23 Luglio 2008

AAA Avviso ai naviganti

Per quelli che Karadzic aveva solo un sogno, che lo stato islamico mi fa schifo, che in fin dei conti è tutta colpa degli ottomani e, anzi, aspetta che ti scrivo un bel papiro sulle foibe.

Ho trovato il mio cane più o meno un anno fa, a Mostar Est. Ne deduco che sia musulmano.

Il mio cane è musulmano, ma è contento se Calderoli gli porta i maiali in moschea.

Il mio cane è bosniaco, ma se gli spieghi la differenza fra dolma e cevapcici si limita a sbavare.

Il mio cane è ottomano, ma durante Croazia-Turchia s’è addormentato.

Il mio cane è nazionalista, ma impazzisce per le dalmate.

Il mio cane è balcanico, e infatti ha difficoltà a trovare lavoro in Svizzera.

Il mio cane musulmano ce l’ha col Kosovo, perché odia i caroselli di macchine.

Il mio cane balcanico è un tamarro col collare in pelle nera.

Il mio cane bosniaco di Mostar Est, quando abbiamo sconfinato a Mostar Ovest, s’è messo a giocare con un altro cane. Croato.

Il mio cane musulmano non ha bisogno di trovare la Mecca. Gli basta un capriolo.

Il mio cane mostarino si chiama Stari, come il ponte, ma tutti sono convinti che volessi dire Stalin.

Il mio cane bosniaco inseguiva sempre il mio gatto croato di Dignano, e questo forse non è un caso.

Il mio cane islamico non ha ben presente la Carta dei Diritti dell’Uomo

Il mio cane è ottomano, ma l’unico che vorrebbe impalare è il cane del vicino.

Il mio cane nazionalista odia chiunque pisci nel suo bosco.

Il mio cane musulmano non ha alcun dio all’infuori di me.

Il mio cane ottomano a Lepanto non c’era. Almeno credo.

Il mio cane è balcanico, e infatti è un incrocio fra un rottweiler, un pastore tedesco e un chihuahua.

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82 commenti a AAA Avviso ai naviganti

  1. Tadej Murmina ha detto:

    Carissimo,
    c’è un piccolo particolare:
    L’UOMO NON E’ UN CANE.

  2. La Mula ha detto:

    Andrea, grazie. Rispondo solo a te dopo un pomeriggio passato ad evitare di rispondere ad altri.

    Hai avuto le parole giuste per dirlo. E sicuramente bisognava dirlo.

    E aggiungo: il mio (?) cane (è una cagna) è una creatura salvata da esperimenti chimici. E’ di razza purissima perchè sulla razza si sperimenta. La mia (?) cagna se avesse avuto modo di fare una cucciolata aveva già chi in Serbia, a Belgrado, avrebbe preso i suoi cuccioli. Serbi veri, non mafiosi.
    Gente che ne aveva le palle piene di rottweiler, lupi etc. La mia (?) cagna è un beagle. Snoopy. Volevano dei cuccioli che non sanno cosa sia mordere, aggredire.

    LA MIA CAGNA SA CHE L’UOMO E’ UN CANE. Ma sa anche come trattarlo.

  3. pierpaolo ha detto:

    poetico e ad effetto..

    siete tra quelli che festeggiavano mentre i difensori della pace bombardavano belgrado?

  4. furlàn ha detto:

    Mentre tu godevi delle porcherie dell’esercito serbo in Kosovo?

  5. pierpaolo ha detto:

    IO ASSOLUTAMENTE NO
    siete voi venuti a dire che le porcherie le hanno fatte da una parte sola e che una volta dentro karadzic siamo tutti con la coscienza a posto.

  6. enrico maria milic ha detto:

    voi chi, scusa?

  7. furlàn ha detto:

    Lasciando perdere gli “altri”, chiudiamo la discussione per manifesta incomunicabilità, và. Un bel post non meriterebbe alcuna degenerazione.

  8. La Mula ha detto:

    Bravo! Concordo in pieno (e ci aggiungo le porcherie in Bosnia).

  9. pierpaolo ha detto:

    @enrico, furlan

    la manifesta incomunicabilità mi sembra che in questo blog si verifichi un pò troppo spesso, ogniqualvolta viene detta qualcosa che è difforme alle idee comuni.
    scusate, ma con tutta sincerità non credo che la verità sia solo nelle vostre mani e sentirmi dire che: “Mentre tu godevi delle porcherie dell’esercito serbo in Kosovo?” mi offende un tantino

  10. zalzi ha detto:

    beh, ma anche dire che quelli che la pensano diversamente da te, abbiano festeggiato nel vedere belgrado bombardata, non mi sembra il massimo del tatto e della diplomazia…

  11. alessandro ha detto:

    purtroppo le porcherie durante la guerra in jugoslavia erano all’ordine del giorno, quanto alle porcherie dei serbi in kosovo consiglio di analizzare la questione meno tramite tg e giornali e più attraverso fonti influenzate in maniera minore dalle solite logiche atlantiste dei “nuovi hitler”, “boia”, “tagliagole” ecc ecc.
    mi pare evidente che non è in dubbio la condanna (per altro tranquillamente espressa da me compreso davanti ad una tastiera senza aver vissuto un millesimo delle tragedie dei popoli balcanici)delle violenze o genocidi ma lo è l’atteggiamento miope di chi (e non faccio nessun riferimento agli utenti di bora.la) che si ostinano nel vedere nel popolo serbo un fattore negativo di instabilità e barbarie

  12. furlàn ha detto:

    Ammetti che con la tua domanda hai voluto provocare o no? La mia era provocatoria in risposta alla tua, forse ho un tantìn esagerato e nel caso me ne scuso. D’altronde se davanti alle divergenze nessuno fa dei passi indietro si sfocia nei conflitti (verbali). Flessibilità dunque.

  13. pierpaolo ha detto:

    @furlan
    perdonami anche tu se ho esagerato, ma devi ammettere che, se ho esagerato l’ho fatto dicendo che la serbia non è l’unica colpevole e poi ti riporto un paio di frasi scritte qua sopra:

    Per quelli che Karadzic aveva solo un sogno, che lo stato islamico mi fa schifo, che in fin dei conti è tutta colpa degli ottomani e, anzi, aspetta che ti scrivo un bel papiro sulle foibe.

    e poi…

    Il mio cane è musulmano, ma è contento se Calderoli gli porta i maiali in moschea.

  14. alessandro ha detto:

    “Mentre tu godevi delle porcherie dell’esercito serbo in Kosovo?”

    pur conscio che l’imparzialità della fonte è importante, propongo per i sostenitori della teoria “poveri albanesi del kosovo” un contributo da http://byebyeunclesam.wordpress.com/
    è troppo di parte? forse ma vale la pena di prenderne spunto anche perchè i giornali di regime che troviamo ogni giorno il edicola non sono molto più liberi da ideologia…

    “Sui 1.378.000 abitanti del Kosovo Metohija, 461.000 erano cittadini di origine serba. Il censimento effettuato nel 2006 dall’UNMIK ne ha registrati come residenti meno di 100.000, perché gli altri sono stati cacciati dalle loro case, in presenza delle forze NATO appartenenti alla KFOR, ed ora vivono in estrema precarietà nei campi profughi sparsi in Serbia. Dei 55.000 che vivevano a Prishtina prima del 1999, ne rimangono 42. La stessa sorte è toccata a diverse migliaia di croati, rom, gorani (slavi di religione musulmana) ed agli albanesiconsiderati “collaborazionisti” – almeno a quelli non assassinati a sangue freddo dall’UCK, descritto come “senza alcun dubbio, un gruppo terroristico” da Robert Gelbard, inviato speciale del presidente Clinton nei Balcani. Gli schipetari hanno inoltre dato alle fiamme e saccheggiato 148 monasteri medievali e decine di migliaia di case, realizzando quella puliz ia etnica che non era riuscita nemmeno a Mussolini quando si era impegnato a costruire una “Grande Albania”. Il Kosovo è oggi privo di economia. Quel poco che consente la sopravvivenza della popolazione è basato quasi unicamente su traffici illegali. E tutto questo dopo avere ricevuto dall’Unione Europea due miliardi di euro in assistenza dal 1999 ad oggi.”

  15. pierpaolo ha detto:

    per inciso: lo stato islamico non mi fa schifo, mi preoccupa, che è diverso soprattutto quando il leader di quello stato è un terrorista.

  16. apu ha detto:

    anch’io ho evitato di rispondere ad altri. e volevo evitare anche qui dopo un po’…
    grazie andrea.

  17. alessandro ha detto:

    le porcherie le fecero i cattivi serbi? come mai l’onu stigmatizzò la strategia dell’uck?

    In una intervista al Corriere all’inizio del 2008 Miodrag Lekic, ambasciatore di Jugoslavia a Roma durante i bombardamenti della Nato in Serbia, ha ricordato che i guerriglieri dell’Uck erano allora, nel giudizio dell’Onu, terroristi. È vero. Il 31 marzo del 1998, un anno prima dell’incontro di Rambouillet, il Consiglio di sicurezza dell’Onu approvò la risoluzione n. 1160 con cui viene condannato sia l’uso eccessivo della forza da parte della polizia serba, sia tutti gli atti di terrorismo dell’Esercito di Liberazione del Kosovo (Uck). Sappiamo che gli americani «non parlano con i terroristi» e che non smettono di ricordarcelo ogniqualvolta qualcuno sostiene che il dialogo con Hamas potrebbe essere utile alla soluzione dell’imbroglio israelo- palestinese. Ma in quella occasione vollero che l’Uck venisse a Rambouillet e diventasse il legittimo interlocutore della diplomazia internazionale.

  18. enrico maria milic ha detto:

    pierpaolo,

    non credo che molti degli autori di bora.la passino per ortodossi amici della verità precostituita. vedi per esempio le posizioni di molti autori sull’indipendenza del kosovo che, a qualcuno, sono apparse troppo filo-serbe.

    ma comunque questo “voi”, che tu usi, è fastidioso.

    perchè le uniche opinioni di cui mi prendo la responsabilità sono le mie e quelle che esplicitamente sostengo. e penso valga per molti altri che scrivono e commentano qua.

    ciao

  19. alessandro ha detto:

    l’atteggiamento di “preferisco non rispondere o ho evitato di farlo” a cosa è dovuto? la sopracitata “manifesta incomunicabilità” credo che si manifesti a volte anche nel’evitare il confronto partendo da (non sarà questo il caso…)una supposta superiorità morale del tipo: “come posso commentare e discutere con chi pensa di riconsiderare la faccenda al di là dell’idea Karadzic boia?”

  20. pierpaolo ha detto:

    uso il voi perchè è tutto l’andazzo che è per me fastidioso. ed è la VOSTRA presunta superiorità morale che mi infastidisce (come dice alessandro) la quale si manifesta in più campi (vedi le frasi ironiche sulle foibe su calderoli ecc. ecc….)

  21. pierpaolo ha detto:

    e a proposito di ironia e sfottò..

    hai mai sentito qualcuno dire o far capire che karadzic aveva solo un sogno o che lo stato islamico fa schifo?

    rispondi con que toni a chi provoca davvero..

  22. alessandro ha detto:

    “per inciso: lo stato islamico non mi fa schifo, mi preoccupa, che è diverso soprattutto quando il leader di quello stato è un terrorista.”

    condivido la preoccupazione (non per la islamofobia con cui i media vogliono farci avvicinare a Washington e alla folle idea dello scontro di civiltà tipo Huntington) soprattutto perchè gli USA, i quali si presentano paladini della lotta all’integralismo islamico, hanno riconosciuto in fretta e furia uno Stato palesemente islamico proprio nel cuore dell’Europa mentre contestualmente SOLTANTO 4 PAESI dei 50 che fanno parte della Conferenza islamica hanno fatto altrettanto. Veramente strano! A questo punto è evidente che in palio c’è molto di più del principio di autodeterminazione.

  23. alessandro ha detto:

    preciso che io non ho detto a nessun utente che pecca di “superiorità morale”. preciso che è un atteggiamento vastamente riscontrabile ma non l’ho riversato su nessun utente

  24. furlàn ha detto:

    Non posso fare l’elenco dei serbi a cui mi sono sentito moralmente vicino, ma state certi che Karadzic non è tra quelli, non c’è nemmeno quel signore strapagato miliardi per giocare nel nostro campionato e che esprimeva solidarietà all’amico tigre-tagliagole.

  25. vorrei chiedere ai difensori del tagliagole Karadzic’ dov’erano mentre Vukovar veniva rasa al suolo e Sarajevo assediata.

  26. Furlàn, parli di Sinisa l’amico di Arkan?

  27. pierpaolo ha detto:

    “vorrei chiedere ai difensori del tagliagole Karadzic’ dov’erano mentre Vukovar veniva rasa al suolo e Sarajevo assediata.”

    E DAGHE…

    DIMMI I NOMI DEI DIFENSORI DI KARADZIC!

    e se mi annoveri tra quelli dimmi da cosa lo deduci per cortesia..

  28. furlàn ha detto:

    Federico: non volevo fare nomi 😉

  29. alessandro ha detto:

    Quanto a Sarajevo (sempre con l’umiltà di chi non sa) ho trovato questo contributo da un intervento di IVAN PAVICEVAC: “Tra i pochissimi a testimoniare che, in realta’, la citta’ era tragicamente divisa in due piuttosto che “assediata” (o “doppiamente assediata”, secondo Tommaso di Francesco), c’erano alcuni nostri amici e compagni. Tra questi Manuela Marianetti e Maurizio Caldarola, che si offrirono anche di fare da “scudi umani” in caso di bombardamento su Pale.”
    Su Vukovar come su altre questioni non ho nulla da dire anche perchè il pericolo è quello di fare una lista degli eccidi, contare i morti e poi vedere chi è il peggiore. io credo solo che il presunto assedio di Sarajevo o l’episodio di Vukovar siano purtroppo azioni nel contesto di una guerra che ha visto il lato più feroce dell’uomo. Come si fa a ricordare Vukovar e poi sorvolare sulle operazioni “Tuono” e “Lampo” o sugli attacchi alle colonne indifese dei profughi delle Krajne?

  30. enrico maria milic ha detto:

    boh

  31. La Mula ha detto:

    Io chiedo scusa, ma chiederei pietà per i miei occhi.

    Il presunto assedio di Sarajevo? Ho letto e riletto, fatico a farmene una ragione. Presunto? Mah. Continuo a dispiacermi per anni e anni di lavoro con il Manifesto (e quindi con Tommaso Di Francesco) e con Liberazione con la certezza ormai quasi assoluta che nessuno ha mai letto nulla.

    Provo a riportare la discussione su altro binario, senza grandi speranze.

    Nella defunta Jugoslavia allora come oggi i poteri mafiosi hanno giocato un ruolo non da poco. A fronte di eserciti regolari (l’Armjia dissolta e riposizionata- oltre che, in seguito, affamata) hanno operato bande criminali supportate da governi guidati da criminali. Criminali erano, sono stati e restano.

    Ristic, il fantastico regista belgradese capo del meraviglioso partito della limpidissima Mira Markovic ved. Milosevic, in un’intervista con me ha sostenuto nel 1996 che la gente della Serbia (ma credo valesse per la Jugoslavia in genere) era divisa da una linea orizzontale. Sopra c’erano gli onesti, sotto i disonesti. E aveva ragione, solo che il suo punto di vista su ‘sopra e sotto’ era opposto al mio.

    Il formidabile Kostunica -uomo di rara cristallinità e trasparenza- nel suo bunker vicino a Trg Republika, sempre nel 1996, ha sostenuto che Seselj era un nazionalista moderato pavido (da qualche parte ho ancora la registrazione). Quando divenne presidente quell’intervista riapparve solo su Il Diario, perchè gli Stati Uniti e a coda l’Italia (al solito) avevano deciso d’aver trovato l’uomo nuovo e non si poteva sputtanarlo.

    Da qualche parte dovrei ancora avere gli articoli scritti sulla Republika Srpska per Liberazione. O quelli sulla vendita di gasolio da parte serba per i tank croati su Narcomafie o quelli sugli affari tra serbi e kosovari prima della guerra. E anche tanti altri che, se scavo nella memoria, mi verranno sicuramente in mente.

    Ma adesso mi viene in mente solo che documentare, raccogliere, andare e venire, intervistare ecc. è un inutile gioco retorico. Chi vuole si tenga il nazionalismo ben stretto tra le gambe, si cammina male e non si procede veloci. Chi vuole si tenga pure i presunti assedi, le grandi verità, il bianco e il nero, il giusto e il ‘torto’.

    Parlo una lingua diversa per cui non capisco. Io conosco il senso di una parola, guerra, e quello di altre due parole, vittime e carnefici.

    Serbi, bosniaci, croati sono stati vittime di una guerra che ha avuto dei carnefici. E dei complici dei carnefici. Ma carnefici sono e carnefici restano, senza attenuanti.

    Qualcuno l’ha visto il documentario BBC sull’ascesa al potere (casuale) di quel citrullo di Milosevic a Kosovo Poljie? Ossia l’ascesa al potere della deliziosa Mira e delle sue mafie? E’ solo l’indolore ripresa di un inizio di tragedia…

  32. Totalmente d’accordo con LA MULA

  33. alessandro ha detto:

    ho scritto “presunto” perchè io a sarajevo non ci sono mai stato e nonostante la giusta prudenza per fonti troppo di parte (questa volta ho pescato a sinistra), non me la sento di sbugiardare i vari tommaso di francesco o chi a sarajevo, al contrario di me c’è stato. se poi la mula ha una esperienza diretta e conosce queste persone…grazie del contributo (senza ironia); la conoscenza si basa anche sul confronto.

  34. Tadej Murmina ha detto:

    io mi sento dalla parte dei serbi…o è un reato?
    Se è un reato per favore potete denunciarmi.
    Non hanno potuto realizzare uno stato che unificasse tutti i serbi..perchè?
    Sono stati cacciati a massacri da Knin, dal Kosovo,la repubblica srpska non può autodeterminarsi e annettersi alla madrapatria,nel montenegro il 40 per cento della popolazione è serba,ma deve soggiacere ad uno stato il cui presidente è sotto inchiesta della DDA di bari.
    Secondo me ci sono analogie anche con la cacciata degli italiani dall’Istria…i serbi stanno vivendo la stessa situazione.
    perchè questo odio verso la Serbia?

  35. Tadej, IO mi sento dalla parte dei serbi, dei croati, dei musulmani, di tutti quelli che hanno patito per questa guerra. TU INVECE TI SENTI DALLA PARTE DEL TAGLIAGOLE KARADZIC. Questa e’ la differenza.
    E hai in corpo tanto odio per l’Islam quanto basta per rendere ogni confronto con te inutile.

  36. Tadej Murmina ha detto:

    Va bene..sono contento….continuiamo a tirare qualche altra d’alemiana bomba all’uranio sulla serbia così moriranno tutti e non daranno più fastidio a nessuno.

  37. Tadej Murmina ha detto:

    X la Mula..
    tu dicendo che scrivi per il manifesto e per liberazione…vuoi dare lezioni di democrazie o mafie con i tuoi sermoni a chi?
    i paesi dell’est compresa la jugoslavia sono stati in mano appunto a governi comunisti illegali di stampo mafioso mai eletti che sono stati le cause di tutti i mali e i morti e tu candidamente dai lezioni da pupilti che sostenevano e sostengono ancor oggi certi regimi………………..su via!

  38. giorgio ha detto:

    grazie Andrea, di ciò che hai scritto all’inizio,
    a mio parere, però, quasi tutti i commenti si trovano un paio di metri più in basso.
    Non reggo tutti questi …voi…noi…tu…io
    buonanotte

  39. Giusto, è stato un noto comunista jugoslavo a definire il mafioso Mangano un eroe…

  40. La Mula ha detto:

    Tadej datti una calmata. La vita senza guerre è, per motivi che è inutile spiegare, lunga. Punta sugli Stati Uniti, magari un’altra ce la rifilano. Abbi fede, anche serbortodossa. Magari funziona (per te non per me). Io senza guerre vivo benissimo, compatibilmente al contingente. Che è pur sempre meglio di una guerra

    Ps: l’ora è tarda e l’età avanzata. Mi dite a che nazione appartengo? Mi sembra una domanda ‘essenziale’, però ci dormirò sopra e ve lo saprò dire domani. Domani è un altro giorno.

  41. io mi sento apolide. e lo spirito di appartenenza e i cosiddetti “valori identitari” li vedo come qualcosa di tribale.

    Concetti come “identità nazionale” o “sentimento nazionale” sono totalmente vuoti e fallaci. Quale sarebbe questa “identità” che accomuna me e un Provenzano? Nessuna. Quale “sentimento” comune dovremmo avere io e un Riina?

  42. Tadej Murmina ha detto:

    X federico..
    chi non ha identità alcuna e quindi valori da trasmettere ai posteri che uomo è?
    Se nella storia tutti fossero stati senza un fine nella vita, non sarebbero esistiti i vari Cicerone,Dante,Leopardi..ecc….
    quanto ai mafiosi non c’è nulla da spartire con loro perchè molti marciscono in galera o sono morti o moriranno ammazzati…mentre noi abbiamo la possibilità di elevarci.
    Poi ti aggiungo che avere una identità forte come ce l’ho io mi ha tenuto al riparo da qualsiasi droga,depressione…disfattismo che sembrano travolgere molti giovani oggi.

  43. furlàn ha detto:

    Scusa se mi intrometto:
    1) Avere un’identità -> avere valori da trasmettere mi sfugge come implicazione logica.
    2) Avere un’identità per me è avere un nome e un cognome. Dragan Dabic non ha niente da insegnarci sulla capacità di avere e mantenere una identità.
    3) Poi i valori sono una delle cose più soggettive che esistono. C’è chi ha come valori la famiglia, il lavoro, la casa, i soldi, il sesso, la patria, l’uguaglianza, la libertà, la cultura, le ampolle del dio po, la resistenza e l’irredentismo. Ognuno le classifica, le aggiunge le toglie come gli pare nel rispetto degli altri individui.
    4) Volete che vi dica il nome di qualche croato, bosniaco, kosovaro che mi stanno sulle balle? Ce ne sono quasi sicuramente perchè l’idiozia, grazie a Dio, è distribuita tra gli uomini in maniera pressochè uniforme. In mezzo alle guerre ci trovi tutto il peggio che l’umanità riesca ad esprimere.
    6) Sicuramente esistono serbi degni di ammirazione. Non mi piacciono gli individui che si vogliono portar dietro le istanze di tutti i serbi perchè questo vuol dire scambiare le persone per pecore.
    7) Make love.

  44. Tadej Murmina ha detto:

    identità = avere nome e cognome.
    Ma se ti chiami Paolo Rossi, Mohammed Aziz o Dragan Dabic..se mi permetti di dire ognuno di questi nomi implica a quale popolo tu appartieni e quindi quale è la tua identità. Poi se tu la rifiuti la tua identità è una questione personale, non generale.

  45. I valori che ho da trasmettere – e non solo ai posteri – non hanno NIENTE a che fare con la mia nazionalità.

    I valori in cui mi identifico sono i valori dell’etica intuizionistica di Immanuel Kant. Leggiti LA CRITICA DELLA RAGION PRATICA e LA RELIGIONE ENTRO I LIMITI DELLA SOLA RAGIONE e poi ne parliamo.
    Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me: questi sono i miei valori.
    Ma sono valori che possono trovarsi in qualsiasi luogo, in qualsiasi tempo, in qualsiasi individuo, in qualsiasi nazione.

    AGISCI IN MODO TALE CHE LA MASSIMA DELLA TUA AZIONE SIA ESTENDIBILE A LEGISLAZIONE UNIVERSALE.

    All’uomo non serve altro che l’IMPERATIVO CATEGORICO kantiano, che non va neanche “trasmesso”, ma va trovato dentro ogni uomo, col metodo INTUIZIONISTA.
    Si da il caso che questo IMPERATIVO in Riina non ci sia stato, in Borsellino sì. Eppure sono entrambi italiani, anzi entrambi siciliani. Come a mettiamo con la BALLA dei “valori identitari” e del “sentimento nazionale”?

    Anch’io ho una forte identità: quella mia personale e dei miei valori MORALI. Tutto il resto sono bluff.
    La tua identità ti porta invece al nazionalismo, all’odio dell’islam ad esempio, contrario al mio imperativo morale. E’ peggio di una droga. Dici che tutto ciò ti tiene lontano dalla depressione? Il nazionalismo è di per sé depressione. Solo un depresso, infatti, può pensare che la sua nazione sia migliore delle altre. Solo un depresso, infatti, può pensare che la sua nazione sia più importante delle altre. Solo un depresso, infatti, può pensare che siano nazioni superiori e nazioni superiori.

  46. Furlàn, ti quoto quasi al 99,99%. Del resto, io non condivido al 100% nemmeno me stesso… :-)))

  47. Tadej Murmina ha detto:

    vedi tu come tutti coloro che hanno una formazione marxista mi metti in bocca delle parole che io non ho mai detto.
    Trovami una frase nella quale dico che una nazione è superiore ad un’altra.
    Io dico tutti i popoli hanno diritto all’autodeterminazione.
    Tutti hanno diritto ad essere indipendenti,ma con condizioni giuste.
    Tutti devono essere amici di tutti i popoli,ma ognuno padrone a casa sua.
    Quando io vado all’estero rispetto qualsiasi usanza di quel popolo ed esigo la stessa cosa quando sono a casa mia.
    Poi i piccoli insulti come depresso mi fanno un baffo!

  48. Tadej Murmina ha detto:

    i valori da trasmettere ai posteri sono importanti perchè sennò troppi stalin,polpot,hitler…i vostri odiati karadzic nasceranno ancora!
    I valori della nostra terra rappresentano una storia di 3000 anni
    e non si cancellano con un libercolo di filosofia.

  49. Già quando dici “ognuno padrone a casa sua” sottintendi che la TUA nazione è più importante di quella altrui.
    Poi mi dai del marxista… alla faccia! Ti ho parlato di KANT, mica di Marx! Se proprio lo vuoi sapere sono di formazione humiana (e fu proprio Kant a dire che Hume fu colui che ebbe il merito di svegliarlo dal “sonno dommatico”).
    Tornando a “casa mia”, limitati alla tua proprietà privata: il suolo terrestre non è proprietà privata, è di tutti.

  50. Tadej Murmina ha detto:

    Dio ha assegnato ad ogni popolo una sua terra. La mia patria cioè la terra dei padri ha specifiche caratteristiche da 3000 anni e non intendo essere cacciato da qui come certe teorie mondialiste e terzomondiste peraltro assolutamente minoritarie vogliono affermare.
    Se il suolo terrestre è di tutti perchè io e la mia famiglia non possiamo tornare nella natia Aidussina?
    Perchè mio nonno fu domobrano?
    Vedi che voi marxisti siete una contraddizione vivente e nessuno vi segue più!

  51. Trasferisciti e vedrai che nessuno ti impedirà di tornare.
    Dio ha assegnato una terra? E se uno in Dio non ci credesse come la mettiamo?
    Tu non vuoi essere cacciato dalla tua terra? Forse c’è qualche islamico che ti ha minacciato? Io nella mia terra ci vivo bene e notando che c’è posto e benessere per altri apro la porta a chi vive in posti in cui si sta peggio. Il loro arrivo e la loro presenza mi arricchischino perché mi fanno conoscere lingue, culture e prelibatezze gastronomiche che altrimenti mi sarebbero sconosciute.
    Aridaje con marxista…

  52. Tadej Murmina ha detto:

    Si vede che non conosci che clima si vive in Slovenia.
    Se tornassi ad Aidussina (Castra maior ad flumen frigidum):
    1 il nostro appartamento (in centro storico piazza Tito vicino alla casa di Veno Pilon non so il nome precedente perchè mia nonna è morta..mia mamma ha cancellato quella storia ed ha 70 anni)c’è una specie d’ufficio pubblico.
    2 se chiedessi la cittadinanza slovena, non me la darebbero.
    3 non parlo sloveno anche se sono più sloveno di molti altri,ma fedele all’Italia che appunto ci ha dato un po’ di benessere.
    4 ci sono le organizzazioni dei combattenti ecc…che dovrei nascondere la mia verità.
    5 sono andato in comune una volta. Quando ho chiesto,con una ragazza che mi faceva da interprete, notizie sull’anagrafe e sul catasto,mi hanno risposto
    che queste seccature erano state risolte 60 anni fa e se volevo comprare casa…ci sono le agenzie.
    Io voglio tornare con la dignità di cittadino del posto, non come straniero che ha comprato casa dopo che la sua gli è stata sottratta…ma tu queste cose non puoi capirle…sei parecchio limitato e fondamentalista.

  53. Io queste cose non le posso capire? Sai quante persone conosco che hanno dovuto abbandonare la Bosnia? E quelle che conosco sono sia serbe, sia croate che musulmane. Queste ultime sono vittime del “sogno serbo” di Karadzic che tu hai avuto il coraggio di esaltare.
    Le stesse persone mi hanno parlato degli anni della loro infanzia in Jugoslavia, dove non hanno avuto condizioni economiche migliori di quelle che ho avuto io ed altri milioni e milioni di italiani.
    Ti ricordo che negli anni ’80 la Slovenia aveva un PIL/pro-capite più alto di quello delle regioni del sud d’Italia.
    Per il resto, conosco una famiglia che è tornata a vivere in Slovenia senza problemi… in base a quello che hai scritto il fondamentalista sei tu.

  54. Pierpaolo, mi spieghi perché ti preoccupa uno stato islamico? Che differenza c’e’ con uno stato integralista cattolico come il nostro o come Polonia e Croazia? Non vedo nessunissima differenza francamente.

  55. zalzi ha detto:

    @ tadej

    Zakon o državljanstvu Republike Slovenije (legge sulla cittadinanza)

    http://www.uradni-list.si/1/objava.jsp?urlid=200724&stevilka=1211

  56. Tadej Murmina ha detto:

    Andatelo a dire ai 18000 “jugoslavi” cancellati in slovenia

  57. Tadej Murmina ha detto:

    Quando a capodistria ancora vengono negate le carte di identità bilingui e il 14 settembre si terrà la manifestazione ultranazionalista in ricordo dell’annessione del litorale.
    Le lezioni sulla Slovenia non potete certo darle a me che la conosco nelle virgole.

  58. zalzi ha detto:

    ti riferisci a me? non do lezioni a nessuno io.
    io ho da sempre anche la cittadinanza slovena e conosco la legge a riguardo. ti ho fornito il link nel caso la volessi richiedere.
    visti i presupposti, concordo sul fatto che non hai grosse possibilita’ di ottenerla.

  59. La Mula ha detto:

    Trieste, al solito, non vale nemmeno una messa. Che palle! E dire che il tema proposto da Andrea non era niente male.

    Un caro saluto al 98% di Federico di cui condvido il 95% (di me neanche il 90%) 🙂

  60. @Tadej: cambi continuamente discorso. Non vorrei fossi come coloro che cercano di gettare fango sulla Resistenza esagerandone le colpe e parlandone in modo “assoluto”. Ovvero, non contestualizzandole e non relativizzandole all’azione di alcune persone. Ovviamente da condannare.

    Allo stesso modo parli ad esempio dei “cancellati”. E’ un gravissimo torto, ma dobbiamo forse gettar fango su TUTTA la Slovenia e su TUTTI gli sloveni per colpa dei “cancellati”? E’ una colpa assoluta secondo te?

    Idem quando parli del comportamento verso i domobranci. Oggi, a distanza di 60 anni, dobbiamo riconoscere che nella RSI e e tra i domobranci, ad esempio, c’erano persone in totale buonafede. Ma erano l’eccezione o la regola? Erano l’eccezione. Le direttive di domobranci e RSI non erano assolutamente in buonafede!

    Analogamente, tra i Partigiani c’erano persone in totale malafede. Ma erano l’eccezione o la regola? L’eccezione.

    Dopo tanti lustri dobbiamo parlare senza tabù dei partigiani colpevoli e dei repubblichini/domobranci in buonafede, ma questo non cancella il GIUDIZIO STORICO E MORALE: chi stava coi Partigiani lottava per la LIBERTA’ e la GIUSTIZIA SOCIALE. Chi stava coi repubblichini e coi domobranci lottava per un modello di società basato sull’odio RAZZIALE e sulla società gerarchizzata e militarizzata. C’era gente in buonafede? Certo: c’era chi credeva cmq di stare dalla parte giusta, perché credeva in ideali che per me sono DIS-valori, ma per loro erano valori, come ad esempio la difesa dei confini nazionali, ecc. ecc.
    Oggi abbiamo il dovere di dire la verità e di riconoscere la buonafede a chi era in buonafede, ma di fronte al revisionismo storico, di fronte al razzismo, di fronte all’odio nazionale… BANDIERA BIANCA MAI!
    Di fronte a chi strumentalizza le foibe per trasformare i carnefici (i fascisti) in vittime il giudizio morale e storico deve essere assoluto. Parliamo degli innocenti infoibati, degli innocenti esodati, dei crimini dei titini, delle colpe dei partigiani, ma in NESSUN MODO dobbiamo capovolgere la storia, in nessun modo dobbiamo dare medaglie d’oro a chi ha ricoperto importanti incarichi nella RSI o tra ustas^a e domobranci, perché chi ricopriva alti incarichi in buonafede non era e non poteva essere. Invece abbiamo assistito a medaglie d’oro date senza nessun criterio. Basta essere stati infoibati per prendere una medaglia. Se fosse stato infoibato Hitler avremmo dato la medaglia anche a lui?
    Questo criterio non lo posso tollerare, perché chi si è ricoperto in vita – direttamente e/o indirettamente – di crimini feroci NON può essere decorato!
    Ma in un secolo in cui abbiamo assistito alla beatificazione di Stepinac ed Escrivà niente ci può più sorpendere…

    @Pierpaolo: a proposito di Stepinac ed Escrivà… erano islamici?

    @La Mula: se ho ben capito “mi sa” che ci siamo conosciuti 7 anni fa al Tommaseo a Trieste. Stavi facendo un reportage per Il Manifesto riguardante i serbi di Poz^arevac che vivono in Italia. E se non sbaglio sei mezza romana pure tu… Un salutone al 100% 🙂

  61. La Mula ha detto:

    Per quelli che… pare l’abbia tradito Mladic. Bella gente

  62. niko ha detto:

    Non sono 18.000 adesso sono rimasti in pochi , gli altri si sono regolamentati (avevano tempo, bisognava solo accettare che la Yugoslavia non c’e’ piu’, negli ultimi anni lo hanno capito e non si illudono piu’ che un nuovo Tito (o partito toltalitarista)la ricomponga. Dei 200.000 “non -Sloveni (ossia nati nelle altre repubbliche) residenti nel 1991 nella Slovenia la stragrande maggioranza ha subito optato per la cittadinanza slovena solo i “piu’ duri e puri” hanno continuato con il sogno Yugoslavo. Ci sono stati poi degli sbagli ecc. e questi devono essere risarciti.
    Gli alti invece che hanno continuamente strumentalizzato questo problema e usato per fini politici credo che devono solo sprare che l’esrema sinistra vinca alla grande (piu’ del 50% dei voti) per poter ottenere qualcosa.
    Tadej hai per caso letto un’po’ troppo Dnevnik?

  63. niko ha detto:

    Tadej perche’ tutte queste falsita’, perche’ tutto questo rancore?
    “Quando a capodistria ancora vengono negate le carte di identità bilingui” – nelle zone bilingui e’ d’obbiligo la carta d’identita’ bilingue, ma e’ molto probabile che sei venuto ad abitare a Kp da poco e percio’ non conosci ne la storia ne la giuristizione ne la zone dove devono essere emesse le carte d’identita’ bil.
    Ciao
    lp

  64. Tadej Murmina ha detto:

    a Niko.
    No io non abito a Capodistria…semmai la mia aspirazione sarebbe un giorno di tornare ad Aidussina…….
    Carissimo in questi giorni a Kp sono state rilasciate carte d’identità non bilingui e molti hanno protestato ed è stato interessato il ministero degli interni che fa orecchie da mercante come sempre.
    Quindi come vedi io non scrivo mai falsità.
    Poi lungi da me l’essere un fautore della federativa jugoslavia..leggiti tutti i miei interventi precedenti.

  65. Tadej, dei 2/3 di studenti islamici non favorevoli alla guerra che ne facciamo?
    Vedi, sei come quelli che condannano TUTTI i domobranci, anche quelli in buonafede. Tu, allo stesso modo, condanni – PREGIUDIZIALMENTE poi, perché nulla ti hanno fatto – tutti gli islamici.
    E non cambiare continuamente discorso.
    Vedo che hai abilmente glissato riguardo al PIL sloveno durante Tito…

  66. pierpaolo ha detto:

    “Pierpaolo, mi spieghi perché ti preoccupa uno stato islamico? Che differenza c’e’ con uno stato integralista cattolico come il nostro o come Polonia e Croazia? Non vedo nessunissima differenza francamente.”

    non te rispondo, troppo ridicola l’affermazione…

  67. Tadej Murmina ha detto:

    a Federico
    allora non leggi bene quello che scrivo…mio nonno fu domobrano..di lui non si seppe più nulla se non la certezza che era morto…la famiglia di mia nonna fuggì da Aidussina….te lo devo riscrivere….
    il pil sloveno con Tito,ma ti rendi conto che in quel tempo non potevi nemmeno aprire una panetteria privata per esempio, non potevi avere proprietà privata…ma di che stai parlando!

  68. furlàn ha detto:

    A quando un bel post su Miss Topolini?

  69. @pierpaolo, verissimo, affermazione ridicola: in Truchia, stato a maggioranza islamica, il premier finisce sotto processo per “attività anti-laica”. In Italia per la stessa attività dovrebbero finire sotto processo non solo il premier, ma quasi tutti gli uomini politici, sinistra compresa. Ma se anche fosse c’è il LODO…

    @tadej: massimo rispetto per tuo nonno, ma non è vero che in Jugoslavia non si potessero aprire panetterie. Alla fine degli anni ’70 ci furono molte riforme e chi voleva, ad esempio, poteva aprire bar ed altri esercizi commerciali privati, quindi smettiamola coi luoghi comuni, per favore.

  70. Tadej Murmina ha detto:

    Federico
    negli anni 80 in jugo c’era una notevole inflazione e penuria di beni di prima necessità….ho qui sulla mia scrivania una banconota col testone di tito da 5 miliardi di dinari!

  71. parli della fine degli anni ’80. io parlavo della fine degli anni ’70.

  72. Tadej Murmina ha detto:

    Con questi anni ’70….sei nostalgico
    di Zeljeznicar Sarajevo-Radnicki Nis o piuttosto Vardar
    Skopje-Velez Mostar telecronista Bruno Petrali….Sergio Tavcar e Sergio Vidrih
    io ero un esperto di calcio jugoslavo alla fine degli anni ’70

  73. Tadej Murmina ha detto:

    Io ero tifoso della Crvena Zvezda.

  74. Io non posso essere nostalgico perché non c’ero, ma il 95% delle persone dell’ex-Jugoslavia che ho incontrato lo sono.

  75. Tavcar però me lo ricordo su Tv Koper/Capodistria, che si vedeva anche a Roma, poi “sfrattata” da un noto figuro… 🙂

  76. furlàn ha detto:

    Tutti si ricordano Tv Koper/Capodistria e se sei un appassionato di calcio la benedici ogni mercoledì di coppa. Assieme a un’altra tv slovena 😉

  77. furlàn ha detto:

    E Radio Koper/Capodistria mi dà la sveglia ogni mattina con il suo notiziario.

  78. Tadej Murmina ha detto:

    Federico
    Tavcar ancora c’è….col basket….”dalla lunetta mano quadrata Radovanovic”…..anche Bruno Petrali è vivo a Fiume credo ed ha 83-84 anni.

  79. Tadej Murmina ha detto:

    anzi, guardala live…tv koper capodistria…si vede benissimo..forse quando ci sono le partite è criptata perchè non hanno i diritti in internet,ma i telegiornali e tutto il resto si dovrebbe vedere.

  80. Muli, io vivo a Roma… a Trieste ci vengo una volta al mese per lavoro. Anche se ci ho vissuto 6 anni. Bellissimi.

  81. Tadej Murmina ha detto:

    ma sul sito http://www.rtvslo.si/capodistria la vedi in ogni parte del globo

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