rimeggiare finisce in matrimonio! Certamente non potrai mai capire quanto sta giustamente sostenendo anche Milic a difesa della cooperazione transfrontaliera! Ma per te tutto ciò è qualunquismo, mentre è sotto gli occhi di tutti che esiste un movimento trasversale volto a bloccare il processo di sviluppo! Rifletti qualche volta, prima di scrivere!

  33. valerio fiandra ha detto:

    Mai. Che finisce che mi vedo. MAI !

    (Narciso)

  34. Julius Franzot ha detto:

    Qui siamo in presenza di due tipi di critiche: la prima, più velata, è di semplice chiusura: il mondo si ferma al Timavo e l’universo finisce a Fernetti e al Brennero. La seconda discute, a volte in buona fede, a volte forse meno, sui confini.
    Nel primo caso siamo su una questione di mentalità. Come ha detto causticamente a Iperporti lo scrittore austriaco Hans Raimund (che ha vissuto a lungo a Duino), per molti triestini è culturalmente interessante solo quello che si svolge in città, meglio se coinvolge una delle varie “caste” presenti e persone note, di cui Radiobaba poi può sviscerare la vita privata e gli agganci con i “potenti”. L’ultima frase l’ho aggiunta io.
    Nel secondo caso, io personalmente condivido l’opinione di chi vede dietro l’ampliamento e la (voluta) confusione con altre proposte le trame di chi, anche se ne vede i vantaggi, non vuole che si formi l’Euroregione. I motivi possono essere svariati. La tesi di Formigoni pressupporrebbe che questo (e chi gli sta, anche cattolicamente, dietro) pensi che la maxicosa sia realizzabile. Altrimenti non perderebbe tempo a cercare vantaggi personali in una cosa impossibile. Qui comincio a non seguire il ragionamento, dato che “quelli” non sono degli sprovveduti e dovrebbero immaginare che la Lombardia è per la gente, forse non per i politici italiani, dell’ Euroregione come l’acqua santa per il diavolo. In fondo cosa ci sta dietro, almeno dalle nostre parti? Anche il desiderio di liberarsi delle mafiette politiche e clientelari che non hanno più nessun aggancio con la realtà e ingrassano i loro “clientes” a costo dell’interesse comune. Qui, almeno secondo me, stava il movente di Illy e Haider: entrambi si sentivano stretti nel rispettivo apparato statale e cercavano una via un po’autonoma per risolvere le questioni locali. Ora devo dare un po’ di ragione a Valerio, che vede il pericolo della canocia vuota, dato che nessuno degli attori ora al potere ha interesse a staccarsi dagli intrighi romani (o varesotti) o viennesi. Io, magari nella mia ingenuità, penso tuttora che il senso recondito dell’Euroregione sia anche quello di costringere i protagonisti ad agire di fronte ad altri protagonisti, indubbiamente legati a centri di potere a Roma, Vienna o Lubiana, ma che nel contesto internazionale non potrebbero far uso di voti di scambio, legami occulti o quant’altro, dato che sarebbero sotto gli occhi di chi gioca con regole e “mammasantissima” diversi.
    Dato che l’Euroregione dovrebbe per forza giocare a carte scoperte, mi sembra chiaro che chi sta ora al potere non ha molto interesse a riinventare le regole del gioco e preferisce distruggere, fingendo di ampliare.
    Però non bisogna sottovalutare che il treno è partito, che non sarebbe facile fermarlo in corsa, senza pesanti perdite elettorali. Nel nostro piccolo, su La.Bora, Euregio e magari altrove, abbiamo già gettato un seme, alzato delle voci che non si possono mettere a tacere tanto presto. E anche se qualcuno si volesse vendicare con me per la mia lingua lunga? Che si potrebbe fare a uno che non ha mai ricevuto favori, sovvenzioni senza contropartita, voti provenienti da pool…? Ancora non siamo ai tempi di Giacomo Matteotti e di Sophie Scholl, almeno lo spero, no, non ancora!

  35. furlàn ha detto:

    ”Kakania era animata da una diffidenza acquisita in grandi esperienze storiche contro tutti gli o/o, e aveva sempre l’opinione che nel mondo ci fossero molte più contraddizioni di quelle per le quali alla fine è andata in rovina. Il suo principio fondamentale di governo era il sia/sia, o, ancora meglio, con la più grande moderazione il né/né”. MUSIL R. L’uomo senza qualità, cit. , p. 49.

  36. son-mi ha detto:

    buongiorno a tutti. Solo una nota folkloristica di mal-costume..
    A Vicenza inizia a farsi pubblicita’ una Banca .. quale ?
    Radici forse padovane, ma di chi e’ ?

    ah.. le banche, come mi commuovono .. 🙂

  37. La Mula ha detto:

    Certo, hai ragione. In questo contesto sociopolitico sicuramente c’è un qualcosa strettamente legato anche al sistema bancario. . A me sembra che si stia sottovalutando l’importanza politica di Galan, l’unico sopravvissuto alla sfiga che porta l’Euroregione. E anche ciò qualcosa vorrà dire. Galan è un fine politico, uomo attento e geniale. S’era alleato con Illy e Haider e adesso ha in mano le leve di ogni potere euroregionale. Grazie son-mi per il tuo contributo al dibattito. Dal nostro osservatorio spesso dimentichiamo il Veneto che è una pedina importante.

  38. Julius Franzot ha detto:

    Anche il cavallo di Troia era una pedina importante. Non parlo della persona Galan, magari lui in buona fede, ma dell’establishment che gli sta dietro e del fatto che, se non ci fosse stato il Veneto, ora non staremmo qui a discutere su come far passare un muro in mezzo al Lago di Garda.
    Di noi 4 gatti di confine, magari politici e banche se ne fregano, ma il Veneto è una preda economica ed elettorale troppo grossa, soprattutto per la Lega. Poi il Veneto ha Venezia e quello è un nome di troppo prestigio per spingerlo ai margini del paese dove fioriscono i limoni

  39. La Mula ha detto:

    E poi, se vogliamo essere franchi e dire le cose come stanno, la Lega sta tentando di affossare Galan, proprio attraverso il sistema bancario veneto. E se crepa anche Galan crepa la sfigatissima idea di euroregione. E’ per questo che Tondo sta ritornando su Alpe Adria…è una manovra in chiave leghista, gestita dal Vaticano (per parte veneta) e soprattutto dalle banche in crisi! E Tondo tergiverge. O tergiverseggia.

  40. La Mula ha detto:

    Julius vedo cha almeno tu hai capito

  41. Julius Franzot ha detto:

    Cioè verge le terga? O terge con la verga?

  42. Julius Franzot ha detto:

    @a Mula: mi ha fatto capire certe cose la campagna per le elezioni regionali del 2003, quando Berluska diede il pizzicotto della morte ai muscoli del braccio di Alessandra Guerra nominandola candidata presidente. Sapeva di essere in grado di farla fallire con la campagna elettorale. Però, fallita la Lega in FVG, avrebbe potuto dire a Bossi che gli aveva dato una possibilità, ma la Lega non si era dimostrata all’altezza, quindi nemmeno parlare di un candidato presidente leghista in VENETO e, ovviamente, Lombardia.

  43. furlàn ha detto:

    Tergicristallizza è il termine giusto perchè non sa cos’altro fare o, meglio, non ne è capace. Tergicristallizza su tutto. Il caso Englaro è un esempio, la legge sul commercio un altro, Insiel idem. Stiamo prima ad elencare dove ha detto o fatto qualcosa di definito. Ripeto qui quello dissi subito dopo le elezioni. E’ arrivata un’auto in piazza Unità e non è sceso nessuno. Era Tondo.

  44. La Mula ha detto:

    Questo dibattito si sta facendo più che interessante

  45. arlon ha detto:

    Siccome non scrivo poesie per principio (ma le penso), cito:

    Scream your lungs out
    wait for laughter
    You don’t have to wait forever;
    Where’s the next disaster?

    @VF: grazie per Luc Orient, che non conoscevo (mai stato allo Knulp, quindi la seconda parte non l’ho capita molto).. comunque, muscolazzi a parte, effettivamente mi assomiglia 😀

  46. La Mula ha detto:

    …azzo non parlo inglese. Ma il tedesco sì!
    🙂

  47. Julius Franzot ha detto:

    Puste deine Lungen aus,
    warte auf ein Lächeln,
    du brauchst nicht auf Ewig zu warten;
    Wann kommt das nächste Unglück?

  48. igiene orale ha detto:

    Julius, ho letto nel Piccolo di un suo libro, “Vie dell’Islam”, mi pare pubblicato in Germania. Posso trovarlo a Trieste? Grazie

  49. La Mula ha detto:

    Mi piaci di più quando scrivi in tedesco. E la prossima sfiga è già sul Piccolo di oggi.

  50. arlon ha detto:

    Si bon, ma no rendi uguale!

  51. Julius Franzot ha detto:

    @igiene orale: grazie per l’interesse. Ancora per questa settimana è disponibile alla libreria Tergesteo, poi puoi richiederlo direttamente a me.

  52. La Mula ha detto:

    Arlon, vediamo di non essere sempre i soliti provinciali!

  53. Julius Franzot ha detto:

    Ho letto la… sfiga riportata sul Piccolo. Che ne sa quel tizio sugli “interessi nazionali” di quello che non appartiene all’ Italietta? Ovviamente propone di discutere tutto a Roma, come se quella continuasse a rivendicare l’Impero. Magari è appunto per questo, sa che si tratta di un segnale, che la questione sarà decisa da qualche romanissima mascella volitiva, che ovviamente sarà più provinciale di quanto lo sia chiunque scriva su Bora.La 😉
    Con tutto il casino che si ritrova Faymann in Austria, con un governo ormai chiamato “dei perdenti”, figurarsi se si scalda per le cose nostre, su SLO e HR non mi esprimo, perchè so troppo poco delle loro priorità attuali.

    Ridateci Jörg! E magari anche Riccardello.

  54. furlàn ha detto:

    Si vede che non seguite RadioCapodistria, il migliore organo di informazione in circolazione. Ieri riportavano che sono in corso colloqui tra croazia e sarkozy per entrare nel club europa. La slovenia sta formando il governo, le novità arriveranno tra qualche tempo, quando avranno anche risolto il problema dei blindati finlandesi. 😉

  55. La Mula ha detto:

    Siete andati,
    ma siete anche passati
    e presenti
    nel tempo senza tempo
    di un luogo senza luogo
    che cerca il luogo
    per diventare terra
    di genti viventi
    e sorgenti
    che sentono i tanti presenti
    di uno spazio e un tempo
    senza confine.
    E noi accarezzeremo
    il sogno
    la speranza
    nello spazio mulo
    col nostro cucùlo.
    Volammo.

  56. furlàn ha detto:

    Julius: a noi ne manca un obama non un haider.

  57. Il Rospo ha detto:

    Julius: “Ora devo dare un po’ di ragione a Valerio, che vede il pericolo della canocia vuota, dato che nessuno degli attori ora al potere ha interesse a staccarsi dagli intrighi romani (o varesotti) o viennesi.”

    Forse. Naturalmente perché Vuoto=Tondo e Tondo=Vuoto.
    Così sia.
    Ma Formigoni probabilmente la pensa in altro modo, secondo me. Intanto la pensa ed è già molto.
    Formigoni vede nel malcontento del Nord (dagli elettori della Lega a quelli del PD) l’occasione per mettere le mani su qualcosa di grande.
    Sulla sua mancata carica di Ministro: Berlusconi, d’accordo con Bossi, non voleva un forte a Roma. Vedeva in Formigoni il peggiore dei rischi (peggio di galan che comunque gli deve tutto): non poteva sopportare l’idea di venire rimpicciolito ulteriormente per il tramite della superiore vena di intelligenza benpensante, intellettualmente sagace, di un uomo che piace e che ha studiato, assomigliandogli molto in quanto a lucidità e vezzo verista, al precedente Presidente della Giunta Regionale della Lombardia (DC).
    L’Euroregione allargata è la fine della Euroregione pensata (che ambiva a smarcarsi dai carrozzoni di Roma-Vienna, ma sperava di fare qualcosa di concreto per le sue genti): l?Eurore-Pannonia non serve se non a fare tremare i polsi ai politici di Roma che non hanno voluto il Governatore di Milano.

  58. Julius Franzot ha detto:

    Che sia Roma o sia Milano
    l’Euregio lo sta prendendo nell’ano.
    Con Pannonia e Lombardia
    è solo vaselina, il dolore non va via.

  59. La Mula ha detto:

    Sognavamo
    la libertà
    dalle catene,
    attendono anche te
    frustini
    e padrone
    in tacchi a spillo ?
    O, dominus
    lascia gli schiavi
    liberi
    di scegliere
    la propria sodomia
    tra le mura
    della casa
    che hanno scelto!

  60. Julius Franzot ha detto:

    Bravissima, a parte il tema che stuzzica, ti sei elevata di parecchio al di sopra della mia “cantada de osteria”. Fantastici gli ultimi 4 versi: rendono molto l’idea della situazione e gli stati d’animo.
    Ma… a parte il trasporto dell’immagine, con chi si potrebbe identificare il Dominus? Forse con gli Ignoti Superiori (Unbekannte Obere) degli Illuminati? 😉

  61. rafrad6164 ha detto:

    Peccato che Jorg non sia piu’ tra noi. Mentre per quanto concerne Riccardello, spero che non torni piu’ in politica.

  62. Julius Franzot ha detto:

    Purtroppo ho la sensazione che Riccardello veramente non tornerà più in politica, ma a me dispiace. Non vedo nessuno che potrebbe ora prendere il suo posto. Senza di lui, dico quello che diceva la vecchia marchesa camminando sugli specchi: “Brutta me la vedo!”.
    Lui almeno non era telecomandato da Arcore e, soprattutto, non aveva nulla da perdere, poteva fare liberamente quello che considerava buono per la Regione. Non è una persona avida, a differenza di quelli oggi in circolazione. Beh, forse Tondo non è nemmeno avido, in fondo come persona non è male, ma ha il nano alle spalle.

  63. La Mula ha detto:

    Rafrad e Julius, memento.
    da Wikipedia

    “« Con Faust ho preso un abbaglio… è stato un errore colossale, memorabile…
    Quel miserabile non ce l’aveva affatto l’anima, e per questo sembrava ne traboccasse: era posseduto soltanto da un’inestinguibile frenesia progettuale, del continuo fare e disfare, senza altro scopo che l’azione di per sé stessa … »
    (Fernando Savater, 1993, Creature dell’aria – Monologo XII Parla Mefistofele)

  64. La Mula ha detto:

    E aggiungo:

    Wolkenzug und Nebelflor
    Erhellen sich von oben.
    Luft im Laub und Wind im Rohr,
    Und alles ist zerstoben.

  65. Julius Franzot ha detto:

    “Den Richard lass doch aussen vor,
    Berufung kommt von oben.
    Doch wem die Tat gelingt
    fühlt sich von der Zeit erkoren,
    dem schaue zu, wie er so singt,
    als wär er neu geboren.

    Vergiß den Stolz, die Wahn, das Missgeschick
    von dem, der sich ergeben.
    Betracht von hinten das Genick
    derer, die sich stolz noch wähnen,
    mit Nichts den Geist des Volks gespickt, ´
    nichts ahnend von seim Gähnen.”

  66. La Mula ha detto:

    Das ist noch lange nicht vorüber,
    Ich kenn es wohl, so klingt das ganze Buch;
    Ich habe manche Zeit damit verloren,
    Denn ein vollkommner Widerspruch
    Bleibt gleich geheimnisvoll für Kluge wie für Toren.
    Mein Freund, die Kunst ist alt und neu.
    Es war die Art zu allen Zeiten,
    Durch Drei und Eins, und Eins und Drei
    Irrtum statt Wahrheit zu verbreiten.
    So schwätzt und lehrt man ungestört;
    Wer will sich mit den Narrn befassen?
    Gewöhnlich glaubt der Mensch, wenn er nur Worte hört,
    Es müsse sich dabei doch auch was denken lassen.

  67. Julius Franzot ha detto:

    A proposito di Faust, allora concordi con Marlowe?
    Io sarei tentato di fare altrettanto, me lo sento più vicino, quell’ometto pavido che mendica ore, minuti e secondi, che il vecchio acciecato che, all’ultimo momento si salva con un’azione da poco, per lui, salvando due vecchietti dall’inondazione. Vedi cosa diceva Giovanni Paolo II sull’inferno: “Ci andrà solo chi avrà dedicato tutta la sua vita alle forze del male, con conseguenza, non per azioni puntuali, singole ed affrettate”. Come appunto l’unico spunto positivo del Faust goethiano.
    Certo che ne abbiamo del coraggio a confrontare i Nostri con quelle figure archetipiche!

  68. Julius Franzot ha detto:

    “Das Denken ist heut’ Überfluß,
    der Mammon regelt alles.
    Wenn Mephistopheles den Pferdefuß
    im “Kleinen” 😉 läßt verhallen,
    dann hilft kein Mär, kein Kuß,
    verbindlich reden, nicht nur fort zu lallen.

    Erkenntnis ist ein Widerspruch,
    der in den Kreisen wohnet,
    wo tollkühn sein, gewieft, verrucht,
    ein Ziel ward, um das sich lohnet
    die harten Ketten der Vernunft
    von jeder Überprüfung zu verschonen”

    Nach einem Traum, den ich gerad beschrieben,
    Teil des Romans, den ich am Ausbrüten
    heute Nacht,
    wie gestern Nacht,
    wie in unzähligen Nächten der nächsten Zukunft
    bin.
    Bin ausgelaugt
    wie eine Krähe,
    die das letzte Wasser
    aus ihrem Ast
    mit ihrem Schnabel
    verschlungen hat.

    Und wünsche allen
    eine gute Nacht!

  69. La Mula ha detto:

    Ti prego…stai girando il coltello nella piaga. Il Faust è uno dei momenti topici della mia vita! Con Amleto di Shakespeare era il mio compagno di passeggiate con nonno dall’inizio del Boschetto al Cacciatore e ritorno. Tutto il Faust in tedesco, tutto Amleto in inglese. Nonno parlava 12 lingue. Chiedi a Ponis se non è vero! E per me nonno era un grande e capivo anche senza conoscere le lingue (le ho studiate poi). Avrò avuto dai sei ai 10 anni…però era fantastico. Mi sono abituata alla sonorità delle lingue diverse dalla mia, poi nonno traduceva. E io imparavo.
    Quando stava per morire la ‘badante’ mi ha telefonato dicendomi ‘Delira’. Sono corsa e in realtà stava solo parlando tedesco. Una lingua che aveva imparato a 16 anni per iscriversi al liceo tedesco, sperando che i genitori non andassero mai a parlare con altri (non lo sapevano, il tedesco). E, mica come il figlio di Bossi, s’è fatto tre anni in uno. Ma nonno traduceva anche da qualsiasi lingua in greco antico…
    Serve a qualcosa? Qualcuno direbbe no. A me è servito molto!

  70. Julius Franzot ha detto:

    Sì, d’accordo, per te (come per me) Faust è una figura-simbolo. Ma, allora, perchè hai citato quella frase in cui gli si nega il diritto all’anima (e con cui concordo, se consideriamo il Faust di Goethe)?

    Per me Goethe dà a Faust la massima grandezza (nella piccolezza) quando lo fa umiliare dallo Spirito della Terra (chi siamo noi uomini per tentare di asservirci l’immenso, il “completamente diverso”?). Però Faust è un meschinello quando lascia al suo destino Gretchen, andando a tentare di salvarla quando il suo spirito è ormai “di là”. Il mio romanzo attuale (rielaborazione e continuazione del mio primo) verte invece sul concetto, moralmente neutrale, delle “Mütter” (le idee di Platone), che incontriamo quando meno ce le aspettiamo, nei sogni ed in mezzo al traffico.

  71. La Mula ha detto:

    Ci s’incontra
    e tutto si disperde
    poi si torna
    a un presente
    che si fa futuro
    anche duro
    E’ l’armonia
    di una sinfonia
    che fa parte della vita
    avita
    E le parole
    e i suoni
    le vocali
    le consonanti
    le virgole
    i punti fermi
    i due punti
    il punto e virgola
    i punti esclamativi
    i punti di domanda?
    Altro non sono
    che una coralità
    d’affetto
    nel difetto dell’altro
    che è difetto
    perchè altro
    altro non sarebbe
    nell’uguale
    radice del male.
    Non siamo dei
    ci scontriamo
    c’incontriamo
    ci scambiamo.
    E poi?
    Viviamo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *