4 Luglio 2007

Intesa Italia – Slovenia per il Corridoio 5

(segnalato dalla mailing list Contro il Corridoio 5) Trieste, 03 lug – I ministri dei Trasporti di Italia, Antonio Di Pietro, e di Slovenia, Janez Bozic, presenteranno a Bruxelles, entro il 23 luglio, una domanda congiunta di finanziamento per 42 milioni di euro da destinare alla progettazione della linea ad alta capacità ferroviaria Trieste-Divaccia.
Ed il ministro Di Pietro, entro lo stesso giorno, chiederà che la Ue si affianchi all’impegno dell’Italia per la progettazione definitiva della Ronchi Sud -Trieste, erogando la metà dell’importo necessario (il costo complessivo è di 44 milioni di euro).

A Nord-Est il Corridoio V ha fatto in un anno enormi passi avanti: lo conferma l’assessore regionale alle Infrastrutture di Trasporto Lodovico Sonego, che oggi ha incontrato a Trieste il sottosegretario al Commercio Internazionale Milos Budin. Il sottosegretario sarà infatti lunedì prossimo a Lubiana per parlare dei rapporti economici e commerciali tra i due Paesi ma anche per portare avanti il discorso, da tempo avviato e ormai a buon punto, nota Sonego, sulla tratta regionale (Ronchi Sud-Trieste) e transfrontaliera (Trieste-Divaccia) del Corridoio V.

Budin e Sonego hanno valutato assieme i diversi tracciati (quello di partenza, quello suggerito dalla Commissione nazionale che aveva bocciato il progetto presentato dalla RFI nel 2003, sollecitando il passaggio sotto ciglione carsico da Aurisina in poi, e quello frutto della concertazione tra la Regione ed i Comuni interessati, sottoscritta nel 2004) della tratta Ronchi Sud-Trieste. E hanno commentato lo sviluppo della “morbida Esse” che, passando sotto San Lorenzo, a monte della Val Rosandra, attraversa il confine per rientrare, per un breve tratto, in Italia prima di svilupparsi in Slovenia sino a Divaccia.

Per definire il punto di contatto tra la linea italiana del Corridoio V, che oggi si chiude a Cattinara, e quella slovena, la Regione ha lavorato moltissimo, sulla base di forti rapporti con il Governo e con la Commissione europea, rileva Sonego, il quale ricorda che agli inizi la Slovenia considerava tutt’altro che prioritario il collegamento transfrontaliero con l’Italia, e preferiva anteporre a quest’ultimo il nuovo collegamento ferroviario tra il porto di Capodistria ed il nodo di Divaccia.

Il tracciato definitivo delle due tratte che Sonego, carte topografiche e documenti alla mano, ha illustrato oggi al sottosegretario Budin, è quasi tutto in galleria, perché, ha sottolineato l’assessore, tanto l’Italia che la Slovenia hanno dimostrato pieno accordo sull’importanza
di realizzare opere che abbiano il minor impatto ambientale possibile.

Tornando alla Ronchi Sud-Trieste, Budin ha ricordato che il Governo ha inserito l’opera tra quelle considerate di interesse prioritario, destinando alla sua realizzazione, con un provvedimento inserito nel documento di programmazione finanziaria 2008, 1,9 miliardi di euro. In massima parte in galleria, la Ronchi Sud-Trieste ha due unici punti all’aperto: uno in una dolina nei pressi di Aurisina per 150 metri e l’altro subito prima del Lisert, in area Pietrarossa. E’ stato anche risolto, trasferendo il tracciato a valle, il problema del passaggio attraverso Iamiano e i Laghetti delle Mucille, e dopo il Lisert la ferrovia correrà in galleria sotto l’autostrada.

Per quanto riguarda il Monfalconese stiamo rinegoziando l’accordo stipulato nel 2004 in termini migliorativi, ha detto Sonego, ricordandoche il progetto che RFI si accinge a presentare all’approvazione definitiva della Commissione governativa competente terrà conto di tutte
le indicazioni del territorio, compreso il perfezionamento della tratta nell’area Ronchi-Fogliano, dove, prima dell’accordo del 2004, per collegare la tratta a Gorizia era stato proposto di realizzare un percorso in superficie su piloni di 15 metri di altezza. “In sede di accordo del 2004 con i sindaci – spiega Sonego – abbiamo invece ipotizzato una soluzione interrata che passa sotto l’aeroporto ed arriva alla stazione di Redipuglia”. Un ulteriore aggiornamento prevede altre due piccole modifiche nell’area monfalconese: una per risolvere alcuni problemi tecnici di altimetria e un’altra per evitare di passare sotto la vasca di oscillazione dell’Acquedotto di Trieste.

Senza ulteriori espropri il binario verrà raddoppiato a Ronchi, che vedrà migliorare la sua viabilità grazie all’eliminazione dei passaggi a livello, mentre, per fare in modo che i treni provenienti da Gorizia non debbano far retromarcia per inserirsi sul binario per Trieste, è stata ideata la cosiddetta “racchetta”, curva chiusa in galleria sotterranea che ha il vantaggio di essere, tra l’altro, il sistema più moderno e meno costoso.
ARC/Luciana Versi Zambonelli

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3 commenti a Intesa Italia – Slovenia per il Corridoio 5

  1. enrico maria milic ha detto:

    notare come l’articolo del piccolo di oggi in merito alla cosa sia un incommentabile copia incolla di questo pezzo qua sopra firmato da luciana versi, la quale lavora per la regione e ha scritto il pezzo qua sopra per conto della regione…
    muli, se gavè de scriver tochi cussì per el picolo, lora ciamene noi che femo meo, no?
    ; )

  2. patrick karlsen ha detto:

    Sì, anch’io avevo notato la tragicomica somiglianza. Pensavo a un’agenzia. Hahahahaha! 😀

  3. Aneirin ha detto:

    http://www.corridor5.org

    la sede del segretariato è a Trieste per chi non lo sapesse..

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