3 Ottobre 2007

L’indiana che scrive di Trieste

Laila Wadia è indiana, vive e lavora a Trieste, scrive in inglese da sempre e in italiano da qualche anno e ha pubblicato recentemente per la casa editrice e/o il romanzo “Amiche per la pelle”. Uno stralcio da questa bella recensione su Fuori le Mura (ma ne aveva già parlato Valerio):

Il romanzo di Laila Wadia, Amiche per la pelle, di pelle diversa, è l’esemplificazione perfetta di quell’identità che Glissant definisce rizomatica, cioè nata dalla relazione con l’altro che non implica eliminazione del proprio essere, ma la condivisone, in un’umanità includente in cui le tante umanità possano vivere, di diritto, pacificamente. L’apertura all’altro atraverso la letteratura, la musica, il cinema, ci consente di superare il nostro eurocentrismo, riassumibile nelle parole che il nostro ex premier pronunciò all’indomani dell’11 Settembre- Berlusconi sostenne che l’occidente è superiore all’Islam- e sopratutto di vivere senza timori nella società odierna e nel mondo.

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