L’acqua calda del sottosuolo di Grado sfruttata per riscaldare gli edifici pubblici. E’ il progetto ovviato dalla Regione e dal Comune di Grado in seguito a un finanziamento europeo.
La trivellazione di un pozzo a 700 metri di profondità permetterà di verificare con certezza la disponibilità d’acqua calda: se tutto andrà come previsto, i tecnici hanno calcolato che sarebbe possibile prelevare ventidue litri d’acqua al secondo alla temperatura di 55 gradi. Cio’ permetterebbe una produzione annua di due megawatt di energia, che consentirebbe di risparmiare circa 1700 tonnellate di petrolio l’anno per il riscaldamento.
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