20 Dicembre 2007

Il programma completo dei festeggiamenti per la caduta del confine

Ecco il programma completo dei festeggiamenti per la caduta del confine. Si inizia già nella mattinata di oggi:
– alle 12.45 al valico di Sant’Andrea-Vrtojba concerto della Banda di fiati;
– alle 13 Intervento del sindaco Valen?i?, esibizione Coro di Vertoiba; intervento del sindaco Romoli, esibizione Coro Sant’Andrea; saluti del vicepresidente del Parlamento Klavora, esibizione Coro scolastico di Šempeter; saluti del presidente della Provincia Gherghetta e del presidente della Regione Illy, esibizione Coro di Romans. Inaugurazione della scultura;
– dalle 20 alle 22.30 al Palazzetto dello Sport di Nova Gorica spettacolo "La Prepustnica" alla presenza del presidente Danilo Turk;
– alle 23.00 spostamento in Transalpina e esibizione del coro Vrtnica, accensione dell’albero di Natale;
– alle 23.40 arrivo sindaci in Casa Rossa;
– alle 23.50 esibizione delle fanfare ed apertura ufficiale delle sbarre a Casa Rossa, dove i due sindaci con il questore ed il capo della polizia slovena alzeranno manualmente prima la sbarra slovena e poi quella italiana, accompagnati da prefetto, ambasciatore, parlamentari ed altre autorità;
– alle 00.30 spostamento a San Gabriele/ulica Erjavceva con sketch sul confine degli attori Boris Kobal e Maurizio Soldà.
In occasione dei festeggiamenti per la caduta delle barriere confinarie e l’entrata della Slovenia nell’area Schengen, il Castello di Gorizia verrà illuminato a giorno grazie al posizionamento di luminarie supplementari a cura della Protezione Civile.

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10 commenti a Il programma completo dei festeggiamenti per la caduta del confine

  1. virus.UE ha detto:

    Ma se le nostre terre non sono divise più da confini con l’Austria, l’Ungheria, la Rep. Ceca e la Slovenia è rinato, almeno dal punto di vista culturale, l’impero asburgico?
    🙂

  2. virus.UE ha detto:

    Ma se le nostre terre non sono divise più da confini con l’Austria, l’Ungheria, la Rep. Ceca e la Slovenia è rinato, almeno dal punto di vista culturale, l’impero asburgico?
    🙂

  3. GattaCiCova ha detto:

    AEIOU – Austriae Est Imperare Orbi Universo 🙂
    Ne manca un pezzo, nei balcani; bisogna aspettare ancora un po’.. Eppoi, che dici, possiamo pensare di rimandare tutti i “latini” a casa loro oltre il Po? 🙂

  4. Vero Goriziano ha detto:

    Stanno morendo gli Stati Nazionali. L’Unione Europea è degna erede del multiculturalismo asburgico. Scomparsi i confini forzati, entro qualche anno si ricreerà quello spazio unico sociale ed economico che tanto ricorda l’Impero smembrato nel 1918.
    Görz è di nuovo una città unica.

  5. Marco ha detto:

    sono contento che cada, per carità…
    ma poi mi mancherà un pò la sensazione dell’andare di là…
    di attraversare un confine, una divisione, solo per il gusto di farlo…

  6. robe ha detto:

    @ vero goriziano,
    ma la storia l’ahi letta sui libri o sul bignami? devi aver preso il passaggio che diceva della nuova gorizia costruita dopo. Con cosa si riunisce? con il cimitero della Grisignana che ovviamente non sai nemmeno dire dov’è? Sono d’accordo con Marco…le cose cambiano, giuste o sbagliate che siano…ma si riunirà forse con la sua provincia, non quella voluta dai fascisti fino a Lubiana (Emona), ma con il suo naturale entroterra. Ed allora se così fosse, parlo dei confini naturali, a vincere sarebbero gli italiani. Lascia perdere, Vero finto goriziano, torna dalla nonna e fatti raccontare qualcosa, che non devi avere passato molto tempo con lei. Magari riesci a recuperare e forse anche una tesina di laurea riesci a farla con il suo aiuto.

  7. Franz ha detto:

    L’idea della rinascita dell’Impero è carina, anche se dalle nostre parti abbiamo un po’ sopravvalutato l’epoca giallo-nera.
    Positivo il fatto che Gorizia recuperi il suo entroterra storico, sempre che la città sia ancora capace di competere per tornare ad esserne il punto di riferimento economico e sociale.
    La cosa che mi fa più piacere però è che da domani la finirò di sentire tutte le frasi retoriche sul confine che ha diviso, che ancora un po’ e scopro che era peggio del muro di Berlino, ecc ecc. Frasi tirate fuori ad arte dagli stessi che fino a qualche tempo fa lo esaltavano come “il più aperto d’Europa” anche durante i peggiori periodi della guerra fredda.

  8. Vero Goriziano ha detto:

    @ robe:
    cala il tono, grazie. ti posso assicurare che la storia del Litorale la so a perfezione… non tollero che mi si venga a dire il contrario senza prove. so anche che NOVA Gorica è sorta dopo la nascita del confine. quello che forse non sai è che il territorio dove sorge adesso Nova Gorica (e più di un edificio, sicchè non era terra bruciata) era parte integrante del comune di Gorizia.
    e fino a prova contraria Salcano (ora parte di Nova Gorica) già esisteva prima del confine. idem dicasi per San Pietro.
    il discorso sulla regione intera invece, dal Tricorno a Pola, è altrettanto importante e affascinante. purtroppo non ho potuto dire “il Litorale è riunito” perchè buona parte dell’Istria resta ancora fuori.
    potrei andare avanti pagine e pagine, a parlare di dettagli sulla nostra bella terra, ma non ne vedo il punto.
    la tua aggressione è del tutto ingiustificata, e spero tu abbia la buon’anima di scusarti.
    ciao

  9. robe ha detto:

    non ci penso nemmeno!Ignorantino saputello. Gorz non è una città riunita!

  10. GattaCiCova ha detto:

    Ecco, è fatta.
    E la città è già cambiata, basta guardare al traffico. Chi non lo vede ha il salame sugli occhi.

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