10 Luglio 2008

Paralisi politica anche a Klagenfurt

Inaspettatamente Gabi Schaunig, presidente dell’ SPOE in Carinzia e “vice” di Jörg Haider si è dimessa da tutte le cariche politiche. In un’intervista dichiara, dopo anni di lotta all’interno della coalizione (BZOE-SPOE), di essere stufa della “mancanza di cultura politica di Haider”, che governa solo assieme ad una ristretta cerchia di amici privati e sperpera denaro pubblico per la sua immagine personale.
Haider stesso viene intervistato dalla Kleine Zeitung e dichiara che Frau Schaunig fin dall’inizio, quando aveva raccolto l’eredità politica di Ambrozy (con cui i rapporti erano buoni), aveva fatto della guerra a Haider una questione personale, con ostruzionismo degno di miglior causa. L’ SPOE di Schaunig aveva de facto, secondo le parole di Haider, paralizzato la coalizione del Land.
Schaunig si lamenta inoltre di essere stata insultata da Haider. Lui: “mi ripugna l’idea di insultare una donna”. Al che la Kleine Zeitung risponde chiedendo se “Rote Quackente” (anatra starnazzante rossa) fosse stato o no inventato dal BZOE. Cambia discorso.
Per noi questa crisi politica in Carinzia, che è difficile vedere disgiunta da quella a Vienna (Schaunig era sulla linea di Gusenbauer, che ora è considerato nel suo stesso partito come uno, beh, insomma…, non proprio all’altezza) rappresenta un momento d’incertezza sulle sorti dell’Euroregione. Ricordo di aver scritto due anni fa a Gabi Schaunig, chiedendole come avrebbe proseguito con l’ Euroregione in caso di una sua elezione. Mai ricevuto una risposta. Comunque il suo partito, SPOE, non ha mai considerato l’ Euroregione come una cosa di cui occuparsi seriamente.
La giunta regionale carinziana è stata rimescolata, inserendo tre nuovi assessori dell’SPOE.
Ora è aperta la competizione per chi sfiderà Haider alle prossime elezioni regionali. Avrebbe dovuto farlo Schaunig, ma le possibilità di vittoria erano minime. A me sembra comunque problematico per una donna arrivare a Landeshauptmann in Carinzia, paese di Machos e di politica fatta all’osteria con una bella giacca folkloristica, alla domenica dopo la Messa, mentre la moglie cucina.
Particolari su Kleine Zeitung.

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4 commenti a Paralisi politica anche a Klagenfurt

  1. furlàn ha detto:

    Questi articoli mi paiono veramente interessanti. Keep up the good work!

  2. Luciano ha detto:

    Peccato che la Schaunig si sia ritirata. Anche se ad alcuni potra’ essere sembrata controversa, mi pare che abbia spesso cercato un contatto diretto con l’elettorato (almeno piu’ diretto che non i politici italiani). Adesso rimane da vedere che dirittura prende la situazione in Kaernten/Koroška nel prossimo futuro…. Tra le prossime elezioni slovene e quelle austriache, con pure quelle regionali carinziane il quadro potrebbe variare molto….

  3. Julius Franzot ha detto:

    @Luciano. In confronto ai politici italiani, certamente hai ragione, ma devi pensare che in Austria i politici sono di gran lunga più avvicinabili che in Italia o Germania. Poi, una cosa è avvicinarli per 5-10 minuti per un’allegra conversazione ad una festa, ed un’altra è tentare di discutere con loro cose concrete. Lì, se non hai amicizie di lunga data o appoggi istituzionali (del Paese di cui sei cittadino), ti scontri con un muro. E la Schaunig non era certo l’eccezione a questo riguardo, anzi…
    Anche Haider sembra vicinissimo al popolo, ma solo fino a quando il popolo gli batte pacche sulle spalle e beve una birra con lui. Se qualcuno esce da quel concetto di popolo, anche con lui ti scontri con una barriera burocratica. Certo, niente in confronto con quelle che circondavano Illy ed Antonione (di Tondo non so ancora nulla), ma credimi che è snervante avvicinarlo se hai richie$te concrete.
    Uno dei meriti di Dipiazza è aver abbattuto le barriere: farà tante cose che a me non vanno, ma lui ascolta la gente (se poi segue i loro consigli, è un altro paio di maniche)

  4. Luciano ha detto:

    Grazie per l’ulteriore esplicazione; anche se ho un’esperienza abbastanza diretta della vita austriaca, certe sfumature di certo non le cogli cosi’ facilmente… Anche se in minima parte ho gia’ avuto l’impressione che i politici fossero perlopiu’ presenti alle occasioni pubbliche. Senza polarizzare tra un “noi peggio” e “loro meglio” (cosa neanche minimamente voluta), rimango comunque convinto che il rapporto politico cittadino-politico rimanga molto distaccato in Italia….

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