18 Marzo 2008

Software open source negli uffici comunali

Utilizzare i software open source in Comune. A proporlo è il consigliere comunale del Pd, Daniele Orzan, che suggerisce l’utlizzo di 25mila euro per specifici corsi di formazione per dipendenti della pubblica amministrazione.
L’obiettivo è la riduzione del costo della pubblica amministrazione. In questo settore, va citato, quale esempio virtuoso, la Provincia di Bolzano, che passando ai programmi open source ha stimato un risparmio annuo sulle licenze di 1 milione di Euro.
"Si auspica – sottolinea Orzan – che la presente proposta, limitata nell’esercizio 2008 dalle disponibilità di bilancio attuali, voglia essere approvata da questo consiglio, al fine di percorrere la strada della modernizzazione informatica degli uffici. Una modernizzazione effettiva che non tenga solo conto degli aggiornamenti informatici, ma del profondo cambiamento di approccio che è in atto tra informatica e pubblica amministrazione".


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13 commenti a Software open source negli uffici comunali

  1. Lucio ha detto:

    Ma prima dei corsi di formazione, o almeno contestualmente, non si dovrebbe procedere all’adozione dei sistemi operativi? Formare il personale su qualcosa che ancora non c’è, sinceramente mi sembra un po’ ridicolo.
    Ed allora, davvero bastano 25 mila euro?
    Posto poi che le licenze non sono una spesa che si rinnova almeno per i sistemi operativi, si risparmia su queste all’inizio, ma alla lunga e di solito si spende altrettanto per l’operatività.

  2. Alessio ha detto:

    Esiste anche la possibilità di installare più sistemi operativi sullo stesso PC, per cui con il procedere dei corsi di formazione i dipendenti potrebbero usare il sistema operativo che conoscono.
    Contando poi che di solito le nuove licenze si acquistano di solito quando si cambiano i PC (a giugno ad esempio microsoft cesserà la vendita di quelle XP)la cosa potrebbe essere dilazionata nel tempo con il rinnovo del parco informatico.
    Non credo però che questa proposta abbia possibilità di venire accolta.

  3. Marco ha detto:

    per passare a Vista dovrebbero cambiare l’hardware, visto le enormi risorse richieste da Vista.
    Il problema nasce dagli applicativi che in comune usano, intendo i sofware scritti per la gestione del comune (non parlo di office o simili)

  4. GG ha detto:

    Se si tratta di gestionali allora si passi a quelli che richiedono ad esempio database liberi come MySql o Postgresql. Farsi rifilare gestionali che girano solo su Access o Sql Server è un pacco, bisogna pagare una licenza office solo per far funzionare un gestionale e rimaniamo sempre lì…

  5. Aldo ha detto:

    Attenti con i documenti Open attuali.. Per la “foga” di uscire dal mondo Microsoft si è andati a sbattere al mondo Sun, che ha i brevetti di quello che sta sotto l’open (ODF) di oggi e prima o poi li farà valere. Ed infatti ci sono i primi “abbandoni” del formato..

  6. Aldo ha detto:

    ..e comunque se si tratta di “gestionali”, la licenza ti tocca pagarla a chi li ha fatti, girino su MySql o altri ha proprio poca importanza. Le uniche licenze che risparmi, ad oggi sono quelle, e solo quelle, dei sistemi operativi e dei pacchetti tipo Office. Però ti ritrovi con materiale che fa la metà di ciò che fanno gli altri.

  7. GG ha detto:

    1) “si è andati a sbattere al mondo Sun, che ha i brevetti di quello che sta sotto l’open”… scusa ma questa non la capisco. me la puoi spiegare? E soprattutto mi puoi dire la fonte? (cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/OpenDocument)
    2) “..la licenza ti tocca pagarla a chi li ha fatti, girino su MySql o altri “. Ma se girano su MySql NON devo pagare la licenza MS Office che dovrei pagare se girassero su MS Access. Scusa ma son pur sempre alcuni soldini…

  8. Aldo ha detto:

    Volentieri.
    Lo dicono il rappresentante del comitato tecnico di OASIS ODF Gary Edwards (uno di quelli che ha ottenuto dall’ISO l’approvazione del formato), il responsabile marketing di OpenOffice.org Sam Hiser, e Paul Martin, un esperto legale.
    Sulle licenze.
    Ho infatti detto che risparmi sul pacchetto di Office anche se ti limiti un pò nell’uso.
    Ma sui gestionali – soprattutto di un Comune, che non è l’ufficio retrobottega di un fioraio – dove i database viaggiano in DB2 o Oracle e probabilmente Unix la fa ancora da padrone, le licenze le paghi comunque. Non a Microsoft, ma a chi te li ha forniti.
    Ed in più, oltre che a dover mantenere sicuramente un sistema “misto” – per il quale poi ti ritrovi a dover pagare licenze di terminal server che costano come quelle che credevi di aver risparmiato – ti devi dotare di personale adeguato.
    Fino ad ora – purtroppo – l’esperienza sul campo è questa.

  9. Alessio ha detto:

    Forse non mi sono spiegato bene quando parlavo della cessazione della vendita delle licenze di XP. Il mio discorso era incentrato sul fatto che comunuque, dopo giugno, chi si compra un PC, sia esso un privato sia esso un ente, se decide di restare in MS si beccherà Vista.

  10. Mirko ha detto:

    Nell’articolo citato non mi e’ sembrato di leggere che si parlasse di sistemi operativi.
    Si potrebbe iniziare con l’adozione di Openoffice che potrebbe sostituire gradualmente Microsoft Office.
    La sostituzione del sistema operativo potrebbe essere un passo successivo.
    Anche per quanto riguarda la formazione del personale esistono moltissimi canali a cui puo’ attingere la pubblica amministrazione per formare i propri dipendenti spendendo davvero poco.
    Speriamo che anche qui noi da finalmente qualcosa si muova verso l’opensource.

  11. GG ha detto:

    Concordo con Mirko: l’adozione di un sistema operativo completamente nuovo dovrebbe essere il termine della migrazione del software. Intanto basterebbe già cominciare con Open Office, 7zip, MySql che funzionano benissimo in ambienti Microsoft.
    Linux potrebbe essere uno degli utlimi tasselli in un programma di migrazione della durata di qualche anno.
    Ps. è vero che a giugno Microsoft cesserà la distribuzione di licenze XP ma non il supporto che andrà ancora avanti. Quindi è giusto chiedersi se è proprio conveniente passare già da giugno ad un eventuale upgradea Vista

  12. Spugna ha detto:

    E se ci si affida alla cara vecchia pirateria?
    Poi magari in caso di rogne si aspetta il caro vecchio indulto…

  13. Marco ha detto:

    cmq magari potrebbero abbandonare windows e passare a linux (magari un ubuntu) e provare a far girare gli applicativi del comune sotto wine (emulazione)…
    e open office non è così male come dite…

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