14 Febbraio 2008

Nubi all’orizzonte a Belgrado: delegazioni diplomatiche a casa per il week end

Week end di ferie forzate per le delegazioni diplomatiche di molti paesi presenti a Belgrado. Per motivi di sicurezza i delegati delle rappresentanze diplomatiche di Slovenia, Croazia, USA ed altri paesi stanno tornando verso casa. E’ oramai certo che in molte città della Serbia sono state organizzate per il 17 febbraio, giorno della dichiarazione d’indipendenza unilaterale da parte della popolazione kosovara, manifestazioni di protesta contro l’UE e la comunità internazionale.

Si prevedono momenti di tensione soprattutto a Nis e nella zona a ridosso del Kosovo. Non è ancora chiaro in che modo il Presidente della Repubblica di Serbia Boris Tadic e il premier Kostunica reagiranno pubblicamente. C’è infatti la sicurezza che entrambi si opporranno fermamente all’indipendenza, ma c’è anche da valutare la forma della protesta e le reali conseguenze sui negoziati con la comunità internazionale.

Tutto ciò che è infatti stato fatto negli ultimi anni, pur non portando reali risultati, rappresenta di fatto il solo tentativo istituzionale di portare ad una svolta il muro contro muro tra serbi e albanesi. D’ora in poi la possibilità di negoziare una soluzione pacifica si fa di giorno in giorno più difficile. Ci sarà finalmente una presa di posizione concreta da parte della Russia? E verso quale direzione pratica? Intanto la gente si prepara a scendere in strada e i non graditi fanno le valigie. Nubi si addensano sull’orizzonte di questo paese in bilico tra il superare vecchi problemi e faticosamente andare avanti sulla strada della normalizzazione. Come sempre le vecchie ruggini sembrano essere più resistenti di tutto il resto.

Tag: , , , , , , , , .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *