12 Novembre 2007

Il professor Türk è il nuovo Presidente della Slovenia: i commenti della stampa internazionale

Da Repubblica.it (che riprende le agenzie):

“Con il 99,9 per cento delle schede scrutinate, secondo i risultati preliminari pubblicati sul sito web della Commissione elettorale Türk, 55 anni, professore di diritto ha ottenuto il 68,26 per cento dei voti contro il 31,74 per cento dell’esponente di centro destra Lojze Peterle, sostenuto dal premier Janez Jansa”.

Su Google, ecco un dettaglio di France-Press:

La maggioranza di Türk è la più grande che è stata conquistata in un’elezione presidenziale da 15 anni a questa parte, sconfiggendo anche il ‘comunista riformato’
Milan Ku?an che, nel 1992, vinse col 64% dei voti le prime elezioni democratiche della Slovenia dopo l’indipendenza […]
La vittoria rappresenta un colpo fresco alla coalizione governativa di Janez Jansa in vista delle elezioni politiche del 2008, a ruota delle sconfitte nelle due più grandi città slovene, Lubiana e Maribor nelle municipali dello scorso anno […]
Il Ministro dell’istruzione, Milan Zver, in vece di rappresentante del Governo visto che Jansa è in visita ufficiale in Cina, ha detto che il suo Partito Democratico Sloveno (che è anche il partner di maggioranza della coalizione), deve “condividere questa sconfitta” con Peterle.
Ha detto che il governo non avrà problemi a lavorare col nuovo Presidente e ha aggiunto: “Türk sarà un buon presidente, è competente e capace, le sue qualità lo renderanno migliore dei presidenti che lo hanno preceduto”[…]
L’affluenza è stata del 57,78%, secondo quanto detto dalla Commissione elettorale.
Il Presidente sloveno ha un ruolo largamente cerimoniale.

Su Bloomberg, uno dei commentatori politici del quotidiano sloveno Dnevnik, Miran Lesjak, ha dichiarato:

“Türk ha conquistato gli elettori che sono insoddisfatti col governo attuale. I risultati dimostrano come il Primo Ministro Janez Jansa non otterrà un altro mandato” alle prossime politiche. La data di questa prossima consultazione è fissata tra un anno.

Su Al Jazeera, che riprende altre agenzie ancora:

“Non ci si aspetta da Türk che cambi le alleanze della Slovenia con l’Europa, avendo dichiarato che la “Slovenia è il vostro partner solido, fedele e credibile.
“Fidatevi di noi e saremo una buona presidenza dell’Unione Europea”, ha detto Türk.
Da Türk ci si aspetta anche che mantenga l’alleanza con gli Stati Uniti sebbene sia stato molto critico della guerra in Iraq.

Sull’International Herald Tribune:

“Un esperto in diritto internazionale, Türk è stato nominato ambasciatore della Slovenia all’Onu nel 1992, solo qualche mese dopo che il paese ha ottenuto il riconoscimento internazionale.
Ha tenuto questo posto fino al 2000, quando è diventato assistente per gli affari politici del Segretario Generale del momento, Kofi Annan.
Nel 2005, è ritornato in Slovenia ed è correntemente un ‘associate dean’ alla facoltà di Legge.
“Dopo 13 anni di carriera internazionale, ho ottenuto la maggioranza dei miei obbiettivi”, ha scritto sul suo sito web. “Ho provato che sono capace non solo di completare le cose che faccio, ma anche di farle in maniera eccellente. Questo è il motivo per cui ho partecipato alla corsa per presidente”.
Il raffinato 55enne coi capelli grigi, ha fatto campagna con lo slogan “Potete fidarvi di me”
Sul suo sito web, ha presentato piani per ognuna delle regioni della Slovenia; parla di aprire un istituto di oncologia […] e di ecologia. Ma dà degli ampi commenti anche sull’attualità all’estero.
Molto critico della situazione in Iraq, Türk ha detto che le truppe straniere sono “parte del problema, non la soluzione” e ha chiesto un maggior ruolo per l’Onu.
Ha anche cercato di raggiungere elettori più giovani: scrive un blog e si è iscritto al sito di networking Facebook, facendo vedere di essere in contatto con tantissimi giovani come amici.
[…]
Particolarmente interessato nella protezione legale dei diritti umani, ha cooperato con Amnesty International su diversi casi di abusi dei diritti umani.
E’ sposato ed ha una figlia.

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15 commenti a Il professor Türk è il nuovo Presidente della Slovenia: i commenti della stampa internazionale

  1. slo rossa ha detto:

    Be, che dire.
    peggio di quello che si pensava.
    Poi ci sarà pure il solito djn, che troverà una ragione sofisticata per dirci che va bene così.
    (Il post-comunista 70% il moderato 30%)
    Nient’alto da aggiungere.

  2. arlon ha detto:

    55 anni, come de noi.

  3. djn ha detto:

    Eccomi, eccomi, non sia mai detto che mi tiro indietro dvavnti ad una sfida: la mia sofisticatissima ragione è che in Slovenia il presidente conta ancora meno che in Italia – non è al vertice della magistratura e se ne parli male non commetti reato. Per il resto, cerimonie, visite di stato e altre attività di rappresentanza. Non penserai davvero che una vittoria di Peterle avrebbe fatto chissa che differenza? Al massimo nel colore della cravatta…
    I miei complimenti ad asem, che tre settimane fa ha predetto correttamente il distacco, mentre io scommettevo su margini minimi. Evidente che avevo torto.
    Mi sembra che la stampa internazionale abbia riscoperto il copia-incolla: difficile trovare un pezzo che non ripeta le solite ovvietà. Tra quelli che mi sembra ci abbiano ragionato sopra almeno un pò Franco Juri su Osservatorio Balcani ed uno sconosciuto beccato tramite Google.
    Sempre grazie a Google una biografia del neopresidente, omaggio di quel covo di rossi che sono le Nazioni unite. Ma tanto è solo un post-comunista, si sara inventato tutto…

  4. giorgio ha detto:

    contrariamente a “slo rossa” ritengo che sia la scelta migliore, sopratutto dopo aver letto l’opinione dell’americano “Herald Tribune”. La carriera del prof. Türk viene descritta rammentando che è stato: “esperto di diritto internazionale…ambasciatore all’ONU…assistente di Kofi Annan…co-rettore della facoltà di Legge…” e non certo post-comunista.
    Come se a Trieste si dimenticasse la credibilità internazionale e la diplomazia di certi rappresentanti della città in Parlamento per bollarli come “post-fascisti”.
    P.S. Io non aggiungo nè alti nè medie stature.

  5. asem ha detto:

    Caro djn, sai perchè avevo ragione, perchè sono obiettivo (perchè in fin dei conti non mi interessa chi vinca). Però anchi’io ho sbagliato perchè, quando tutti credevano che vinceva Peterle, pensavo che sicuramente viceva Turk ma che la differenza sarebbe minore (personalmente credevo 60% – 40%) ma siccome volevo vincere “sicuro” ho detto:

    “se Turk vince con più di 12% di differenza tra i due – c’è in Slovenia qualcosa che a livello culturale-democratico non va, non funziona.
    OK?”

    Dato che ha vinto con quasi il 38% di differenza credo che la situazione sia ancora peggiore, è lo sai da cosa lo deduco?
    Dal tuo post.
    Quando citi come commenti interessante e ragionati due post -estremamente politicizzati.
    perchè se anche tu, che cerchi di essere obiettivo, citi Franco Juri, come giornalista serio e obiettivo mi vengono i brividi.
    Uno come Juri, che era parlamentare di sinistra, nonche varie volte sottosegretario dei governi di sinistra, attivo rappresentante del partito più a sinistra che c’è in Slovenia, giornalista schierato apertamente, che ha lavorato per Turk durante la campagnia elettorale (vomitando odio ideologico contro Peterle, disegnandolo ancora alcuni giorni prima del voto peterle prostratto sotto il papa “nazista” con commenti indecenti, che però non usa quando si esprime per il pubblico italiano) be, quanto tu citi Juri come un commento obiettivo sulla elezioni svoltesi in Slovenia, si credimi, che incomincio ha nutrire più di qualche dubbio sulla reale maturità democratica in Slovenia. (Cmq niente contro Juri, basta saperlo “leggere”).
    Pertanto sono sempre più dell’avviso che in Slovenia a livello culturale (soprattutto il sta-predominio delle posizioni di sinistra nei media, cose che Berlusconi anche quando era al governo non se le sognava neppure) sta regredendo, e ho paura che il nuovo presidente ne è un segno.
    Turk è ossanato all’interno e mostrato all’esterno come rappresentante ONU (anche se la sua militanza politica incomincia nel partito comunista jugoslavo – oltre al fatto che non troverai mai nei media italiani che ha studiato nell’università Jugoslava più dogmatica (se ricordi il dogmatismo di Brezniev anni ’70), che sicuramente neglia anni ’90 ha cambiato posizioni, ma alcune costanti rimangono. Indubbiamente è una persona estremamente pacata ed inteliggente, però ha alcune lacune , anche gravi, che nell’Europa occidentali non sono così ben viste).
    Ma siccome è un forum che non è tanto interessato a questo tipo di approffonfimento e obiettivamente non credo che interssi molto a nessuno, non mi dillungo.
    L’unica mia speranza, per puro interesse “personale” è che la Slovenia faccia un semestre di presidenza europea discreta, in quanto ho paura che la sinistra slovena (qui intendo l’SD non la sinistra moderata LDS) abbia un concetto dell’Europa Unità che non collima troppo con le aspettattive del resto dell’Europa.
    Saluti

  6. enrico maria milic ha detto:

    asem,
    io invece vorrei saperne di più e sono veramente e onestamente curioso di saperne di più.
    purtroppo nella rete in italiano non si trova molto, oltre a osservatorio balcani e a qualche mailing list.

    credo che su una cosa sbagli, però.

    sul fatto che esistano o possano esistere dei giornalisti “obbiettivi”. questo è un mito.
    ogni giornalista ha la sua formazione, le sue esperienze, i suoi punti di vista. non esiste il giornalista obbiettivo. in questo caso, mi pare, che juri sia un giornalista che ti sta antipatico e che non sia vicino alle tue posizioni politiche!

  7. asem ha detto:

    Caro giorgio, sono sicuro che Turk sia cmq una discreta soluzione, cmq per quanto riguarda l’ “Herald Tribune” ci sono tre possibilità
    1. se lo hai letto su internet o da qualche parte su internet senza firma è sicuramente un copia- incolla.
    2. Se è un articolo con firma scritto da un giornalista sloveno (per convenienza. all’Herald Tribune” ti assicuro non interessa granchè della slovenia, non interesse hai paesei confinanti tanto meno altre oceano) è banale. E pertanto leggi il mio post- precedente.
    3. Se l’ha scritto un girnalista americano serio mi faresti un grande favore se mi dicessi dove l’hai trovato.
    grazie di tutto e saluti

  8. giorgio ha detto:

    Caro asem, puoi trovare l’articolo originale su: http://www.iht.com/articles/ap/2007/11/12/europe/EU-POL-Slovenia-Elections-Tuerk.php. E’ apparso sull’edizione europea del quotidiano come “Danilo Tuerk — from UN to Slovenia’s presidency” a firma di Edith M. Lederer, corrispondente di Associated Press alle Nazioni Unite.
    In ogni caso un suo estratto era ripreso dalla redazione nell’intervento iniziale di questa pagina.
    cordialmente

  9. djn ha detto:

    Caro asem,
    non dare al mio post più peso di quel che si merita realmente – è nato a caldo il mattino dopo le elezioni, mentre come molti altri stavo ancora cercando di capire… cosa c’era da capire, ovvero come puo un candidato del tutto decente passare dall’essere largamente in testa ai sondaggi ad una sconfitta di questa portata (non credo di esserci riuscito).
    I due post che ho linkato non intendevo certamente presentarli come obiettivi nè come scuola di gran giornalismo: erano semplicemente gli unici che sono riuscito a trovare quel giorno che non fossero una rimescolatura di quella nota di agenzia che tutti gli altri sembravano aver copiato. Mentre il resto del mondo ci ripropinava vita e carriera di Türk loro, almeno, cercavano di ragionare sul ‘perchè’. Tutto qua, non intendevo esprimermi sul merito di questi ragionamenti.
    Quanto ti riferisci all’università più dogmatica stai pensando a Ljubljana o Belgrado? Credo che questo appunto sia un po forzato: a quel tempo il numero di università tra cui scegliere era molto più limitato, per cui lo troviamo nello stesso ateneo poi frequentato anche da Janša, altro post-comunista (da Wikipedia, colle cautele del caso: era iscritto al partito, dopo esserne stato espulso ha pure fatto domanda di riammissione).

  10. asem ha detto:

    per enrico.
    “sul fatto che esistano o possano esistere dei giornalisti “obbiettivi”. questo è un mito”.
    Sono totalmente d’accordo con te.
    (però se in un paese poco pluralistico come la Slovenia tutti ripetono le stesse cose è difficile per chi non ha informazioni provenienti dall’esterno farsi un idea su qualcuno o qualcosa, la maggior parte delle persone non ha tanto tempo a disposizione per approffondire certe tematiche- è per quando riguarda i paesi est-europei devi cmq tenere conto della loro storia recente (non si deve dimenticare che hanno “introdotto” la democrazia soltanto poco tempo fà) , ecce, ecc, per capire bene i reali mutamenti all’interno della società )
    Ciò non vuol dire che le cose non funzionano in generale, ma bensì che ci sono delle criticità ed ampii margini di miglioramento, fondamentali affinchè tutti i paesi che costituiscono l’Eu possano camminare ed crescere bene insieme. Es. tempo addietro c’era in Slovenia una grossa polemica su una famiglia Rom -cavalcata dall’estrema sinistra slovena (sappi che per dogmatismo ideologico Bertinotti non è niente a confronto a certi parlamentarri di questo partito)- che avrebbe pouto avere un miliore epilogo se non venisse così strumentalizzata tant’è che alla fine la famiglia vuole ritornare ad occupare il campo dove abusivamente viveva , rifiutanto a case (mentre ai cittadini normali non viene data questa possibilità), gli adulti hanno rifiutato dei lavori stabili – in quanto hanno detto che avrebbero provveduto da soli (come?) ecc. ecc.
    in conclusione il governo assecondando le posizione dell’SD – che accusava il governo di razzismo (ridicolo) attraverso i giornali e Tv sloveni- ha fatto si che molti sloveni hanno avuto la sensazione che sono di secondo rango ed ovviamente sono passati a posizioni più a destra con Jelincic. ( be con i rom(eni) qualcosa è sucesso anche in Italia ultimamente no? – ma lo sviluppo e l’evoluzione è stato molto diverso).

    Giorgio grazie (anche se l’articolo fa più una presentazione di Turk e del lavoro che aveva fatto all’ONU dove la giornalista è corrispondente, cmq grazie)

    djn: ti assicuro che Juri ( cercava di ragionare sul ‘perchè’) non ha queste ambizioni bensi segnalare la posizione del partito dei SD sui temi di qui tratta.

  11. enrico maria milic ha detto:

    asem, quando scrivi:

    se in un paese poco pluralistico come la Slovenia tutti ripetono le stesse cose è difficile per chi non ha informazioni provenienti dall’esterno farsi un idea su qualcuno o qualcosa, la maggior parte delle persone non ha tanto tempo a disposizione per approffondire certe tematiche- è per quando riguarda i paesi est-europei devi cmq tenere conto della loro storia recenteti pare che l’informazione in italiano rispetto alla politica italiana sia messa meglio ?

  12. asem ha detto:

    enrico,
    sono sicuro che non mi crederai ma l’Italia con le sue gravi (se non gravissime lacune ) è messa decisamente meglio.

    Ti faccio un esempio:
    In Slovenia (come in molti paesei del’est Europa, con i cambiamenti del 1991 ci fu una rapina “legalizzata” da parte dei “figli” ed amici dei maggiori funzionari del partito comunista (in Italia si sa qualcosa della Russia, ma cose simili sono sucesse un pò ovunque). Tant’è che molti comunisti si fecero “grandi” promottori contro il comunismo e si divisero i soldi in modo vergognoso. In Slovenia è sucesso peggio in quanto a parte alcuni mesi i “post-comunisti” diventati social-e qualcosa, liberali, ecc. ecc. (inventandosi ogni 2-3 anni un nuovo nome) rimasero al governo (e ovviamente si “modernizarono”).
    Tant’è che oggi tra i 100 più ricchi ci sono moltissimi figli, amici di “ex-funzionari” del partito comunista, mentre non c’è uno solo che fa parte del governo (per fortuna la maggioranza sono imprenditori che si sono fatti, e sono quelli che hanno le imprese migliori e più in crescita, mentre i funzionari vivono soprattutto di rendita).La cosa peggiore però è che questi ex-funzionari (che ragionano però in modo politico più che imprenditoriale) si sono buttati sui media (qualcuno dice per tutelare le rendite).

    Come curiosità ti darò uno spaccato di cosa controllano direttamente i due partiti di sinistra in Slovenia (SD e i più moderati LDS) anche se dubito capirai qualcosa.

    POP TV LDS,
    A Kanal SD,
    Dnevnik SD,
    Mladina LDS,
    la rete nazionalale ha cmq l’80% dei direttori o giornalisti (che escono tutti dall’unica Università dove lavora anche il professore che avevo citato nei post-precedenti) che sono apertamente schierati con SD.

    per Delo cito : “Delo ima še vedno 90% levih novinarjev”
    Finance SD,
    Slovenske novice SD
    Direkt SD
    Jana SD
    Nova SD

    E non rimane molto altro.

    Pertanto ti assicuro che la situazione è ben più ingarbugliata e problematica che in Italia.
    La cosa peggiore è invece che cetri “ambienti” di sinistra (che in realtà non lo sono, sfruttano il fatto delle sinistre europe occidentali (spesso molto ingenue altre che certe volte molto “ignoranti”) per denigrare i moderati all’esterno.

    Spesso nel resto dell’Europa ci si è dimenticato che per 60 anni metà europa era sotto un regime e che questo ha portato a delle “devianze”. ma per migliorare la situazione uno dovrebbe conoscere almeno un’po quello che succede da un altra parte (e la conoscenza della lingua aiuta moltissimo).
    Lo so che magari uno di sinistra rimane male vedendo che anche chi è di sinistra fa le stesse porcate di chi reputi meno idealista tranne se non è una persona “onesta” e coerente. MA così vedi quant’è importante la politica ma che però è molto più importante la persona.
    Non si dovrebbe eticchettare le persone politicamente anche se gli estremi – secondo me – ssi sono dimostrati almeno nel 20. secolo pericolosi.
    Ciao

  13. enrico maria milic ha detto:

    asem,
    certo, comprendo bene che la situazione non può essere paragonata all’italia per quanto riguarda il regime e il trasformismo dell’apparato del regime nel nuovo sistema di mercato.

    ma quando mi parli del controllo da parte di una lobby dei mezzi di comunicazione, di nuovo, uno non può che pensare all’italia.

    l’italia è classificata da una fondazione americana come paese semi-libero e quella stima è, nella mia percezione, più che ben giustificata. basta vedere quello che pubblicano i quotidiani nazionali, per non parlare del controllo politico della rai e, ovviamente, di mediaset. non si tratta esattamente di un’occupazione da parte di una sola parte (“la sinistra”, come secondo te accade in slovenia) ma certamente in italia diverse caste (i giornalisti, i partiti e alcune, solo alcune, lobby industriali) controllano di certo l’informazione. per contrappasso non si spiegherebbe altrimenti il successo del blog di grillo. potrei continuare per pagine su questo argomento.

    dopo, possiamo dare un’occhiata a come funzionano l’università italiana (una vera schifezza, il contrario della meritocrazia e il trionfo delle lobby e delle baronie). eccetera…

  14. asem ha detto:

    Come dici tu in Italia almeno : “non si tratta esattamente di un’occupazione da parte di una sola parte ” oppure “in italia diverse caste controllano…”.
    In Slovenia questo non c’è ancora. Ed il maggior problema politico in SLovenia è proprio questo – niente pluralismo.
    Lo so che l’Italia non è certo un modello, però se l’informazione slovena arrivasse almeno al livello dell’Italia, non farebbe certo male.

    per fortuna -almeno per quel che riguarda la Slovenia – che c’è l’EU (anche se lontana e spesso titubante).

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