13 Agosto 2008

Il futuro del Molo Pescheria (quello del Pinguino): solo per quelli dei maxi yacht?

Lo staff della Gelateria “Il Pinguino” ci ha mandato le foto e il seguente memoriale su quanto sta accadendo sul Molo Pescheria (vedi Google Maps), una delle mete storiche delle passeggiate estive dei triestini. Ovviamente il memoriale è di parte, ma ci pare lo stesso abbastanza interessante per poterlo pubblicare.

IN QUESTE SETTIMANE SI DECIDE IL FUTURO DI QUESTO MOLO. COSA STA SUCCEDENDO?

Da 25 anni questo Molo è un luogo di ritrovo per i triestini di ogni età e possibilità economica, e per i turisti. La gelateria ‘il Pinguino’ offre un servizio popolare e a basso costo. La passeggiata su questo Molo Pescheria (vedi la storia del Molo Pescheria, qua sotto) è una camminata storica per tutti i triestini e per i bambini in particolare, da un quarto di secolo. Ogni estate circa 40.000 passeggeri (turisti e triestini) scendono e salgono da questo Molo sulle barche che lo collegano a Grado, Muggia, Barcola e Grignano (dati 2007, fonte: Apt e Trieste Trasporti).

Tutto questo potrebbe finire.

A settembre 2008 l’Autorità Portuale deciderà se il Molo rimarrà a disposizione del pubblico, come adesso, oppure se dovrà essere chiuso per pochi ricchi.

La Marina San Giusto Spa, una società di proprietà di alcuni potenti cittadini, ha presentato un progetto per rendere questo Molo una zona riservata all’elite cittadina e a pochi miliardari proprietari di maxi yacht. Il progetto ha buone probabilità di essere accettato perchè dietro vi sono i soliti potenti locali, malgrado in Provincia di Trieste esistano già altri due porti per gli yacht (tra cui il celebrato Porto San Rocco) e malgrado questo specchio di mare non sia protetto dalle mareggiate (vedi gli incidenti devastanti alla sinistra di questo Molo dello scorso week-end, uguali a quelli di qualche anno fa, che hanno divelto parte dei pontili). Il risultato finale di questo progetto, se approvato, sarà l’esclusione delle famiglie da quest’area che è l’unica veramente sul mare nelle rive cittadine. La ricchezza di pochi verrà ostentata alla faccia dell’interesse pubblico.

Mentre l’Autorità Portuale sta permettendo già oggi che divieti, reti di recinzione e mega barche chiudano la vista e l’accesso al mare, anche ‘il Pinguino’ chiede che il suo progetto (presentato nel 2002!) venga preso in considerazione. Se il progetto del Pinguino verrà approvato, verranno salvaguardate le linee passeggeri sul mare per Grado, Barcola, Miramare e Muggia e l’area resterà destinata a tutti i cittadini e a tutti i turisti: non a un’elite!!!

PASSA AL ‘PINGUINO’ E FIRMA LA NOSTRA PETIZIONE PER SINDACO E AUTORITA’ PORTUALE

LA STORIA DEL MOLO PESCHERIA, SCRITTA DA QUELLI DE “IL PINGUINO”

IL MOLO PESCHERIA: IL MOLO STORICO DEI PESCATORI, DEL PINGUINO, DEI TURISTI E DELLE FAMIGLIE TRIESTINE

1983
L’area attorno alla Pescheria è infrequentabile: pullula di malviventi, alcoolisti e tossicodipendenti. Enzo Angelini apre la gelateria ‘Il Pinguino’, così cambiando completamente l’area: questo Molo diventa una passeggiata storica per le famiglie triestini e uno dei ritrovi preferiti dai bambini della città. ‘Il Pinguino’ diventa un ritrovo, a basso costo, per turisti e triestini di ogni età.

2000
Dopo anni di assenza, vengono aperte le linee di trasporto pubblico sul mare dei passeggeri tra questo Molo e Muggia, Grado, Barcola e verso il castello di Miramare (Grignano). Migliaia di turisti visitatori di Trieste e provenienti da Grado hanno così scoperto il Castello di Miramare e assaporato una gita nel nostro splendido mare.

2002
Il proprietario de ’Il Pinguino’ presenta il progetto di rifacimento del Molo Pescheria che prevede un investimento di 1 milione e mezzo di euro. Oltre a chiedere la possibilità di avere in affitto per altri 30 anni la gelateria ‘il Pinguino’, il progetto prevede:
– l’attracco per le linee del Golfo verso Muggia, Grado, Barcola e Grignano
– la biglietteria per le linee del Golfo e un ufficio informazioni turistiche
– una Scuola internazionale di cucina e pasticceria
– una pizzeria per i giovani
– negozi

Luglio 2007
La Marina San Giusto Spa, una società per azioni di proprietà dei soliti noti, presenta all’Autorità Portuale una domanda per gestire tutti gli ormeggi della riva destra di questo Molo. Gli ormeggi dell’altra riva, quella sinistra, sono gestiti dalla Marina San Giusto Spa già da dieci anni – avendo fatto sloggiare i pescatori che lavoravano da sempre su questo molo. Questa nuova concessione che viene richiesta vuole far ormeggiare su questo molo dei maxi yacht di pochi miliardari.

6 agosto 2008
L’autorità portuale concede alla Marina San Giusto Spa, per tutta la lunghezza della riva destra del Molo Pescheria, una concessione per l’ormeggio di maxi yacht.
Questa riva verrà recintata dalla Marina San Giusto Spa, e chiusa al pubblico, entro le prossime settimane, come è già avvenuto per la riva sinistra.
Oggi la Marina San Giusto Spa sta sfrattando dal Molo Pescheria l’ormeggio delle linee marittime per i passeggeri che vogliono andare a Grado, Muggia, Barcola e Miramare.
(”Casualmente” in questi giorni la Trieste Trasporti, ex Act, sta valutando di cancellare le linee marittime per sempre).

2009 ?
Scade l’affitto che permette al ‘Pinguino’ di stare su questo Molo.
Dopo aver chiuso l’accesso e la vista del mare per tutti quelli che passeggiano su questo molo (triestini e turisti), la Marina San Giusto Spa spera che il suo progetto per il futuro di questo Molo sia accettato dall’Autorità Portuale.
Il progetto, presentato a agosto 2008 dalla Marina San Giusto Spa, prevede una struttura che sarà destinata ai pochi ricchi della città e agli stranieri proprietari dei maxi yacht ormeggiati sul molo.

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12 commenti a Il futuro del Molo Pescheria (quello del Pinguino): solo per quelli dei maxi yacht?

  1. pierpaolo ha detto:

    leggermente di parte.. interessante soprattutto la parte in cui si riconosce al pinguino la funzione sociale di aver ripulito un area degradata trasformandola in un ritrovo per bimbi feli.

    ma a parte questo se è vero che bisogna trovare una soluzione per i maxi yacht (bene o male sui loro soldini non ci si può sputare su) è altrettanto vero che non si puù rinunciare a degli spazi sul mare ne tantomeno alle linee del delfino verde..

  2. ciars ha detto:

    come al solito mancanza di strategia totale da parte di chi ci governa/comanda; ovvero, come sono compatibili i progetti di città votata al turismo con i rigassificatori? con il metanodotto la cui posa significherà movimentazione dei fanghi del golfo (inquinati da metalli pesanti) per un periodo lunghissimo e quindi l’impossibilità a fruire del mare da parte dei triestini? e i loro soldini se li possono anche infilare da qualche parte poco nobile, se in cambio non gaveremo più i nostri sardoni e i nostri spazi.
    ma poi che vuol dire che bisogna trovare una soluzione per i megayacht? e i trasporti pubblici? e gli spazi comuni? ma a me che me frega de sti megayacht?

  3. michele ha detto:

    vivo in spagna da 8 anni e casualmente oggi ho conosciuto questa web.Ottima sotto tutti i punti di vista.
    Sull’ articolo in questione voglio dire che i maxiyacht avrebbero il loro spazio naturale nel porto vecchio e no nel molo pescheria, ma si sa, per il porto vecchio a trieste, andare alla pagina “no se pol”

  4. enrico maria milic ha detto:

    pierpaolo

    il testo inviatoci dal ‘pinguino’ è ovviamente di parte e evidenzia, in questo senso, come ci siano a confronto degli interessi molto privati (pinguino vs marina san giusto).

    ma è vero che è anche in gioco il futuro di uno spazio pubblico. spazio per tutti o spazio per pochi ricchi non mi sembra una domanda fuori luogo, effettivamente.

    lo spazio per i maxi yacht forse si può trovare altrove perchè il molo pescheria, oggi, è l’unico molo dove ci si può sedere al riparo dal sole sulle nostre rive.

    no?

  5. Fabbss ha detto:

    Scuse’ ma tutto el spazio che xe in Porto Vecio?

    Unbelievable anche che la TT stia pensando de cancellar i collegamenti via mare…

    E in ogni caso, meio gaver 30 fighetti coi loro yachts inquinanti del c***o o el resto del mondo che se godi la passeggiata sul molo?

    Tra l’altro quel progetto del 2002 me sembra figo, una specie de mini Maremagnum…

  6. susy ha detto:

    Cosa ci interessano i maxi yach? Non penserete che portino soldi alla città, solo a coloro ai quali pagano gli ormeggi e poi…
    A prescindere della cifra che è stata investita in un area ben poco protetta da “neverini” ed anche da bora. A parte i fissaggi dei pontiletti. del pontile grosso che ben poco affidamento danno in caso di nubifragi o tornado come è successo. Via i traghetti, via le linee marittime, costipato il centro, ma sì a superstrade che eludono la città. No ad un progetto in auge, credo dal 1900. per una superstrada da Prosecco in centro e del qual progetto ho dovuto tener conto nel 1965 per un apliamento di una casa a Barcola.
    Ma se non abbiamo niente di logico ben venga IL PINGUINO che almeno con un buon gelato ed un panorama splendido ci fa passare la malinconia e allieta i turisti sulle rive quando tutto è chiuso. Ciao

  7. Aron ha detto:

    Da cittadino di Trieste, mi auguro profondamente che l’Autorità Portuale, affidi le necessarie concessioni del molo alla Marina San Giusto!
    In primis, sono assolutamente convinto del fatto, che la suddetta Società, sarà sicuramente capace di riqualificare l’intera zona valorizzandola!
    Già la Marina San Giusto ha dato un notevole contributo sia paesaggistico, che in termini di servizio per i cittadini!!!
    Non credo proprio, che oggi la Marina San Giusto sia un club, riservato ai soli soci. Innumerevoli volte – pur non essendo socio – ho avuto occasione di provare i servizi offerti dalla Marina (gite in barca, aperitivi, cene e feste di gala). I servizi li considero assolutamente buoni e – cosa di non poco conto, con un rapporto qualità/prezzo, assolutamente nella norma!
    Cosa che invece, non posso dire, nel modo più assoluto, riguardo la gelateria “al Pinguino”! Per mia personale sventura, ho avuto modo di avventurarmi in questo locale, un due volte in vita mia! Personale impreparato ed arrogante; servizio pessimo; ambiente squallido (ricorda Portorose anni 80)!!! Insomma, a mio modesto avviso, locale assolutamente mediocre.
    Di conseguenza, ben venga se la riqualifaicazione del molo venga affidata alla Marina San Giusto; in quanto, è risaputo che la Società ha previsto un intervento finanziario rilevante, dando così, dei servizi in più alla cittadinanza e, uno stimolo notevole all’incremento di una certa attività turistica, fornendo così un benefit a tutta la nostra città.
    Concludo sostenendo che tirare in ballo questioni del tipo “potenti cittadini”, “elite cittadina” etc, mi sembra un discorso assolutamente fuori luogo, che denota – a mio avviso – una disonestà intellettuale, rilevatrice, di assoluta banalità e pateticità.
    …..et de hoc satis

  8. apu ha detto:

    posso essere d’accordo sul fatto che il progetto di Marina San Giusto punti a migliorare l’area (hanno dimostrato di saper lavorare bene), ma la mia opinione è che, al di là delle diverse posizioni e della singola questione, è in gioco la fruizione libera delle rive.
    abbiamo sempre meno spazio libero e aperto verso il mare e, ad esempio, non abbiamo una panchina che sia una dove sedersi.
    vi ricordate che una volta si poteva tranquillamente andare sui moli, anche quelli dove ci sono le barche, passeggiare e stare con le gambe a penzoloni sul mare?
    del nostro lungo mare alla fine possiamo utilizzare liberamente solo una piccolissima parte. e anche il porto vecchio non si sa quanto sarà accessibile…
    allora per me il problema non è che gestirà quel molo (ben vengano progetti di miglioramento), ma che libero accesso e libera fruizione ci sarà, senza per forza dover andare a qualche festa, cena, ricevimento seppur ben fatti.
    a quando la concessione a qualcuno anche sul molo audace?

  9. arlon ha detto:

    Eh, le panche i le sega (gran esempio de Civiltà Mitteleuropea!)

  10. pierpaolo ha detto:

    avete visto quanto paga un maxi yacht per il solo ormeggio? 11 € al metro lineare al giorno. mettemoli dappertutto!

  11. enrico milic ha detto:

    pierpaolo,

    in parte e in teoria hai ragione: sono tanti soldi che entrano in città. ma ha senso che tutto il lungomare triestino sia ‘privatizzato’ per far spazio ai mega-yacht? ho qualche dubbio.

    e poi, in pratica:
    mi chiedo quale tipo di imprese ricevano questi soldi dai mega-yacht. che tipo di ritorno diano alla città. che tipo di sviluppo abbiano in mente quelle persone, per il reinvestimento di queste risorse.

  12. pierpaolo ha detto:

    enrico

    il solo ellison paghera da ieri al 12 ottobre 50000 euro solo per l’ormeggio
    i memri dell’equipaggio mangiano e spendono per la città e fanno cambusa per la navigazione (sono in 40).
    leggevo che soltanto per gli addobbi floreali l’anno scorso l’eos (il veliero che c’è in porto vecchio) spese qualche migliaio di euro dalle fioraie nostrane.
    detto questo non credo sia un bene che non rimangano spazi per i comuni mortali che si vogliono fare una passeggiata, ma credo che questo problema non si ponga, il molo audace non lo tocca nessuno e per il resto delle rive non penso che disturbi nessuno passeggiare vedendo quegli yacht ormeggiati.

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